Una banconota “falsa” di Banksy sarà esposta al British Museum

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Si tratta di una banconota da 10 sterline raffigurante il volto di Diana e realizzata dall’anonimo artista nel 2004. Il museo londinese ne ha ora acquisita una e l’ha inserita nella sua collezione di monete “moderne”

Da oggi i visitatori del British Museum di Londra ammireranno, tra le opere, anche un falso. È la banconota da 10 sterline creata dal misterioso street artist Banksy (CHI È) nel 2004: è stata acquisita dal museo per essere inserita nella sua collezione di monete, medaglie e altre valute. L’opera, su cui è presente l’immagine di Diana, principessa del Galles, al posto del volto della regina, si intitola “Di-faced Tenner” (dieci sterline Di-faccia). La banconota è una delle migliaia di copie realizzate nel 2004 dall’anonimo artista (LE SUE OPERE). 

Il precedente di Banksy

Ma questa non è la prima volta in cui un “falso” di Banksy appare sulle pareti del British museum. Nel maggio 2005, l’artista riuscì infatti a intrufolarsi nel museo londinese e, senza essere visto da nessuno, installò su una parete una finta pittura rupestre (con un omino stilizzato, un bufalo trafitto da lance e un carrello della spesa), con tanto di didascalia e numero di registrazione. Ci vollero alcuni giorni prima che qualcuno si accorgesse della presenza dell’opera, poi rimossa e solo prestata, in seguito, per un’esposizione. Al contrario di allora, la banconota è stata regolarmente donata al museo dall’agenzia che rappresenta l’artista, la Pest Control. 

La ricerca della moneta “autentica”

Tom Hockenhull, curatore della raccolta di denaro “moderno” del museo, ha detto al quotidiano britannico Guardian di aver tentato per anni di ottenere una autentica banconota di Banksy da aggiungere alla collezione di “false monete” (principalmente parodie delle vere banconote). “Il problema è che lo stesso Banksy le ha realizzate fotocopiandole, quindi chiunque poteva farne altre. Capire se si trattasse di una banconota 'autentica' o no non è stato semplice”. Nonostante questo, sottolinea Hockenhull, l’opera è un esempio di protesta politica e sociale di lunga data, oltre a essere di Banksy: “È un’opportunità per noi avere un lavoro di un artista di questa importanza”.  

Il “falsario” Banksy

L’artista ha raccontato la genesi della “falsa” banconota nel suo documentario del 2010, “Exit through the gift shop”, dicendo di averne realizzate migliaia (del valore totale di 1 milione) e di avere intenzione di lanciarle dall’ultimo piano di un palazzo. Prima di farlo però, ne ha distribuite alcune a un festival, rendendosi presto conto dell’errore: “Le persone hanno iniziato a spenderle. Ci siamo resi conto di aver appena prodotto banconote false e per una cosa del genere si va in prigione per dieci anni”. La distribuzione è stata quindi sospesa immediatamente.

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