In un'intervista, il produttore inglese Goldie si lascia scappare un nome parlando dello street-artist: "Robert". E la corsa per dare un volto al writer ricomincia. Già in passato si era ipotizzato che dietro potesse esserci il musicista 52enne, che ha sempre smentito
La voce girava già da tempo. Tra strane coincidenze e smentite. Ora, però, potrebbe aver trovato una conferma importante. Banksy, il famoso quanto misterioso street-artist, potrebbe essere Robert Del Naja dei Massive Attack. Il nuovo indizio è arrivato da una gaffe di Goldie, noto produttore inglese di drum and bass. In un’intervista, parlando della mercificazione dell’arte, ha detto: “Scrivi su una t-shirt ‘Banksy’ in caratteri stondati e siamo a posto. Possiamo venderla. Senza mancare di rispetto a Robert, che penso sia un artista incredibile, ha sconvolto il mondo dell’arte”. Quel “Robert”, anche se Goldie ha cambiato subito argomento, non è passato inosservato. E la corsa per dare un volto al writer è ricominciata.
Lo spezzone dell'intervista pubblicato da Metro
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È Robert Del Naja?
Goldie ha parlato ai microfoni del podcast Disctraction Pieces, condotto da Scroobius Pip. È vero, non si è lasciato sfuggire anche il cognome. Ma quando ha detto “Robert” tutti hanno pensato a Del Naja, il 52enne “3D” dei Massive Attack, per vari motivi. Ad esempio: è di Bristol, come Banksy; è uno street artist, come Banksy. Goldie e Del Naja, poi, sono amici. Entrambi appassionati di graffiti, prima che per la musica le loro strade si erano incrociate negli anni Ottanta durante delle sfide tra street artist. Né Goldie né Del Naja né Banksy hanno commentato la vicenda sui social.
Le altre coincidenze
Le voci che dietro a Banksy ci fosse Del Naja, o un collettivo da lui guidato, si rincorrevano già da tempo. L’anno scorso ad avvalorare la tesi era stato il giornalista Craig Williams. Tra le varie cose, in un articolo sul Daily Mail, notava delle concomitanze tra la comparsa dei graffiti di Banksy in diverse città e le tappe dei Massive Attack o dei dj set di Del Naja. Il musicista ha sempre negato. “Coincidenze e niente più”, ha commentato in passato. Coincidenze a cui ora si aggiunge anche lo stesso nome: Robert.