L'attore e regista romano, in compagnia del Sindaco Roberto Gualtieri, ha presieduto la Giunta, sta facendo un giro per Roma, interverrà in Consiglio comunale e riceverà la Lupa capitolina
"Adesso prendo io il comando". Oggi, lunedì 17 novembre, Carlo Verdone, che compie 75 anni, ha iniziato così l'esperienza da Sindaco di Roma per un giorno. Intorno alle ore 10.30, l'attore e regista romano è arrivato a Palazzo Senatorio, dove è stato accolto dal Sindaco Roberto Gualtieri e dalla banda musicale della Polizia locale, che ha suonato la colonna sonora del film Un sacco bello, creata dal Maestro Ennio Morricone.
Carlo Verdone Sindaco di Roma per un giorno, oggi compie 75 anni
"Sono emozionato, non ho quasi dormito questa notte, perché è una cosa così importante e simbolica, non me lo sarei mai aspettato di indossare un giorno questa fascia. Devo ringraziare Roberto Gualtieri che ha avuto la sensibilità di farmi questo bellissimo regalo", ha detto all'arrivo in Campidoglio.
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"Mi sento sempre amato da Roma? Tanto, e mi sono commosso. Qualche lacrima è venuta questa mattina. E il pensiero è andato ai miei genitori perché se ho amato tanto questa città, se ho capito l'umore, la poesia, anche le magagne, il carattere dei romani, lo devo alla mia famiglia. Ai miei genitori che mi hanno insegnato ad amare questa città e a capirla meglio", ha proseguito.
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Solo Alberto Sordi aveva ottenuto la stessa onorificenza, il 15 giugno 2000: l'attore compiva 80 anni e il Sindaco era Francesco Rutelli. "Sordi lo incontrai alle due a Cinecittà, dove aveva fatto una sosta. Mi disse: "Andiamo via, via". Mi portò al ristorante di fronte e mi raccontò: "Io, il Sindaco, manco per tre ore. Una cosa tremenda. Portatemi a letto". Abbiamo mangiato in fretta ed è stato riportato a casa a dormire. La sera c'è stato il rinfresco con Rutelli e Berlusconi, ma era morto. Non so che giro gli hanno fatto fare", ha raccontato Verdone.
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"Perché le periferie? Per il centro, è stato fatto abbastanza. Le periferie sono laboratorio di tante idee e creatività. Sono spazi importantissimi e non si deve parlare di degrado, ma di disuguaglianza. E bisogna puntare molto sui giovani. E ci sono tante comunità che stanno facendo del bene a livello culturale. La cultura può fare davvero veramente tanto. E secondo me sono i giovani quelli che hanno più l'intuizione, la creatività", ha aggiunto Verdone.
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Tra le altre idee che Verdone vorrebbe vedere realizzate, non c'è quella di asfaltare il Tevere come Armando Feroce, ma piuttosto di valorizzarlo: "Non dico renderlo balneabile, sarebbe molto complicato, però renderlo più limpido e meno inquinato. Il Tevere è un'arena fondamentale per noi". Ha poi scherzato: "Con le buche che facciamo? Le asfalteremo in qualche modo".
Carlo Verdone Sindaco di Roma per un giorno. VIDEO
Intorno alle ore 10:30, Verdone è stato accolto dal sindaco Roberto Gualtieri a Palazzo Senatorio nella Sala delle Bandiere per prendere parte alla Giunta capitolina, che ha discusso e approvato due memorie. I primi atti da Sindaco per un giorno dell'attore e regista sono infatti l'attivazione di un punto di odontoiatria e psicologia sociale a Tor Bella Monaca e le misure di sostegno e di valorizzazione per le librerie di Roma Capitale.
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Alle ore 11.45 Verdone e Gualtieri hanno raggiunto l’area del V Municipio, in zona Villa Gordiani (nel luglio scorso teatro dell’esplosione del distributore di Gpl) per inaugurare un’area ludica per bambini in via Olevano Romano e per piantare un albero. Centinaia di persone hanno accolto Verdone con applausi e cori "Carlo, Carlo". Lui ha sottolineato: "Tutto quello che si può fare per i bambini e i giovani è sacro, perché sono il nostro futuro. Roma accoglie tutti, è una grande madre che abbraccia e vuole bene".
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Gualtieri ha espresso il piacere di "essere oggi assistente sindaco, e ringrazio Carlo per aver accettato. Lui dice che è una regalo per lui, ma noi crediamo sia un regalo per noi. Oggi inauguriamo una bella area ludica in V Municipio perché per noi il diritto al gioco per i bambini è fondamentale. Ne realizzeremo tanti".
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Un menù di orecchiette, fettuccine, lasagne e torta di pan di spagna, panna, crema chantilly e gocce di cioccolato con le candeline e la scritta "Tanti auguri Carlo, 75". Un pranzo al centro anziani "La Storta", tra via Cassia e via Giorgio Strehler, nel Municipio XV. Verdone, con Gualtieri e il presidente del municipio Daniele Torquati, ha ricevuto applausi e auguri di compleanno. "Non spegnere le candeline avrebbe portato male. Era il mio terrore di oggi. Invece mi avete fatto anche la torta. Grazie di cuore. Sono astemio da sempre, ma un brindisi lo faccio".
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Nuovo appuntamento intorno alle ore 15.00, quando Verdone e Gualtieri sono arrivati in zona Tragliatella per un sopralluogo al cantiere dei lavori sulla rete fognaria locale in via Pettenasco.
Verdone ha trovato una sorpresa fuori dal centro anziani di via Zubiena, a Tragliatella: una Yamaha FZ750 identica a quella resa celebre nel film Troppo forte del 1986. Appena sceso dall'auto, il Sindaco per un giorno si è diretto verso la moto e ha lasciato sul serbatoio la firma tra gli applausi, abbracciando il fortunato fan.
Dopo la firma sul libro d'oro e la restituzione della fascia tricolore a Gualtieri, Verdone nell'ultima tappa in Assemblea Capitolina è stato raggiunto da figli, moglie, sorella Silvia e cognato Christian De Sica. Tra gli scranni anche l'ex sindaco Francesco Rutelli, primo cittadino con Alberto Sordi Sindaco per un giorno era stato. "È stata un'emozione incredibile. Ho dormito tre ore scarse. Ero emozionantissimo di avere avuto questo regalo dal Sindaco. Questo abbraccio di Roma credevo e speravo che sarebbe andata così e così è stato. Amo questa città", ha detto.
"Mi sono anche uscite delle lacrime quando i bimbi a Villa Gordiani hanno intonato buon compleanno Carlo", ha ammesso. "Anche se la Roma degli anni '80 non esiste più. La città da cui ci si parlava dai balconi non esiste più. Le piazze come Campo de' Fiori che erano grandi teatri popolari non ci sono più. Ma il mondo va avanti e cambia. Non si può guardare sempre al passato. Bisogna anche costruire il futuro".
Oggi "hai fatto una scelta di grande valore e importanza, decidendo di dedicare questa giornata alle periferie, alle comunità che hanno più bisogno di sostegno. Una scelta che testimonia sensibilità e curiosità, interesse per le persone ma anche segni di speranza", ha replicato Gualtieri in Aula Giulio Cesare prima della consegna della Lupa Capitolina.
"C'è un grande affetto di Roma per te, allora lo vedi che la cosa è reciproca?", ha scherzato Gualtieri citando la celebre battuta di Furio, uno dei personaggi più iconici dell'attore e regista romano. Il Sindaco di Roma ha poi concluso: "Faremo di tutto perché questa città possa continuare a regalare bellezza e gioia".