Introduzione
Viene presentata sabato 25 ottobre alla Festa del Cinema di Roma, nella giornata finale della rassegna, la quarta stagione di Vita da Carlo, la serie tv di e con Carlo Verdone alle prese con l’interpretazione di se stesso. La serie arriverà poi su Paramount+ a partire dal 28 novembre.
Quello che devi sapere
La trama
Carlo è reduce dalla gaffe fatta al Festival di Sanremo e dalla successiva gogna mediatica. Per questo motivo ha scelto di ritirarsi a Nizza, nel sud della Francia e pare non avere alcuna intenzione di tornare in Italia. La pausa è molto utile per riprendersi un po' di tempo per sé stesso e riordinare le idee ma è destinata a terminare. Il direttore generale del Centro Sperimentale di Cinematografia, infatti, gli offre una cattedra di regia. Carlo sente la voglia di rimettersi in gioco e accetta.
Il nuovo ruolo è meno esposto, Carlo riesce a tornare dopo tanto tempo a passeggiare per Roma senza essere fermato in continuazione per selfie e autografi, il suo unico interesse è quello di plasmare i sei giovani registi del Centro Sperimentale, che rappresentano il futuro del cinema italiano. Eppure non sarà facile per via della distanza generazionale tra lui e i suoi allievi, cresciuti nell'era del politicamente corretto. Carlo dovrà con fatica conquistarsi la loro fiducia senza preoccuparsi di riabilitarsi agli occhi dell'opinione pubblica per aiutare i suoi allievi a realizzare la loro opera prima, un film collettivo e sperimentale che racconterà il tema della solitudine. Ma, tra colleghi dispettosi e compromessi coni produttori, la strada per riuscirci sarà lunga e piena d’intoppi…
Ovviamente, come nella tradizione della serie, non manca l'aspetto legato alla vita privata del protagonista, con Chicco e Maddalena risucchiati dai doveri genitoriali e con un matrimonio da organizzare; Annamaria e Sandra alle prese con le rispettive pene d’amore; Giovanni ed Eva di ritorno dalla Nuova Zelanda con una grande sorpresa. E ovviamente, purtroppo – o per fortuna – per risolvere i propri problemi tutti si affidano sempre e solo ad una persona: Carlo.
Il cast di Vita da Carlo 4
A guidare un cast corale nutritissimo e pieno di star del cinema, della tv e della comicità italiane è proprio Carlo Verdone, ideatore, autore, regista e attore della serie. Con lui, tra gli altri, Sergio Rubini, Monica Guerritore, Antonio Bannò, Caterina De Angelis, Maria Paiato, Claudia Potenza, Filippo Contri, Maccio Capatonda, Francesca Fagnani, Renzo Rosso, Giovanni Veronesi, Vera Gemma, Alvaro Vitali, Roberto Citran, Aida Flix, Alex Badiglio, Tommaso D’Agata, Giada Benedetti, Adele Cammarata, Irene Girotti, Mariacarla Casillo, Phaim Bhuiyan, Matteo Francomano, Pietro Paschini, Stefano Ambrogi, Pietro Ragusa, Riccardo Diana, Giacomo Stallone, Anastasiia Kuzmina, Stefano Fabrizi, Chiara Bassermann, Corinne Jiga, Valentino Campitelli, Daniele Locci, Gloria Coco, Loredana Piedimonte, Maia Carbone.
Regia e autori
A dirigere gli episodi della serie sono Carlo Verdone e Valerio Vestoso, aiuto regia Luca John Rosati. Vita da Carlo è creata da Carlo Verdone, Nicola Guaglione e Menotti. A firmare soggetto e sceneggiatura sono Carlo Verdone, Pasquale Plastino e Luca Mastrogiovanni. Il montaggio è di Pietro Morana, la fotografia di Roberto Forza, le scenografie di Giuliano Pannuti e i costumi di Tatiana Romanoff, il sonoro di Cinzia Alchimede. Yozo Tokuda è casting director. La serie è prodotta da Luigi e Aurelio De Laurentiis.
I personaggi
- Carlo Verdone - Carlo
- Sergio Rubini - Sergio Rubini
- Monica Guerritore - Sandra
- Antonio Bannò - Chicco
- Caterina De Angelis - Maddalena
- Maria Paiato - Annamaria
- Filippo Contri - Giovanni
- Claudia Potenza - Ivana
- Maccio Capatonda - Maccio Capatonda
- Aida Flix - Eva
- Alex Badiglio - Carlo Gregorio
- Tommaso D’Agata - Carlo Gregorio
- Giada Benedetti - Rosa Esposito
- Roberto Citran - Alfonso Zotti
- Adele Cammarata - Swamy
- Irene Girotti - Samira
- Mariacarla Casillo - Alma
- Phaim Bhuiyan - Arif
- Matteo Francomano - Salvo
- Pietro Paschini - Enrico
- Stefano Ambrogi - Ovidio Cantalupo
- Pietro Ragusa - Lucio Nuchi
- Riccardo Diana - Attilio (Centro Recupero)
- Carola Santopaolo - Chantal
- Giacomo Stallone - Ciro Savioli
- Anastasiia Kuzmina - Alenka
- Stefano Fabrizi - Ettore (padre Chicco)
- Chiara Bassermann - Claire
- Corinne Jiga - Elena
- Valentino Campitelli - Dino
- Daniele Locci - Nando
- Gloria Coco - Liliana
- Loredana Piedimonte - Annunziata (mamma Chicco)
- Maia Carbone - Mirella (sorella Chicco)
- Roberto Cardone - Tonino
- Alvaro Vitali - Alvaro Vitali
- Renzo Rosso - Renzo Rosso
- Francesca Fagnani - Francesca
- Giovanni Veronesi - Regista per spot
- Luca Chikovani - Attore spot
- Vera Gemma - Vera Gemma
- Eric Alexander - Nole Mink
- Davide Bechini - Terapeuta Centro Recupero
Carlo Verdone, le sue dichiarazioni
“Lascerei Roma solo per andare in campagna. Mi ritirerei là, nella Sabina, che è probabilmente il luogo dove sono nato. Non ho mai pensato davvero di lasciare la città, ma non sopporto la volgarità, il traffico, la cagnara e l’impossibilità di girare per conto mio. Posso farlo solo di notte o la domenica molto presto”.
Presentando alla Festa del Cinema di Roma la quarta stagione di Vita da Carlo, in programma su Paramount Plus dal 28 novembre, Carlo Verdone parla del suo rapporto con Roma. Nella nuova stagione, il protagonista abbandona la Capitale per rifugiarsi a Nizza: una fuga dal clamore di una città dove Verdone resta un’icona e non riesce a fare due passi senza che gli venga chiesto un selfie. Accade al Verdone della serie, ma accade soprattutto al Verdone reale.
“La gente mi vuole bene e io voglio bene a tutti – spiega l’attore e regista romano – ma arriva un momento in cui ho bisogno di tre-quattro giorni, una settimana, in cui stare per conto mio”.
Eppure, il legame con Roma è indissolubile. “Se non avessi amato questa città, non avrei fatto Un sacco bello – racconta – Vedo che ora tante cose si stanno aggiustando, un po’ meno nelle periferie, mentre va un po’ meglio al centro. Ma Roma per me è tutto – continua – La parte migliore però forse ce l’ho alle spalle. Quello che mi aspetta non lo so”.
Il prossimo 17 novembre, in occasione del suo 75° compleanno, Carlo Verdone diventerà simbolicamente sindaco della Capitale per un giorno, su invito di Roberto Gualtieri. “Andrò in giro per Roma – spiega – e certamente anche in periferia, perché lì mancano spesso i mezzi pubblici, c’è degrado. Se dai il buon esempio con i lavori che iniziano, gli abitanti ameranno un po’ di più il proprio quartiere. Migliorerei anche il gusto estetico, perché a volte viene dato il via a costruzioni terribili, con colori assurdi”, aggiunge.
Verdone, come Fellini anche io amavo Alvaro Vitali
“Alvaro Vitali per me è più che Pierino, è un’altra cosa: era Fellini, era quei film in bianco e nero. Alvaro Vitali ha rappresentato un cinema antico. Il primo Alvaro Vitali era una figurina piccola, e Fellini era innamorato di questo ometto piccolino, con questa faccia strana… sembrava veramente un burattino, un pupazzetto. E averlo era come trovare un aggancio con un grande cinema che ho tanto amato, ed è stato di grande ispirazione.
Tutto il primo Fellini per me è stato veramente essenziale, pur non essendo un regista di commedia. Però aveva un occhio talmente ironico sulle facce, sulla gente, sulla psicologia, sulle atmosfere, che mi ha veramente tanto colpito”.
Così Carlo Verdone racconta, durante l’incontro stampa alla Festa del Cinema di Roma, la scelta dell’ex Pierino cinematografico come personaggio della quarta stagione della serie Vita da Carlo, disponibile dal 28 novembre su Paramount Plus.
“Volevo Alvaro Vitali perché ho letto delle interviste in cui era così amareggiato dal fatto che era stato dimenticato — ricorda Verdone — non lo trovavo giusto. A me ha dato tanto, anche se le sue apparizioni erano veloci, brevi… però mi ricordava dei momenti molto belli, di grande poesia in quel cinema. E allora l’ho voluto.
Lui già dalla seconda stagione doveva avere un ruolo in Vita da Carlo, rivela, “ma era malato, molto malato: problemi di dialisi, problemi renali. Tant’è che con Valerio Vestoso (regista della serie insieme a me) abbiamo pensato che forse non avremmo mai avuto la possibilità di averlo. Poi mi mandò un messaggio dicendomi che stava molto meglio e mi disse: ‘Mi piacerebbe tanto lavorare con te. Se hai un’idea per me, farei un’ultima cosa.’
A quel punto, con gli autori ci siamo messi sotto — ricorda Verdone — e abbiamo creato un personaggio che fa parte di momenti onirici della quarta stagione della serie. È un bel finale, molto malinconico sicuramente, che purtroppo un po’ anticipa quello che sarebbe avvenuto: la sua scomparsa”.
“Ricordo che era veramente molto malato — continua — e quando ha fatto quelle scene con noi, avevamo veramente tanta, tanta paura. Anche perché, oltre alle mille cose che aveva, si era preso pure una broncopolmonite, e avevamo la preoccupazione di non riuscire a terminarlo. Però averlo concluso con lui è un atto dovuto, perché io gli ho voluto veramente bene. Era una persona tanto per bene”.