Carlo Verdone riceve la laurea ad honorem in Medicina all'Università di Bari

Spettacolo
Camilla Sernagiotto

Camilla Sernagiotto

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L’attore e regista romano è stato insignito della laurea honoris causa in Medicina e Chirurgia all’Università degli Studi di Bari, conferitagli nel maestoso scenario del Teatro Petruzzelli nel capoluogo della Puglia. A consegnare il prestigioso titolo è stato il neo rettore dell’Università in questione, Roberto Bellotti, che ha sottolineato come Verdone sia stato premiato per “l’approccio compassionevole e clinico alla medicina” e per il contributo che ha offerto alla diffusione della cultura della prevenzione

Carlo Verdone ha ricevuto la laurea ad honorem in Medicina all'Università di Bari. 
L’attore, comico, regista e sceneggiatore romano è stato insignito di questo riconoscimento speciale conferitogli nel maestoso scenario del Teatro Petruzzelli, nel capoluogo della Puglia. A consegnare il prestigioso titolo è stato il neo rettore dell’Università di Bari, Roberto Bellotti, che ha sottolineato come Verdone sia stato premiato per “l’approccio compassionevole e clinico alla medicina” e per il contributo che, grazie alla sua popolarità e alla sua capacità comunicativa, ha offerto alla diffusione della cultura della prevenzione.

 

L’attore e regista di Roma è stato protagonista della cerimonia inaugurale del 127esimo congresso nazionale della Società italiana di chirurgia (Sic), che si svolge nel capoluogo pugliese fino all’8 ottobre 2025. 
L’evento, aperto dal presidente della Sic Massimo Carlini e dai presidenti del congresso Mario Testini e Michele Simone, ha reso omaggio a un artista che, pur non essendo medico, ha saputo rappresentare in modo profondo e umano il mondo della salute e della cura.
Per questi motivi Carlo Verdone si è visto assegnare la laurea honoris causa in Medicina e Chirurgia conferita dall’Università degli Studi di Bari. 

Il conferimento della laurea ad honorem si è tenuto il 5 ottobre 2025 alle ore 18:00 presso il Teatro Petruzzelli della città pugliese. 

Il conferimento e le motivazioni

Durante la cerimonia, come riportato dall’Ansa, è stato ricordato che Verdone “è probabilmente il maggior cultore pubblico e divulgatore delle abilità mediche non tecniche connesse alla pratica professionale”.

 

La sua nota ipocondria, spesso oggetto di ironia nei suoi film e interviste, lo ha portato nel tempo ad approfondire temi legati alla medicina e alla farmacologia. Un interesse così autentico da valergli, sei anni fa, l’iscrizione onoraria all’albo dei farmacisti di Roma.

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Un artista vicino alla sofferenza umana

L’Università di Bari, nelle motivazioni ufficiali, ha descritto l’attore come “un modello di Medicina clinica, ispirato ai suoi grandi maestri degli anni Cinquanta e Sessanta”, una medicina fatta di ascolto, empatia e osservazione.

Un approccio che, si sottolinea, si contrappone oggi alla tendenza diffusa del “fai da te” tecnologico.

 

Non solo parole: Verdone visita regolarmente pazienti di tutte le età nei reparti ospedalieri più delicati, offrendo “quell’umano conforto e quella vicinanza che sono parte integrante e dovere vincolante dell’agire medico”. Un impegno svolto in silenzio, lontano dai riflettori, guidato da “un sentimento personale di compassione per la sofferenza”.

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L’ironia e la saggezza di Verdone

Nel suo intervento, riportato dall’Agi, Carlo Verdone ha raccontato con ironia la sua passione per la medicina: “Osservo le persone, studio i loro caratteri, fragilità, tic e difetti. Ho anche iniziato a studiare privatamente medicina la sera, sugli atti dei congressi che alcuni miei medici mi riportavano. Ero molto interessato e mi sono appassionato. Alla fine il lavoro del medico non è tanto distante da quello che faccio io: certamente il medico è più importante, salva le vite; io no, ma posso curare l’umore, che è una cosa molto importante. Diciamo che sono un antidepressivo vivo privo di effetti collaterali”.

 

Con il suo consueto tono divertito, l’attore e cineasta ha aggiunto: “È vero, molti amici mi chiamano invece del medico di base. Però se mi chiedono cose complicate dico sempre: ‘Questa è la mia ipotesi, chiedi al tuo medico se è d’accordo’. In genere è quasi sempre d’accordo, ma i medici di famiglia mi odiano perché ci azzecco più io di loro. Alla sera rispondo come Raniero in Viaggi di nozze: ‘No, non mi disturbi affatto, dimmi’, mentre mangio e do le medicine. È sempre così”.

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Una riflessione sul presente

Alla domanda su quale medicina servirebbe al mondo di oggi, Verdone ha risposto senza esitazioni: “Una medicina che non si può dare: il buon senso. Purtroppo i grandi capi di Stato, quelli che governano il mondo, soffrono spesso di grande mediocrità. È un brutto periodo. Non mi fido molto di chi comanda le grandi potenze. Negli anni Sessanta c’erano figure politiche molto importanti anche a livello internazionale; oggi non ci sono. Pensano solo al rendimento economico, senza minimamente pensare al prossimo. Questo è un disastro”.

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Un riconoscimento che unisce arte e umanità

La laurea honoris causa a Carlo Verdone rappresenta un omaggio a un artista che ha saputo tradurre la complessità della natura umana con sensibilità e ironia.

 

Nelle sue parole e nei suoi gesti si riflette un’idea di medicina che va oltre la pratica clinica, toccando le corde dell’empatia, del rispetto e della cura dell’animo.

Un messaggio che, in un’epoca segnata da incertezze e individualismo, risuona come una lezione di umanità e buon senso.

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Per un "approccio compassionevole e clinico alla medicina" che assieme alla "sua celebrità e alle sue capacità comunicative" lo hanno reso un "testimonial competente e unico nella promozione della prevenzione", il rettore Roberto Bellotti ha conferito all'attore e regista romano Carlo Verdone, la laurea honoris causa in Medicina e Chirurgia dell'Università degli studi di Bari. Nel corso della cerimonia, che si è svolta oggi pomeriggio nel teatro Petruzzelli di Bari, è stato spiegato che Verdone "è probabilmente il maggior cultore pubblico e divulgatore delle abilità mediche "non tecniche connesse alla pratica professionale". L'attore, noto anche per la sua 'ipocondria' su cui ironizza spesso, ha infatti acquisito conoscenze mediche e farmacologiche avanzate tanto che nell'agosto di sei anni fa ha ricevuto anche l'iscrizione onoraria all'albo professionale dei farmacisti di Roma. Nelle motivazioni, l'ateneo spiega che l'attore rappresenta "un modello di Medicina clinica, ispirato ai suoi grandi maestri degli anni Cinquanta e Sessanta" e fatta di ascolto e osservazione che oggi contrastano con il fai da te tecnologico. Verdone inoltre, visita regolarmente i pazienti di ogni età ricoverati nei reparti ospedalieri a più alta intensità assistenziale portando loro "quell'umano conforto e quella vicinanza che sono parte integrante e dovere vincolante dell'agire medico" e lo fa lontano dai riflettori ma per "sentimento personale della compassione per la sofferenza", conclude l'università di Bari. ANSA/UFFICIO STAMPA UNIBA +++ FOTO DIFFUSA DALL'UFFICIO STAMPA - USARE SOLO PER ILLUSTRARE OGGI LA NOTIZIA INDICATA NEL TITOLO - NON ARCHIVIARE - NON VENDERE - NON USARE PER FINI NON GIORNALISTICI NPK +++
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Per un "approccio compassionevole e clinico alla medicina" che assieme alla "sua celebrità e alle sue capacità comunicative" lo hanno reso un "testimonial competente e unico nella promozione della prevenzione", il rettore Roberto Bellotti ha conferito all'attore e regista romano Carlo Verdone, la laurea honoris causa in Medicina e Chirurgia dell'Università degli studi di Bari. Nel corso della cerimonia, che si è svolta oggi pomeriggio nel teatro Petruzzelli di Bari, è stato spiegato che Verdone "è probabilmente il maggior cultore pubblico e divulgatore delle abilità mediche "non tecniche connesse alla pratica professionale". L'attore, noto anche per la sua 'ipocondria' su cui ironizza spesso, ha infatti acquisito conoscenze mediche e farmacologiche avanzate tanto che nell'agosto di sei anni fa ha ricevuto anche l'iscrizione onoraria all'albo professionale dei farmacisti di Roma. Nelle motivazioni, l'ateneo spiega che l'attore rappresenta "un modello di Medicina clinica, ispirato ai suoi grandi maestri degli anni Cinquanta e Sessanta" e fatta di ascolto e osservazione che oggi contrastano con il fai da te tecnologico. Verdone inoltre, visita regolarmente i pazienti di ogni età ricoverati nei reparti ospedalieri a più alta intensità assistenziale portando loro "quell'umano conforto e quella vicinanza che sono parte integrante e dovere vincolante dell'agire medico" e lo fa lontano dai riflettori ma per "sentimento personale della compassione per la sofferenza", conclude l'università di Bari. ANSA/UFFICIO STAMPA UNIBA +++ FOTO DIFFUSA DALL'UFFICIO STAMPA - USARE SOLO PER ILLUSTRARE OGGI LA NOTIZIA INDICATA NEL TITOLO - NON ARCHIVIARE - NON VENDERE - NON USARE PER FINI NON GIORNALISTICI   NPK +++
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