Nella Capitale l’ultimo saluto all’attore di “CentoVetrine” e “Il Paradiso delle Signore”, morto il 14 marzo a 62 anni per una malattia del sangue. “Ciao amore mio, ti ho cercato poco fa, ho chiamato il tuo nome ma… chissà perché non senti. Sordo come una campana”, ha scritto la moglie Linda Ascierto sui social. “La gente che è venuta oggi lo ricorda con amore e con il sorriso - ha detto il figlio Jacopo - Papà era amico di tutti, aveva sempre una parola buona per chiunque, per il suo pubblico”
A Roma è stato il giorno dell’ultimo saluto a Pietro Genuardi, attore e volto storico di CentoVetrine e più recentemente de Il Paradiso delle Signore morto il 14 marzo a 62 anni a causa di una patologia del sangue. I funerali sono stati celebrati alla Chiesa degli Artisti fra la commozione di familiari, amici e colleghi
Addio a Pietro Genuardi, morto l'attore de "Il Paradiso delle Signore"“Purtroppo sono vittima di una patologia grave del sangue che avrà bisogno di un lunghissimo periodo di cure e che prevederà a conclusione il trapianto di midollo. Sto affrontando il secondo ciclo di protocollo chemioterapico ma tra breve non mi vedrete più in onda”, aveva scritto Genuardi su Instagram lo scorso ottobre
Pietro Genuardi: "Ho una grave malattia del sangue"Prima dei funerali, la moglie dell’attore, Linda Ascierto, gli ha dedicato un post sui social: “Ciao amore mio, questa notte sarà difficile e lunga. Ti ho cercato poco fa, ho chiamato il tuo nome e ho anche urlato Amooo ma… chissà perché non senti. Sordo come una campana!”. “Sarai impegnato ad indossare il tuo abito verde petrolio, la tua camicia bianca, i calzini a righe e i tuoi gemelli - ha scritto ancora - Sarai impegnato a mettere la cera al tuo ciuffo ribelle e girare in su le punte dei tuoi baffi… mentre mi chiedi come sto”
Le migliori soap opera da vedere o rivedere“Domani partirai per questo viaggio assurdo di cui a volte mi avevi parlato ma che non avevi organizzato ancora bene… ti mancavano un sacco di cose… - ha aggiunto Linda Ascierto sui social - Sono certa che tu non avrai problemi perché quello che importa non è il viaggio in sé ma la destinazione… Quando arrivi per favore dimmi come va… dimmi se sei felice. Ti amo”. (Nella foto Linda Ascierto e il padre di Genuardi)
“La gente che è venuta oggi lo ricorda con amore e con il sorriso - ha detto il figlio, Jacopo Genuardi, a La Volta Buona - Papà era amico di tutti, aveva sempre una parola buona per chiunque, per il suo pubblico. Non gli ho mai visto rifiutare una foto che gli veniva chiesta e penso che le persone abbiano visto il suo amore. In questo periodo buio ci sono stati accanto tanti amici e colleghi di papà e penso che questo sia bellissimo”
“Mio papà era prima di tutto un amico. Ho sempre avuto un consiglio e una parola di supporto da parte sua, era diretto però perché voleva il mio bene. C’è sempre stato - ha spiegato ancora il figlio Jacopo - Indosso la sua giacca perché ho voluto ricordarlo così, perché pensava che non mi piacesse questo giubbotto. Quando ha scoperto della malattia, inizialmente, non mi disse niente perché io ero a Roma per il matrimonio di un amico e lui no voleva rovinare questo momento bello per me. Lui era così”
Genuardi si è diplomato alla scuola del Piccolo Teatro di Milano nel 1987. Ha lavorato moltissimo in teatro prima di debuttare al cinema in film prodotti da Dario Argento, ma è stata la televisione a renderlo un volto popolare. Dopo una partecipazione nella soap Vivere tra il 1999 e il 2000 nel ruolo di Michele Nanni, ha raggiunto la fama nel 2001 in CentoVetrine con il personaggio di Ivan Bettini. (Nella foto Alex Belli durante la cerimonia)
Poi il passaggio a Il Paradiso delle Signore con il volto del magazziniere Armando, con la passione per la bicicletta e l'etica del lavoro, e l'amore per la sarta Agnese, interpretata da Antonella Attili. Ma ha recitato anche al cinema con Carlo Verdone ne Il bambino e il poliziotto, con Luigi Magni ne In nome del popolo sovrano, con Michele Soavi in Dellamorte Dellamore'. L'ultimo progetto cinematografico di Genuardi è stato Brave ragazze con la regia di Michela Andreozzi nel 2019. (Nella foto Daniela Poggi durante la cerimonia)
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