La collezione Giorgio Armani Privé per la Primavera Estate 2021
Tra motivi floreali, tinte pastello, volumi leggiadri e trasparenze chic, le creazioni della Maison per la nuova stagione sono la quintessenza dell’eleganza
Due creazioni di Giorgio Armani Privé per la collezione della Primavera Estate 2021: protagonista è il motivo floreale, con inserti in microcristalli che impreziosiscono il tutto. Trasparenze, volumi leggiadri e fluidità fanno da fil rouge. Credits: courtesy of Giorgio Armani
Un look più manlike ma non meno sensuale. E femminile, anche: nonostante l’outfit strizzi l’occhio a un gusto più “mannish”, ne emerge una donna glamour ed elegantissima. Pantaloni fluidi modello a palazzo con effetto vedo-non vedo, giacca cropped e pochette rendono la mise impeccabile. Credits: Nadine Ottawa
Un abito lungo con fantasia floreale e inserti di cristalli, ecco una delle nuove creazioni di Giorgio Armani Privé per la collezione della Primavera Estate 2021. Credits: courtesy of Giorgio Armani
Un abito fluido dai colori aranciati della collezione Giorgio Armani Privé per la Primavera Estate 2021. Credits: Nadine Ottawa
Un look manlike composto da pantaloni a palazzo e giacca con spalline, il tutto in morbido velluto dal finish lucido. Fa parte della collezione Giorgio Armani Privé per la Primavera Estate 2021. Credits: Nadine Ottawa
Ecco l’outfit composto da pantaloni morbidi e giacca cropped con spalline della collezione Giorgio Armani Privé per la Primavera Estate 2021. Credits: Nadine Ottawa
Ancora un tripudio di fiori in questo abito maxi della collezione Giorgio Armani Privé per la Primavera Estate 2021. Credits: Nadine Ottawa
Fiori, fiori e ancora fiori: la Primavera è la stagione in cui sboccia la fantasia floreale anche sulle passerelle. Ecco una creazione di Giorgio Armani Privé per la Primavera Estate 2021. Credits: Nadine Ottawa
Oltre ai motivi floreali, anche il trend delle tinte pastello fa da fil rouge, intessendo di eleganza e garbo le creazioni di Giorgio Armani Privé per la Primavera Estate 2021. Credits: Nadine Ottawa