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Schillaci a Sky TG24: "Covid-19 ha evidenziato carenze territoriali”

Salute e Benessere
5 anni Covid, Schillaci: punto debole medicina territoriale
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5 anni Covid, Schillaci: punto debole medicina territoriale
00:00:42 min

Il ministro della Salute, ospite a Start, ha sottolineato come la pandemia abbia messo in evidenza sia i punti di forza che le criticità del sistema sanitario. Per affrontare problemi come la scarsa organizzazione e la mancanza di una medicina territoriale forte, "il governo sta intervenendo con i fondi del Pnrr". Sul fine vita, Schillaci ha aperto a una legge nazionale: “Credo che i tempi siano maturi per avere una legge per tutti”

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Secondo il ministro della Salute, Orazio Schillaci, la lezione della pandemia è stata ampiamente appresa. Intervenuto a Start su Sky TG24, il ministro ha sottolineato come la pandemia di Covid-19 abbia rivelato sia gli aspetti positivi che quelli problematici del Sistema sanitario italiano. "Abbiamo visto sia le luci che le ombre del nostro sistema sanitario", ha dichiarato Schillaci. "Le luci sono gli operatori, i medici, gli infermieri che durante la pandemia hanno dimostrato il loro valore, la loro professionalità e dedizione. Non ci siamo dimenticati di loro, a dimostrarlo la giornata di ieri, molto importante, in cui abbiamo incontrato tutte le federazioni e gli ordini. Le ombre riguardano la scarsa organizzazione e la mancanza di una medicina territoriale forte”. Per risolvere queste criticità, il governo ha avviato interventi mirati, utilizzando i fondi del Pnrr. "Su questo stiamo intervenendo con i fondi del Pnrr", ha aggiunto il ministro.

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Schillaci: “Piano pandemico deve essere modificabile in corsa”

 

Il ministro Schillaci ha poi sottolineato l'importanza del nuovo piano pandemico nazionale, inviato il 19 febbraio alla Conferenza Stato-Regioni per essere esaminato. “Finalmente è stato creato un Piano pandemico, sviluppato seguendo tutte le informazioni sanitarie disponibili. Deve essere uno strumento pronto per affrontare emergenze sanitarie, anche se non sappiamo quando si verificherà la prossima pandemia e anche se sicuramente sarà diversa da quella causata dal Covid-19”, ha riferito. 

 

“Obiettivo trasformare la medicina territoriale”

 

Riguardo alle Case di comunità, il ministro Schillaci ha confermato che la spesa per questo progetto “è in linea con i target previsti”. Secondo il ministro, la vera rivoluzione consiste nel “trasformare la medicina territoriale, un passo fondamentale per modernizzare la sanità pubblica”. “Abbiamo il compito non facile di riempire di professionisti queste strutture. Siamo intervenuti per assumere personale e stiamo  lavorando con i medici di medicina generale per far sì che possano contribuire attivamente a questo progetto”. L'obiettivo è anche fornire ai medici gli strumenti necessari “per lavorare in tranquillità”, ha aggiunto il ministro. "Vogliamo fare una legge per permettere ai professionisti sanitari di lavorare in tranquillità senza la spada di Damocle di una responsabilità penale. In merito a questo, abbiamo prolungato anche per il 2025 lo scudo penale". Un altro punto fondamentale riguarda l'accesso rapido agli esami, soprattutto per quelli salvavita: “I cittadini devono fare gli esami che servono quando servono. No ai tempi lunghi per esami salvavita”.

 

“Rendere attrattiva la medicina generale”

 

Durante il suo intervento, il ministro Schillaci ha sottolineato l'importanza di rendere la medicina generale più attrattiva per i giovani professionisti. "Non vogliamo rompere la fiducia tra pazienti e medici", ha dichiarato, ribadendo che il sistema sanitario deve evolversi senza compromettere il rapporto di fiducia alla base della cura.  Schillaci ha evidenziato che “la medicina del terzo millennio è diversa e richiede un approccio innovativo”. Per questo motivo, il governo “sta lavorando per trasformare la specializzazione in medicina generale in una specializzazione universitaria”.  Attualmente, per diventare medico di medicina generale, un medico neolaureato deve frequentare un corso di formazione triennale gestito dalle Regioni. L’obiettivo è quello di trasformare questo corso in un corso di laurea specialistico, come accade per la formazione dei medici ospedalieri.

 

“Fine vita? Tempi maturi per una legge per tutti”

 

Il ministro Schillaci ha poi affrontato il delicato tema del fine vita, sottolineando che si tratta di una “questione complessa”, e aprendo a una legge nazionale che regoli il suicidio medicalmente assistito. “Credo che i tempi siano giusti e maturi per far sì che possiamo avere una legge buona per tutti”, ha dichiarato Schillaci. Proprio nei giorni scorsi, la Toscana è diventata la prima regione italiana a garantire ai malati tempi e modalità certi per l'accesso al fine vita, approvando a maggioranza la legge di iniziativa popolare promossa dall'Associazione Luca Coscioni.

 

“Scambia persona straordinaria, mancherà molto”

 

 "Giovanni Scambia era una persona straordinaria non solo dal punto di vista scientifico, chimico ma anche personale. Una persona che mancherà molto", ha concluso commosso il ministro della salute Schillaci, in merito alla scomparsa del luminare della ginecologia oncologica deceduto ieri a 65 anni.

 

 

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