Polmoniti nei bambini in Cina, cosa dicono le autorità. Aumento di casi anche in Francia
Pechino rassicura: il boom di infezioni respiratorie che sta colpendo soprattutto i più piccoli è causato da "agenti patogeni noti". Tra questi, oltre a influenza e virus sinciziale, c'è anche il mycoplasma pneumoniae, che sarebbe il responsabile della crescita di casi simili anche in terra francese e in Vietnam
- Continua l’ondata di malattie infettive respiratorie che sta mettendo sotto stress gli ospedali di tutta la Cina, portando con sé un elevato numero di polmoniti nei più piccoli. Mentre Pechino rafforza sistemi di monitoraggio e misure per affrontare la situazione, le autorità sanitarie cercando di rassicurare chi ha ancora in mente lo spettro del Covid-19: “Sono patogeni epidemici noti”, fanno sapere dalla National Health Commission. Intanto i casi aumentano anche altrove, come in Francia e in Vietnam
- Il responsabile principale delle infezioni, dicono gli esperti cinesi, è “il virus dell'influenza”. Si rileva anche una grande diffusione di mycoplasma pneumoniae, adenovirus e virus respiratorio sinciziale (Rsv). La scorsa settimana in Cina si è intanto tenuta una conferenza stampa per fare il punto della situazione, dopo che l'Oms aveva chiesto chiarimenti
- Tong Zhaohui, vicepresidente dell'ospedale Chao-Yang di Pechino, ha parlato del rischio di contrarre in contemporanea più agenti patogeni, definendolo uno scenario “normale” nella stagione invernale. Ha però precisato che di solito la malattia vera e propria scoppia a causa da un solo patogeno tra tutti quelli con cui si è entrati in contatto
- In molti si sono chiesti se il Covid-19 stia avendo un ruolo particolare in questa ondata di malattie respiratorie. Non sembrerebbe: le autorità cinesi hanno rilevato una diminuzione dei test positivi al coronavirus nelle cliniche e negli ospedali. Inoltre, si fa sapere, la Cina sta ancora conducendo un monitoraggio regolare del virus. Non sarebbero stati rilevati nuovi ceppi
- Per gestire al meglio la situazione, la Nhc ha comunque “incaricato le realtà locali di garantire l'implementazione di diagnosi e trattamenti e di fornire informazioni sulle strutture mediche che offrono servizi pediatrici e sulle fever clinic”. Le strutture sono state invitate ad aprire “ambulatori e aree di trattamento più pertinenti”, oltre che a prolungare “estendere adeguatamente gli orari di servizio” e a “garantire forniture di farmaci”. Si punta poi a “sfruttare appieno il ruolo della medicina tradizionale cinese”
- I consigli su come evitare l'infezione li conosciamo già: indossare le mascherine, lavarsi le mani e ventilare regolarmente gli ambienti chiusi. C’è poi la vaccinazione, che resta anche in questo caso “una misura efficace, sicura, conveniente ed economica contro le malattie infettive", come ha sottolineato Wang Huaqing, esperto del Centro cinese per il controllo e la prevenzione delle malattie
- In caso di sintomi minori nei più piccoli, Wang Quan, esperto dell'ospedale pediatrico di Pechino, consiglia ai genitori di prendersi cura del bambino a domicilio. In alternativa, si chiede di andare in strutture delle cure primarie per il trattamento, in modo da evitare possibili infezioni crociate presso i principali ospedali
- Intanto si segnala un aumento nelle polmoniti registrate nei bambini e nei ragazzi under 15 anche in Francia. Anche in questo caso, il responsabile sarebbe il mycoplasma pneumoniae, quasi scomparso dal territorio francese durante la pandemia di Covid-19
- In Francia le consultazioni per i casi di polmonite nella popolazione con meno di 15 anni, negli ultimi giorni, sono cresciute del 36%. Santé Publique France, tra il 13 e il 19 novembre, ha recensito 700 chiamate a SOS Médecins e 2.150 passaggi in Pronto soccorso. Tuttavia, nonostante i numeri siano i più alti dell'ultimo decennio, per il momento non è ancora scattato nessun allarme
- Tornando in Asia, un altro Paese dove il mycoplasma sta causando un'impennata di polmoniti è il Vietnam. Anche qui, da inizio ottobre, sono aumentati i casi di malattie respiratorie, soprattutto nei bambini