
Carenza medici di famiglia, il governo studia la riforma per fermare l’esodo: le ipotesi
I dati dell’Agenas stimano uno svuotamento degli ambulatori fino al 2025 quando i medici di famiglia operativi in Italia scenderanno a 36mila, 10mila in meno rispetto al 2002 a fronte di una crescita degli assistiti. La riforma pronta ad approdare sul tavolo di Palazzo Chigi dovrà scegliere se assumere i giovani generalisti nelle Case di comunità o potenziare la dotazione diagnostica negli studi. Obiettivo: decongestionare i Pronto soccorso

Il governo Meloni studia una legge per fermare l’esodo dei medici di base che in Italia secondo uno studio dell’Agenas – Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, si ridurranno entro due anni a 36mila unità a fronte dei 46mila operativi nel 2002. Ecco quali sono le cause dello svuotamento degli ambulatori e le ipotesi di riforma sul tavolo del consiglio dei Ministri
Carenza medici di famiglia, in Italia ne mancano quasi 2.900
I sintomi di una carenza di medici di famiglia erano iniziati da tempo ma negli ultimi anni l'affanno nel ricambio generazionale tra camici bianchi in pensione e nuove leve ha assunto i contorni di una crisi cronica
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Cala l’offerta di medici di famiglia ma cresce la domanda. Con la popolazione italiana che invecchia e necessita di maggiore assistenza sanitaria sempre più dottori si trovano a superare la soglia dei 1500 assistiti con una riduzione del tempo e talvolta della qualità della prestazione concessa a ogni singolo paziente
Pnrr, che fine hanno fatto le Case di comunità e le cure a domicilio?
Il governo Draghi aveva provato a rimpolpare il numero dei medici di medicina generale istituendo 900 borse di studio all’anno in aggiunta ai finanziamenti ordinari. Entro il 2025 le borse passeranno dalle 1879 alle 2779 ma il concorso partito in ritardo lo scorso marzo rischia di non riempire tutti i posti messi a bando
Pnrr, ritardi nella Sanità: modifiche in vista
Bruxelles chiede una riforma complessiva anche in vista del decollo della nuova Sanità territoriale che può contare su un finanziamento di 7 miliardi con fondi del Pnrr. Entro il 2026 nasceranno 1350 Case di comunità, maxi ambulatori che prestano le prime cure sul territorio per decongestionare i pronto soccorso e 400 Ospedali di comunità, strutture dove assistere pazienti affetti da patologie croniche che non necessitano di cure intensive o emergenziali
Sanità, monitoraggio dei Lea: 7 Regioni sotto soglia per le cure essenziali
Un' ipotesi allo studio del ministero della Salute è di permettere ai giovani medici generalisti appena specializzati di scegliere se essere assunti come dipendenti nelle Case di comunità, di operare all'interno come liberi professionisti o di esercitare nei propri ambulatori
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Un’altra ipotesi allo studio è riformare l’accesso alla professione con un corso di specializzazione universitaria di minimo 4 anni rispetto all’attuale corso di formazione in Medicina generale post laurea della durata di 3 anni

Durante la pandemia i medici di base sono stati travolti facendo emergere i limiti rispetto ai colleghi che operano in corsia. La riforma intende potenziare il loro ruolo con la possibilità di prescrivere il ricovero del paziente in reparto alleggerendo i tempi di attesa nei pronto soccorso

Al fine di potenziare l'efficacia degli ambulatori occorrono però fondi per la diagnostica indispensabili al medico di base per poter prescrivere l’eventuale ricovero. Una sperimentazione è stata condotta in tal senso in Lombardia con l’istituzione del “codice blu”. Le Regioni non hanno ancora avviato le procedure necessarie per impiegare i fondi stanziati nel 2019
Ospedali, la classifica dei migliori e dei peggiori in Italia: ecco quali sono
Per Silvestro Scotti, segretario della Federazione italiana dei medici di famiglia (Fimmig) gli ambulatori non hanno "la strumentazione diagnostica necessaria a effettuare esami completi, a partire da elettrocardiogrammi e test cardiologici"
La sanità italiana è sempre più divisa in due: solo 8 regioni promosse. Ecco quali