
Streptococco, cresce la richiesta di tamponi. Quali sono i sintomi e come si cura
Lo Streptococco A è un batterio comunemente presente nella gola e sulla pelle che nella maggior parte dei casi scatena infezioni con sintomi di lieve entità. Una fra le più comuni è la faringite streptococcica, ma possono insorgere anche impetigine, otite media e scarlattina. Secondo il presidente di Fedefarma, Marco Cossolo, è importante fare i test ai bambini per “evitare di prendere un antibiotico inutilmente”

Cresce la richiesta di tamponi per lo Streptococco nelle farmacie italiane, anche alla luce dell’aumento dei casi in diverse zone d’Italia e complici i sintomi influenzali che possono destare un sospetto. In Sicilia, ad esempio, nei giorni scorsi il sindaco di Raffadali ha disposto la chiusura delle scuole in seguito al contatto di alcune classi della media Galilei con altri ragazzi, di alcuni paesi vicini, che hanno contratto un'infezione da Streptococco collegata al ceppo A
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Secondo il presidente di Fedefarma, Marco Cossolo (nella foto), quella dei tamponi ai bambini per lo Streptococco “è anche un'azione di contrasto all'abuso degli antibiotici, e l'opportunità di fare questo test in farmacia è prevista dalla stessa norma che ha dato l'opportunità di fare il tampone anti-Covid”
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“Il prelievo professionale di essudato muco-faringeo, per escludere la presenza dello Streptococco, va nell'ottica di evitare di prendere un antibiotico inutilmente - ha aggiunto Cossolo - C'è stato un aumento di questi test ma è un altro pezzo di quello che abbiamo imparato con la pandemia Covid. Il cittadino ha imparato a usare questi strumenti di prevenzione”
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“Quello dei tamponi per lo Streptococco è un nuovo servizio, un'opportunità offerta - ha specificato Cossolo - È possibile farli sia in farmacia che a casa. Secondo noi è opportuno, per evitare falsi negativi o positivi, che sia eseguito in farmacia come è accaduto per i tamponi Covid. Bisogna fare magari un lavoro insieme, anche col ministero, per eventuali protocolli di intesa”
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L’aumento dei contagi, soprattutto nei bambini, è legato allo Streptococco A, un batterio comunemente presente nella gola e sulla pelle. Nella maggior parte dei casi scatena infezioni con sintomi di lieve entità
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Il più comune è la faringite streptococcica, i cui sintomi si presentano fra i due e i cinque giorni dopo il contagio. Fra questi ci sono mal di gola, dolore quando si deglutisce, tonsille gonfie, febbre e linfonodi del collo gonfi

In alcuni casi possono insorgere anche mal di testa, dolore allo stomaco, eruzioni cutanee e, specialmente nei bambini, nausea e vomito

Oltre alla faringite streptococcica, lo Streptococco A può causare altri tipi di infezione fra cui impetigine, otite media e scarlattina

È importante ricorrere subito alle cure adeguate, perché alcune infezioni se ignorate possono causare complicazioni anche gravi come la febbre reumatica, la fascite necrotizzante e la sindrome da shock tossico

In questo caso si parla di infezione da Streptococco A invasiva: “È una condizione grave, a volte pericolosa per la vita - spiega Humanitas - in cui i batteri si sono disseminati nel corpo, ad esempio nel sangue, nei muscoli profondi, nel tessuto adiposo o nei polmoni”

L’infezione da streptococco di gruppo A va curata con l’antibiotico: “Il principio attivo di elezione sia per le infezioni lievi che per le malattie più gravi da streptococco di gruppo A è la penicillina - si legge sul sito di Humanitas - in caso di allergia a questo antibiotico è possibile affidarsi all’eritromicina, che può però essere associata a resistenze”

Normalmente le infezioni che causano la faringite streptococcica e altre malattie lievi si risolvono in una o due settimane
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