Scarlattina, sintomi, incubazione e come si cura questa malattia
La scarlattina è una malattia esantematica e si presenta con un’eruzione cutanea diffusa che scompare dopo qualche giorno. Il contagio avviene attraverso il batterio Streptococco Beta Emolitico di gruppo A (SBEA), che si trasmette per via aerea attraverso, ad esempio, colpi di tosse o starnuti
La scarlattina è una malattia esantematica, cioè che si presenta con un’eruzione cutanea diffusa (come ad esempio anche varicella, morbillo e rosolia). E’ inoltre una malattia infettiva il cui contagio avviene attraverso un batterio
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A causare la malattia è il batterio Streptococco Beta Emolitico di gruppo A (SBEA), che produce una tossina detta tossina pirogenica. Quest’ultima, entrando in circolo nell’organismo, produce l’eruzione cutanea e gli altri sintomi della malattia
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La scarlattina è contagiosa e si trasmette per via aerea attraverso ad esempio colpi di tosse o starnuti. Tramite le mani non lavate si può invece contaminare il cibo. Molto difficilmente i portatori sani, ovvero senza sintomi, possono essere fonte di contagio
Morbillo, rosolia, varicella: i dati sulla diffusione
Di norma colpisce i bambini dopo il secondo anno di età, ma la fascia in cui si manifesta più di frequente è quella compresa fra i 5 e i 15 anni. Può presentarsi in qualsiasi stagione, ma più spesso nel periodo invernale, tra dicembre e aprile
La malattia si presenta inizialmente con mal di gola, febbre alta a 38-40°C e mal di testa. Dopo circa un giorno si manifesta l’eruzione cutanea che consiste nella comparsa di puntini rossi, molto fitti e ravvicinati, poco sollevati
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Attorno alla bocca l’eruzione cutanea non si manifesta. La lingua si presenta prima biancastra, poi con il progredire della malattia diventa rossa con le papille in evidenza. Dopo alcuni giorni (da tre a sette) l’eruzione cutanea scompare e nelle zone maggiormente colpite la pelle si desquama.
La scarlattina si cura con l’antibiotico amoxicillina: ancora non si è riscontrato un solo ceppo di batterio Streptococco Beta Emolitico di gruppo A resistente a questo antibiotico. Il bambino può tornare a scuola anche dopo 24 ore dall’inizio del trattamento, perché il batterio è molto sensibile agli antibiotici e muore subito.
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E’ opportuno seguire la terapia antibiotica per 10 giorni, al fine di prevenire le complicazioni che raramente porta la malattia. Molto raramente infatti un’infezione da Streptococco Beta Emolitico di gruppo A può causare danni al cuore o ai reni, oppure delle infezioni in gola.
Bisogna poi fare attenzione quando il bambino ha la varicella, perché, come accade spesso, potrebbe essere allo stesso tempo presente un’infezione da Streptococco Beta Emolitico di gruppo A della scarlattina. La varicella infatti favorisce quest’infezione.
Se la diagnosi non è certa, il pediatra può fare un tampone faringeo per lo Streptococco Beta Emolitico di gruppo A. Esiste anche un test rapido per la scarlattina, meno preciso ma comunque efficace.
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