
È arrivata l'influenza. Sintomi, incubazione e trasmissione: cosa serve sapere
Secondo i dati raccolti dai medici sentinella dell'Iss, tra il 24 e il 30 ottobre in Italia è esplosa la stagione influenzale. La sintomatologia più ricorrente comprende febbre, tosse secca e dolori e può durare, nei casi peggiori, fino a 1-2 settimane. I vaccini restano grandi alleati per prevenire l'insorgere della malattaia o il suo decorso grave
Si è ufficialmente aperta la stagione influenzale. Secondo l’ultimo aggiornamento InfluNet, portale gestito dall’Iss, nel periodo 24-30 ottobre in Italia si è registrato un “brusco aumento” nel numero di casi relativi a sindromi influenzali e simil-influenzali. Si stimano 284.700 casi nella settimana di riferimento dell’indagine, con un’incidenza pari a 4,8 casi per ogni mille assistiti. A tale aumento concorrono anche i virus influenzali e i virus respiratori (tra cui i rhinovirus e il Covid-19)
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Nella quarantatreesima settimana del 2022 la curva epidemica delle sindromi simil-influenzali mostra valori sopra la soglia epidemica e superiori a quelli registrati nelle ultime due stagioni. A essere colpiti sono maggiormente i bambini al di sotto dei cinque anni di età. In questa fascia d’età l’incidenza sale a 19,6 casi ogni mille assistiti. Tra chi ha cinque e 14 anni l’incidenza è del 5,89; tra chi ha un’età compresa tra i 15 e i 64 scende a 3,94 e per gli individui dai 65 anni in su scende invece a 2,87
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Le stime di InfluNet vengono elaborate sulla base dei dati inviati dai medici sentinella sul territorio italiano (723 nella settimana di riferimento). Tra le regioni che hanno attivato la sorveglianza, in alcune si registra un livello di incidenza delle sindromi simil-influenzali superiore alla “soglia basale”. Succede in Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Marche e Sicilia. I dati sono comunque parziali: cinque territori - Bolzano, Veneto, Campania, Calabria, Sardegna - non hanno ancora attivato la sorveglianza InfluNet
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CHE COS’È L’INFLUENZA - L’influenza, spiega l’EpiCentro Iss (il portale di epidemiologia per gli operatori sanitari), è una “malattia respiratoria acuta”, causata da virus influenzali. Si tratta di una malattia stagionale che, nell’emisfero occidentale, si presenta durante il periodo invernale. Nell’uomo è stata isolata per la prima volta nel 1933, in Inghilterra. In precedenza erano già stati isolati virus influenzali sia nei polli che nei suini. Da quel momento in poi sono stati identificati quattro tipi di influenza
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Si tratta dei tipi A e dei tipi B, responsabili della sintomatologia influenzale classica; il tipo C, di scarsa rilevanza clinica (generalmente asintomatico); il tipo D, la cui possibilità di infettare l’uomo non è ancora chiara. I virus dell’influenza A si dividono a loro volta in altri sottotipi, sulla base di differenze molecolari nelle due glicoproteine di superficie emoagglutinina (HA) e neuraminidasi (NA)
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SINTOMI, INCUBAZIONE E DURATA – L’EpiCentro Iss spiega che all’influenza si accompagna il manifestarsi di “sintomi generali e respiratori”, che possono durare dai 3-4 giorni a 1-2 settimane. Generalmente l’incubazione è invece più breve (1-2 giorni). L’influenza colpisce solitamente con la febbre, accompagnata da "brividi, dolori ossei e muscolari, mal di testa, grave malessere generale, astenia, mialgia, mal di gola, raffreddore, tosse non catarrale e congiuntivite"

La febbre, in particolare, si manifesta di solito in maniera brusca e può arrivare a 38°C, nei bambini con punte fino a 39-40°C. La tosse influenzale è secca e “può essere grave e molto fastidiosa”, potendo durare anche due o più settimane. Altri sintomi sono la fotofobia (eccessiva sensibilità e intolleranza alla luce) e l’inappetenza. Non sono invece frequenti sintomi che coinvolgono il tratto gastrointestinale. Nausea, vomito e diarrea sono provocati da virus simil-influenzali, ma si presentano in genere soprattutto nei bambini

COME SI TRASMETTE L’INFLUENZA – I virus influenzali passano attraverso le vie aeree. Si diffondono quindi con particolare facilità tramite le goccioline di saliva che vengono prodotte con i colpi di tosse e gli starnuti, ma anche “semplicemente parlando, soprattutto negli ambienti affollati e chiusi”, si legge sempre sul sito di EpiCentro Iss

L'influenza si trasmette poi per contatto diretto con soggeti infetti - ad esempio se mani contaminate toccano occhi, naso o bocca di persone sane - oppure attraverso utensili o oggetti. Il virus dell’influenza è infatti capace di persistere molto a lungo e penetrare nell’organismo attraverso le mucose

Chi è infetto può risultare contagioso da uno o due giorni prima dell’insorgere dei sintomi. Lo rimane fino a circa cinque-dieci giorni dall’inizio degli episodi sintomatici. Quindi, sottolinea l’Iss, “il virus può essere trasmesso anche da persone apparentemente sane”. I soggetti con sistema immunitario debole e i bambini possono risultare contagiosi per un tempo ancora più lungo

GUARIGIONE E COMPLICAZIONI – Per la maggior parte delle persone l’influenza non è un problema serio: non richiede specifiche cure mediche e raramente porta a complicazioni gravi nei soggetti sani. Tra le persone esposte a rischi ci sono le donne in gravidanza, i bambini più piccoli, gli anziani, i malati cronici, chi è sottoposto a terapie che vanno a indebolire il sistema immunitario e in generale chi non è in salute, come ad esempio chi soffre di obesità e di diabete

I VACCINI - L'influenza si può prevenire ad esempio con la vaccinazione che, oltre a dimunuire la possibilità di ammalarsi, va ad affievolire le chance di decorso grave dei sintomi nel caso in cui si venga colpiti dai virus
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