Il farmaco “ha il potenziale per fare davvero la differenza per le persone ad alto rischio di progressione verso il Covid grave”. Lo ha detto la commissaria Ue alla Salute, Stella Kyriakides, dopo il via libera, da parte dell’Ema, del primo farmaco anti-Covid che si assume per via orale. L’Ema, infatti, “ha raccomandato di autorizzare Paxlovid per il trattamento del Covid-19 negli adulti che non necessitano di ossigeno supplementare e che corrono un maggiore rischio di malattia grave”
L'Agenzia Europea del Farmaco (Ema) ha raccomandato l'autorizzazione all'immissione in commercio condizionata per Paxlovid, il farmaco anti-Covid, da assumere per via orale, prodotto da Pfizer. Lo ha annunciato un comunicato apparso sul sito dell’agenzia. “Il comitato per i medicinali destinati ad uso umano (CHMP) dell'Ema ha raccomandato l'immissione in commercio condizionata per il medicinale antivirale orale Paxlovid (PF-07321332/ritonavir) per il trattamento del Covid-19. Il richiedente è Pfizer”, si legge in apertura.
Come funziona il farmaco
In particolare, il comitato dell’Ema, proseguono gli esperti, “ha raccomandato di autorizzare Paxlovid per il trattamento del Covid-19 negli adulti che non necessitano di ossigeno supplementare e che corrono un maggiore rischio di malattia grave”. Come funziona il farmaco? “Paxlovid è il primo medicinale antivirale da somministrare per via orale raccomandato nell'Ue per il trattamento del Covid-19”, si legge ancora nella nota. “Contiene due principi attivi, PF-07321332 e ritonavir, in due compresse diverse. PF-07321332 agisce riducendo la capacità del virus Sars-Cov-2 di moltiplicarsi nell'organismo, mentre ritonavir prolunga l'azione di PF-07321332 consentendogli di rimanere più a lungo nell'organismo, a livelli che hanno effetto sulla moltiplicazione del virus”.
La riduzione di ricoveri e decessi
Negli studi presi in considerazione, hanno riferito ancora gli esperti, il trattamento con Paxlovid ha ridotto significativamente i ricoveri o i decessi in quei pazienti che hanno almeno una condizione sottostante che li mette a rischio di contrarre il Covid-19 in forma grave. “L'analisi è stata eseguita in pazienti che hanno ricevuto Paxlovid o placebo entro 5 giorni dall'inizio dei sintomi di Covid-19 e che non hanno ricevuto un trattamento a base di anticorpi”, vien spiegato nel comunicato. “Nel mese successivo al trattamento, lo 0,8% (8 su 1.039) dei pazienti trattati con Paxlovid è stato ricoverato in ospedale per più di 24 ore, rispetto al 6,3% (66 su 1.046) di coloro che hanno ricevuto il placebo. Non si sono verificati decessi nel gruppo di pazienti trattati con Paxlovid, mentre sono stati 9 quelli registrati nel gruppo trattato con il placebo”. La maggior parte dei pazienti coinvolti nello studio, conclude poi la nota, “è stata infettata dalla variante Delta”. Man, sulla base di studi di laboratorio, “si prevede che la pillola possa essere efficace anche contro Omicron ed altre varianti”. Il profilo di sicurezza di Paxlovid, viene sottolineato dall’Ema, “è stato favorevole e gli effetti collaterali sono stati generalmente lievi”. Per questo motivo l’Agenzia ha concluso che i benefici del medicinale sono maggiori dei rischi per l'uso approvato e ora invierà le proprie raccomandazioni alla Commissione europea per una decisione rapida applicabile in tutti gli Stati membri dell'Ue.
approfondimento
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Stella Kyriakides: “La pillola di Pfizer può fare la differenza”
Paxlovid “ha il potenziale per fare davvero la differenza per le persone ad alto rischio di progressione verso il Covid grave”. Queste le parole con cui la commissaria Ue alla Salute, Stella Kyriakides, ha commentato la notizia del via libera, da parte dell’Ema, del primo farmaco anti-Covid che si assume per via orale. “Con l'autorizzazione di Paxlovid questa settimana sono 6 i farmaci contro il Covid-19 autorizzati nell'ambito della strategia terapeutica Ue e altri arriveranno nelle prossime settimane”, ha detto ancora. La pillola di Pfizer, ha poi concluso, rappresenta “il primo antivirale orale per uso domestico nel nostro portafoglio e abbiamo visto prove promettenti della sua efficacia contro Omicron e altre varianti”.