Secondo gli esperti dell'European Medicines Agency (Ema) e dell'European Centre for Disease Prevention and Control (Ecdc) “l'approccio del mix di vaccini può essere utilizzato sia per il primo ciclo e sia per i richiami”. La raccomandazione è emersa in una nota congiunta, pubblicata online
“L'approccio del mix di vaccini può essere utilizzato sia per il primo ciclo e sia per i richiami”. E’ quanto emerso in una raccomandazione congiunta dell'European Medicines Agency (Ema) e dell'European Centre for Disease Prevention and Control (Ecdc). “Prove di studi sulla vaccinazione eterologa suggeriscono che la combinazione di vaccini con vettori virali e vaccini ad mRNA produce buoni livelli di anticorpi contro il virus del Covid-19 e una risposta delle cellule T più elevata”, si legge in una nota pubblicata online. “I regimi eterologhi sono stati generalmente ben tollerati”, hanno riferito gli esperti, secondo cui l’utilizzo “di un vaccino a vettore virale come seconda dose negli schemi di vaccinazione primaria, o di due diversi vaccini mRNA, è meno studiato”.
“Flessibilità in termini di opzioni di vaccinazione”
Quali, dunque i vantaggi della vaccinazione eterologa? “Mentre la ricerca è in corso per fornire maggiori prove sulla sicurezza a lungo termine, sulla durata dell'immunità e sull'efficacia, l'uso di programmi eterologhi può offrire flessibilità in termini di opzioni di vaccinazione, in particolare per ridurre l'impatto sull'introduzione del vaccino nel caso in cui un vaccino non fosse disponibile per qualche ragione”, si legge ancora nella nota congiunta di Ema e Ecdc. Nello specifico, considerando il ciclo primario di vaccinazione anti-Covid, gli scienziati hanno spiegato che “le prove attualmente disponibili puntano costantemente verso una tollerabilità accettabile e risposte immunitarie migliorate con il regime eterologo sequenziale di vaccino vettoriale/vaccino mRNA rispetto al regime di vaccino vettoriale omologo”. In quest’ottica, comunque, vanno eseguiti degli approfondimenti. Risultano “necessarie”, ad esempio, “ulteriori ricerche per studiare l'uso di regimi eterologhi in individui immunodepressi”.
L’eterologa per i richiami
Per quanto riguarda i richiami, invece, secondo gli studiosi “le prove finora disponibili con diversi tipi di vaccini autorizzati indicano che un richiamo eterologo sembra buono o migliore in termini di risposte immunitarie rispetto ad un richiamo omologo”. Ma non solo, perchè “il profilo di sicurezza delle combinazioni di richiamo eterologhe e omologhe rimane comparabile sulla base di dati disponibili”. Proprio per questo motivo, riferiscono in conclusione Ema ed Ecdc, “una strategia di vaccinazione di richiamo eterologa può essere considerata come alternativa, per consentire una maggiore flessibilità in caso di problemi con la fornitura o la disponibilità dei vaccini”.