Vaccini, Arcuri: per ritardi passati da 80mila a 28mila dosi al giorno

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Lo ha spiegato, nel corso di una conferenza stampa, il commissario per l'emergenza Covid. "Abbiamo ricevuto il 29% in meno di dosi dalla Pfizer questa settimana e ci è stato comunicato che ne riceveremo il 20% in meno la prossima settimana. Il ritardo prosegue", ha detto 

"Abbiamo ricevuto il 29% in meno di dosi dalla Pfizer questa settimana e ci è stato comunicato che ne riceveremo il 20% in meno la prossima settimana. Il ritardo prosegue". A riferirlo, nel corso di una conferenza stampa, il Commissario per l'emergenza Covid, Domenico Arcuri, che ha confermato anche come, a causa dei ritardi nella consegna dei vaccini da parte della stessa Pfizer, l'Italia sia passata da una media di 80mila persone vaccinate al giorno, con una punta di 92mila, ad una media di 28mila al giorno.

Rallentata la campagna vaccinale

Arcuri, inoltre, ha ribadito che i ritardi hanno "rallentato significativamente la campagna vaccinale". Questa, ha aggiunto poi, "è la conseguenza della necessità di tenere nei magazzini le dosi che servono per i richiami".

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"Gran parte dei vaccini ora serve per seconda dose"

Il commissario per l'emergenza Covid, quindi, ha fatto il punto della situazione dopo le dosi consegnate in meno al nostro Paese. "Abbiamo condiviso con le Regioni i criteri che siamo stati costretti a mettere in campo per porre riparo sui ritardi nell'arrivo delle dosi", ha poi precisato Arcuri. "La nostra campagna rallenta per mancanza della materia prima: se ci sono meno vaccini nel momento in cui inizia la necessità di somministrare la seconda dose, gran parte di essa serve per la seconda dose e ne restano di meno per vaccinare categorie di persone destinate alla prima sessione di somministrazione", ha poi aggiunto. 

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Vaccino AstraZeneca: "Aspettiamo con ansia valutazione Ema"

Quanto al candidato vaccino anti-Covid sviluppato da AstraZeneca, di cui è attesa l'approvazione da parte dell'Ema entro il 29 gennaio, Arcuri ha dichiarato: "Aspettiamo con ansia le determinazioni che l'Ema porrà in essere sull'immissione in commercio di AstraZeneca e di capire se l'immissione in commercio avverrà senza condizioni o con qualche condizione". Al momento, ha spiegato, "le informazioni che abbiamo prevedono una consegna di 8 milioni di dosi di AstraZeneca nel primo trimestre. Auspichiamo che questo venga confermato, immagino nei prossimi giorni. Quante dosi di vaccino avremo e quando, anche alla luce di quanto successo finora per altre fattispecie, direi che è bene attendere la conclusione delle interlocuzioni con l'azienda", ha detto. "L'azienda ha già provveduto ad infialare grandi quantità di dosi e quindi dovrebbe averle nei suoi magazzini. Quando ci saranno e in che tempo lo scopriremo solo vivendo", ha aggiunto ancora.

L'organizzazione della campagna vaccinale italiana

Per quanto riguarda l'organizzazione della campagna vaccinale italiana, infine, Arcuri ha confermato che dalla prossima settimana arriveranno nelle Regioni i primi 2.679 medici e infermieri che hanno partecipato al bando, sottolineando che al momento sono 20.795 le candidature già vagliate. I primi medici e infermieri sono stati sottoposti "ad una valutazione e sono idonei a partire. Dalla prossima settimana invieremo sui territori questi medici e infermieri per rafforzare la capacità di somministrare", ha spiegato. Intanto, è stata pubblicata la gara per la realizzazione dei padiglioni temporanei per la vaccinazione di massa, le cosidette "primule", progettate dall'architetto Stefano Boeri. "Lavoreremo per iniziare anche la realizzazione di queste strutture temporanee per essere pronti ad iniziare, speriamo presto, la campagna di vaccinazione di massa", ha concluso Arcuri.

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