Lo ha segnalato il direttore generale della Prevenzione del Ministero della Salute, nell'ambito di una conferenza stampa organizzata dallo stesso Ministero con l'Iss, sottolineando anche che nelle terapie intensive la situazione è ancora sotto il livello di guardia. Per Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, “l'epidemia corre significativamente in molti Paesi che ci sono vicini”, mentre attualmente in tutte le regioni italiane l'indice di contagio Rt è superiore a 1
L'incremento dei casi di coronavirus in Italia è in aumento nelle ultime due-tre settimane, sebbene le terapie intensive siano ancora sotto il livello di guardia. A sottolinearlo è stato il direttore generale della Prevenzione del Ministero della Salute, Gianni Rezza, nel corso di una conferenza stampa organizzata dallo stesso Ministero insieme all'Istituto Superiore di Sanità, per fare il punto della situazione a proposito dell’emergenza sanitaria nel nostro Paese.
Una situazione diversa rispetto a marzo
"Dalle mappe che l'agenzia europea per il controllo delle malattie produce si vede un quadro dove l'epidemia corre significativamente in molti Paesi che ci sono vicini. Si tratta di una situazione con una rapida diffusione in tutta Europa". E’ questo, invece, uno dei dati analizzati dal presidente dell'Istituto Superiore di Sanità (ISS), Silvio Brusaferro. "Oggi ci troviamo in una situazione diversa da marzo, noi eravamo i primi a sperimentare la pandemia, oggi altri Paesi fanno da battistrada e noi li osserviamo con grande attenzione”, ha spiegato. “Questo perchè a marzo altri hanno imparato dalla nostra esperienza, noi oggi possiamo capire dove potrebbe andare l'epidemia se non adottiamo determinate misure".
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La situazione degli anziani
“L'incidenza di Covid sta crescendo ed il Paese è coinvolto in tutte le sue regioni, in alcune delle quali l'incidenza di Covid è aumentata più che altrove”, ha detto ancora Brusaferro, riferendosi ai dati del monitoraggio presentato venerdì scorso dall'Iss e dal Ministero della Salute. “Sebbene l'età media di casi di Covid-19 si sia abbassata rispetto alla primavera scorsa, stanno aumentando i casi negli anziani. Per questo i giovani dovrebbero essere particolarmente attenti a proteggerli”. Inoltre, sempre secondo il presidente dell'Iss, "stanno aumentando gli asintomatici ed i paucisintomatici e questi è un elemento cui porre attenzione".
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Una progressione continua nei ricoveri
"I dati mostrano una progressione continua nei ricoveri e la sfida è riuscire a gestire l'epidemia garantendo assistenza agli altri bisogni di salute, che continuano a esserci", ha continuato il presidente dell'Istituto Superiore di Sanità. Brusaferro ha spiegato poi anche che esiste una soglia, che non va superata, oltre la quale i pazienti affetti da altre patologie non potrebbero più trovare risposta nei nostri ospedali.
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L'indice Rt attuale in Italia
Nel corso della conferenza stampa, gli esperti hanno analizzato nello specifico i dati relativi al contagio nel nostro Paese, spiegando come in tutte le regioni l'indice di contagio Rt sia superiore a 1 e come sia aumentato il numero dei casi, con le risorse che fanno fatica a soddisfare il tracciamento. "Sono numeri significativi e difficilmente sostenibili", per cui è necessario ricorrere alla mitigazione per riuscire a contenere la curva epidemica, ha sottolineato Brusaferro. Per il presidente dell'Iss il senso di responsabilità "è un altro strumento cruciale per riuscire a controllare la diffusione".