
Coronavirus, il vademecum dei medici: non solo mascherine. FOTO
"La mascherina serve ai malati, non ai sani. Le vedo indossare anche a Roma per strada. È un comportamento sciocco", dice il virologo Nicastri. Necessario, invece, lavarsi spesso le mani e coprirsi la bocca quando si tossisce. I consigli della Fimmg. GLI AGGIORNAMENTI

Per arginare bufale e psicosi da coronavirus, la Federazione dei medici di medicina generale di Roma e provincia (Fimmg) ha elaborato un vademecum che verrà affisso in tutti gli studi. Il documento, scaricabile dal sito della Fimmg Roma, spiega cosa fare e cosa è meglio evitare. Ecco tutti i dettagli
GLI AGGIORNAMENTI SUL CORONAVIRUS
Tra le abitudini da adottare, è importantissima quella di lavarsi frequentemente le mani con acqua e sapone
LO SPECIALE
Inoltre, occorre coprirsi la bocca quando si tossisce
LA DIFFUSIONE DEL VIRUS NEL MONDO. MAPPA
Da evitare, il contatto ravvicinato con chiunque abbia febbre e tosse. In caso insorgano proprio questi sintomi, e difficoltà respiratorie, dopo un viaggio o contatti con soggetti a rischio, si consiglia di consultare il medico via telefono
LE 10 COSE DA SAPERE
Da considerare inoltre che le scuole sono state informate e sono stati messi in atto tutti i meccanismi di controllo e sicurezza come indicato dal Ministero della salute
L'INCUBAZIONE I SINTOMI E COME SI TRASMETTE
Nel vademecum si specifica poi come le mascherine non forniscono nessuna protezione dal coronavirus. Servono solo a non far diffondere il virus da parte di chi lo ha già contratto
5 VERITÀ E 5 BUFALE
Sull’uso delle mascherine è intervenuto anche il virologo Emanuele Nicastri che, intervistato dal Corriere della Sera, ha spiegato: “La mascherina serve ai malati, non alle persone sane. Le vedo indossare anche a Roma per la strada. È un comportamento sciocco"
Coronavirus, le fonti attendibili per trovare informazioni accurate
Anche il virologo Roberto Burioni, in un'intervista a La Stampa, ha precisato: “Le mascherine non forniscono alcuna protezione dal coronavirus". Poi l'esperto ha precisato: "Il virus non si trasmette mangiando il cibo cinese perché "la trasmissione avviene sempre per via respiratoria e mai attraverso il cibo"

Da ricordare anche che il potenziale contagio è limitato a chi è stato nelle zone a rischio o è venuto a contatto con persone provenienti dalle zone infette. Il pericolo cessa dopo 15 giorni dal contatto con il rischio

Infine un consiglio anche sulle bufale: i medici raccomandano di non affidarsi alle false notizie che circolano sui social