
Enrico Letta, un anno da leader Pd: storia dell'ex premier e attuale segretario dem. FOTO
Pisano, classe 1966, ha mosso i primi passi in politica nel Ppi per poi confluire nella Margherita e infine nel Partito democratico. Convinto europeista, nel 1998 a 32 anni è stato ministro per le Politiche comunitarie nel governo D'Alema. Tra le fila dem è stato esponente della corrente bersaniana. Nel 2013 diventa premier di un governo a larga coalizione, prima di essere sostituito l'anno successivo da Renzi e di lasciare il partito. Il 14 marzo 2021 è stato eletto segretario con 860 voti favorevoli

Enrico Letta è l'attuale segretario del Pd: è passato un anno da quando, il 14 marzo 2021, ha preso il posto di Nicola Zingaretti dopo le dimissioni di quest'ultimo. Già vicesegretario del partito e premier dal 2013 al 2014, Letta è tornato all'attività politica vera e proprio dopo essersi dedicato per alcuni anni all'insegnamento universitario a Parigi. Ecco la sua storia politica
GUARDA IL VIDEO: Ucraina, Letta: Italia e Ue siano unite contro mattanzaNato il 20 agosto del 1966 a Pisa, Letta è sposato con la giornalista del Corriere della Sera Gianna Fregonara con la quale ha tre figli
Tutte le notizie su Enrico Letta
Nipote di Gianni Letta, storico braccio destro di Berlusconi, ha vissuto i primi anni della sua vita a Strasburgo
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Laureato in diritto internazionale, ha conseguito un dottorato di ricerca in Diritto delle comunità europee presso la Scuola superiore S. Anna di Pisa
Assemblea Pd, Enrico Letta eletto nuovo segretario: "Svolta per un partito aperto"Dal 1993 è segretario generale dell'Arel, l'Agenzia di ricerche e legislazione, e dal '93 al '94 è stato capo della segreteria del ministro degli Esteri Beniamino Andreatta, suo mentore negli studi e nella vita politica, ex Dc e tra gli ideatori dell'Ulivo

Letta ha iniziato la sua carriera politica nel Partito Popolare Italiano, di cui è stato vicesegretario dal 1997 al 1998. Nella foto è con Mario Monti

Nel 1998 diventa a 32 anni ministro per le Politiche comunitarie nel governo D'Alema, il più giovane fino ad allora nella storia della Repubblica

Nel 2000 diventa ministro dell'Industria, prima nel governo D'Alema poi in quello Amato

Alle elezioni del 2001 viene eletto per la prima volta alla Camera con la Margherita, di cui, dal 2002 al 2004, sarà responsabile nazionale per l'economia
Nel 2004 entra al Parlamento europeo, sempre con la Margherita, nella lista "Uniti per l'Ulivo"

Nel 2006, diventa sottosegretario alla presidenza del Consiglio del governo Prodi, succedendo allo zio Gianni che ricoprì la stessa carica nel governo Berlusconi
Letta viene rieletto parlamentare anche nel 2006, tra le fila de L'Unione, e nel 2008, con il Pd

Nel 2007 si candida alle primarie per eleggere il nuovo segretario del neonato Partito democratico: arriva terzo dopo Walter Veltroni e Rosy Bindi con l'11% delle preferenze

Nel 2009, invece, con la segreteria Bersani di cui è sostenitore, diventa vicesegretario del Pd

Con le dimissioni di Bersani annunciate il 20 aprile 2013 a causa dell'esito fallimentare delle candidature a Presidente della Repubblica di Franco Marini e Romano Prodi, Letta diventa momentaneamente il reggente del Pd fino a nuovo congresso, che si terrà il mese successivo con l'elezione di Guglielmo Epifani a nuovo segretario
Il 24 aprile 2013, dopo le elezioni politiche, Letta riceve l'incarico di formare il governo in seguito all'impossibilità di dar vita a un esecutivo guidato da Pier Luigi Bersani, capo della coalizione di centro-sinistra che aveva ottenuto la maggioranza assoluta alla Camera, ma non al Senato
Il successivo 27 aprile Letta scioglie positivamente la riserva e forma il governo : è il primo esecutivo di "grande coalizione" della storia dell'Italia repubblicana, in quanto sostenuto da una maggioranza che comprende le principali coalizioni che si contrapponevano prima delle elezioni. Ne fanno parte infatti, Pd e Popolo delle libertà, oltre ai partiti centristi Scelta civica e Unione di centro
Il 28 settembre 2013 però i cinque ministri del PdL si dimettono, prendendo a pretesto la decisione di posticipare il decreto che impediva l'aumento dell'IVA dal 21 al 22%, aprendo così di fatto una crisi di governo

Il governo Letta ottiene la fiducia delle Camere e l'esecutivo prosegue con una nuova maggioranza, dalla quale fuoriesce Forza Italia, rifondata nel frattempo da Silvio Berlusconi al posto del PdL, e in cui entra il Nuovo Centro Destra, guidato da Angelino Alfano che riunisce gli scontenti per il ritorno di Fi
Letta però è sempre più isolato all'interno del Pd, con crescenti critiche alla lentezza della riforma economica. Il 13 febbraio 2014 la Direzione nazionale del Pd, su impulso del neo segretario Matteo Renzi, in rivalità con Letta, gli chiede le dimissioni per fare spazio a un nuovo esecutivo guidato dallo stesso Renzi. Il giorno seguente, Letta rassegna le proprie dimissioni al presidente della Repubblica

Circa un mese prima Matteo Renzi aveva utilizzato sui social l'hashtag #enricostaisereno, che ha fatto quindi molto discutere alla luce di quando avvenuto successivamente tra i due
La rivalità avrà il suo suggello in modo plastico durante la tradizionale cerimonia della campanella a Palazzo Chigi, con un Enrico Letta molto freddo nei confronti di Renzi

Il governo Renzi nasce il 22 febbraio 2014
Nel 2015 Letta si dimette anche da deputato alla Camera, dopo aver votato contro la nuova legge elettorale proposta dal Pd (l'Italicum). E non rinnova la tessera del partito

Dall’aprile 2015 Letta si dedica all’insegnamento universitario. Si trasferisce a Parigi per insegnare nella grande école Sciences Po Paris (Institut d'études politiques), dove tiene un corso su Europa e populismi. Dal 1º settembre dirige l'École d'affaires internationales (PSIA - Scuola di affari internazionali) dello stesso istituto

Nel marzo 2021, a seguito delle dimissioni di Nicola Zingaretti, viene fatto il suo nome come possibile nuovo segretario del Pd, di cui nel 2019 ha ripreso la tessera. Il 12 marzo scioglie la riserva positivamente. Il 14 marzo Enrico Letta è eletto con 860 voti favorevoli, 2 contrari e 4 astenuti

Pochi mesi dopo la nomina a segretario del Pd, Enrico Letta torna anche in Parlamento: il 4 ottobre 2021 vince le elezioni suppletive a Siena ed è eletto alla Camera dei Deputati. In quell’occasione Letta lancia la sfida alla coalizione avversaria: “La destra è battibile”

Proprio con il centrodestra però Letta si trova a trattare a gennaio 2022 per l’elezione del Presidente della Repubblica: dopo sette scrutini a vuoto il Parlamento si trova a rieleggere Sergio Mattarella al Colle. “Sono molto contento della soluzione, ma è il segno di un sistema politico bloccato”, dice il segretario dem

Poche settimane dopo Enrico Letta si trova a guidare il Pd in un momento durissimo, lo scoppio della guerra in Ucraina dopo l’invasione della Russia. Il segretario si schiera fortemente a sostegno di Kiev condannando Mosca per l’aggressione: “Ucraina libera significa Europa libera. Siamo tutti dalla parte della democrazia”, dice durante una manifestazione per la pace