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Meloni: “Stiamo facendo la storia, no errori”. Nordio: Sangiuliano? Lo invito alla cautela

Politica
Ansa/Ipa/Sky TG24

"Stiamo facendo la storia. E questo non prevede pause, tanto meno può consentire passi falsi", ha detto la premier all'esecutivo di Fdi. Molti hanno letto un riferimento alla vicenda che ha investito il ministro della Cultura. Il titolare della Giustizia a Sky TG24: "Se si occupano posti di responsabilità serve cautela". Sangiuliano al Tg1: “Ho presentato dimissioni ma premier le ha respinte”. Su Boccia: “Avevamo una relazione, anche per questo ho revocato l'incarico. Mai speso soldi pubblici, non sono ricattabile”

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Non ha nominato direttamente il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, al centro della bufera per il caso della consulente mancata Maria Rosaria Boccia, ma a molti è sembrato che la stoccata fosse rivolta soprattutto a lui. “Noi stiamo facendo la storia, e dobbiamo esserne tutti consapevoli. E questo non prevede né pause né soste, ma tanto meno può consentire errori e passi falsi", ha detto la premier Giorgia Meloni nella sua relazione introduttiva all'esecutivo di Fratelli d’Italia che si è tenuto oggi, 4 settembre. All’interno del partito c’è invece chi parla più chiaro. Così il ministro della Giustizia Carlo Nordio, che a Sky TG24 – alla domanda su un eventuale suggerimento al collega – ha risposto: “Certamente rivolgerei un invito alla cautela quando si occupano posti di responsabilità. Questo non significa che la mia sia una critica. Vedremo da come andrà la vicenda”. Intanto, in serata al Tg1 Sangiuliano spiega su Boccia: "Avevamo una relazione, anche per questo ho revocato l'incarico. Mai speso soldi pubblici, non sono ricattabile. Ho presentato le mie dimissioni alla premier, ma le ha respinte".

Meloni: "Noi i giudici più implacabili di noi stessi"

Tornando al discorso della premier, Meloni ha poi rimarcato come tutti i membri del partito debbano “anche essere consapevoli che non ci viene perdonato nulla e che nulla ci verrà perdonato”. Anzi. “Quando i nostri avversari non hanno trovato nulla per attaccare, hanno dovuto inventarsi di sana pianta notizie false per farlo. E quando qualcuno ha compiuto un passo falso, hanno utilizzato ogni strumento a disposizione per colpirci", ha detto. E ancora una volta ai suoi hai ricordato: "Siamo sempre stati i giudici più implacabili di noi stessi, e dobbiamo continuare ad esserlo, perché l'occasione storica che ci hanno dato i cittadini non merita di essere sprecata per un errore, una distrazione o una sbavatura. Non possiamo permetterci di prestare il fianco".

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La vicenda Sangiuliano - Boccia

Intanto la vicenda Sangiuliano - Boccia sta assumendo contorni più chiari. Alla fine di agosto si era alzato un polverone quando l'imprenditrice Maria Rosaria Boccia aveva pubblicato una foto insieme al ministro, ringraziandolo per “la nomina a Consigliere per i Grandi Eventi” nell'ambito del G7 di Napoli. Nomina subito smentita dal dicastero. Poi sono però emerse mail con informazioni relative all'organizzazione di una tappa a Pompei, dello scorso giugno, con il nome di Boccia tra i destinatari. E si è fatto strada il dubbio che avesse ricevuto pagamenti per un ruolo non confermato dal Ministero della Cultura. Sangiuliano ha sempre negato tutto, limitandosi a confermare che la nomina di Boccia sarebbe dovuta arrivare ma è poi stata scartata per possibili "conflitti d'interessi" non meglio precisati. Boccia ha risposto con la pubblicazione di screenshot di mail e di audio di telefonate che confermavano sia il fatto che le era stata annunciata la nomina sia il suo coinvolgimento in alcuni eventi con Sangiuliano, almeno da due mesi. Il ministro continua ad assicurare che non è mai stato speso "un euro del Ministero" per Boccia e che nessuna informazione sensibile le è mai stata rivelata. Però spiega che la nomina è stata ritirata per un motivo preciso: "Aveva il curriculum e le carte in regola per svolgere quel ruolo, ma quando la nostra reciproca stima professionale è diventata un fatto privato, io per primo ho ritenuto di dover fermare tutto. Dovrebbero applaudirmi per questo" ha spiegato.

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