Nelle intenzioni di voto Fdi resta il primo partito al 28,6%, +0,1% rispetto a metà luglio. Secondo il Pd, in calo dello 0,5%. Sale il M5s (+0,6%), Avs raggiunge il 7%. Lega scende al 7,9% (-0,7%). È quanto emerge dal sondaggio realizzato dall’istituto di ricerca Quorum/YouTrend per Sky TG24. Peggiora giudizio sul governo. Sullo Ius Scholae, il 55% è a favore. Sullo Ius Soli, i contrari (48%) prevalgono leggermente sui favorevoli (46%). Il 60% è d’accordo con la durata dell’anno scolastico. Per 8 su 10 è ok il divi
- Fratelli d’Italia resta il primo partito nelle intenzioni di voto degli italiani: è al 28,6%, +0,1% rispetto a metà luglio. Secondo il Pd, in calo dello 0,5%. Sale il M5s (+0,6%), è stabile (-0,1%) Fratelli d’Italia. L’unica variazione significativa in negativo la accusa la Lega, che perde lo 0,7% scende sotto l’8%. È quanto emerge dal sondaggio realizzato dall’istituto di ricerca Quorum / YouTrend per Sky TG24. Diversi i temi trattati, tra cui anche ius scholae, ius soli, la durata dell’anno scolastico e la presenza dei cellulari in aula
- Tornando alle intenzioni di voto, è in crescita anche Alleanza Verdi e Sinistra: sale dello 0,6% e raggiunge il 7%. Nel dettaglio, rispetto al 15 luglio, FdI è al 28,6% (+0,1%), Pd 23,3% (- 0,5%), M5s 11,1% (+0,6%), FI 9,2% (-0,1%), Lega 7,9% (-0,7%), Avs 7% (+0,6%), Azione 3,5% (+0,6%), +Europa 2,3% (+0,2%), Italia Viva 2% (+0,1%)
- Seguono, ancora: Pace, Terra e Dignità 1% (-0,3%), Sud Chiama Nord 1% (-0,2%). Altri partiti 3,1% (-0,4%). Gli astenuti e gli indecisi sono al 34,9% (-0,3%)
- Per quanto riguarda la fiducia nei leader politici, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella riscuote il consenso dell’ampia maggioranza degli italiani: è al 64% (+6%). Segue, a distanza, Giorgia Meloni: è al 33% (-2%). Poi Giuseppe Conte al 31% (+2%) ed Elly Schlein al 27% (+2%). La variazione più significativa nella fiducia verso i leader è quella per Meloni: +6% di giudizi negativi, con un ritorno in linea con i dati pre-Europee
- Guardando agli altri leader, dopo Meloni, Conte e Schlein troviamo Antonio Tajani: è al 25% (-2% rispetto al 15 luglio). Seguono Matteo Salvini al 16% (-4%), Carlo Calenda al 13% (-2%), Matteo Renzi stabile all’8%
- Rispetto a metà luglio, peggiora il giudizio sull’operato del governo: i giudizi positivi sono in calo (al 39%, -2%) e quelli negativi in crescita (al 53%, +3%)
- Durante il sondaggi gli intervistati sono stati interpellati anche sullo Ius Scholae. Alla domanda su cose si pensa della cittadinanza italiana data dopo 5 anni di scuola, il 55% si è detto favorevole, il 40% contrario e il 5% ha risposto “Non so”
- Sul tema si è registrato un forte gap generazionale: la percentuale dei favorevoli fra gli under 35 arriva al 68%, è al 51% tra le persone tra 35 e 54 anni, al 53% dai 55 anni in su
- Guardando agli elettori dei diversi partiti, nel centrosinistra (Pd e Avs) più di 8 su 10 sono favorevoli. Anche fra gli elettori del M5S e di FI i favorevoli prevalgono sui contrari: rispettivamente 58-41% e 59-40%. Ma anche all’interno di Fratelli d’Italia il 34% è favorevole (contro il 62% di contrari). Tra gli elettori della Lega, contrari il 79%
- Sulla quantificazione degli anni di scuola da frequentare per ottenere la cittadinanza, c’è più dibattito: per il 24% sarebbero sufficienti 5 anni, il 14% porterebbe la soglia a 8 anni, mentre il 20% richiederebbe la frequenza di tutta la scuola dell’obbligo fino alla seconda superiore. Il 37%, poi, si conferma per la linea dura, rifiutando di far dipendere il conseguimento della cittadinanza italiana dalla sola frequenza della scuola nel nostro Paese
- Sullo ius soli, cioè la cittadinanza a chi nasce in Italia, i contrari prevalgono leggermente sui favorevoli: 48% contrari, 46% favorevoli. Ma ci sono dei dati in controtendenza, in particolare fra i giovani under 35 (57% favorevoli), i laureati (57%), i pensionati (49%) e i residenti nel Meridione (52%). A livello politico c’è un maggiore allineamento rispetto agli schieramenti, con gli elettorati di tutti partiti di centrodestra che si dichiarano in maggioranza contrari e una posizione simile a quella sullo ius scholae fra i partiti di centrosinistra
- Agli intervistati è stato anche chiesto come giudicano la durata dell’anno scolastico. Per il 60% degli italiani, la durata complessiva dell’anno scolastico va bene così, mentre il 24% (un quarto) ha risposto che è troppo breve e l’11% troppo lunga
- Quando si tratta di scegliere come distribuire i giorni di vacanza durante l’anno, la popolazione si spacca: la maggioranza relativa (43%) preferirebbe vacanze estive più brevi e un anno scolastico inframmezzato da più pause didattiche, mentre il 37% è per mantenere l’impostazione attuale con poche pause durante l’anno e vacanze estive lunghe. Su questa domanda emerge un forte gap territoriale: al Centro e al Nord si preferiscono maggiormente le vacanze estive brevi, mentre al sud la preferenza è per vacanze concentrate nei mesi estivi
- Passando alla proposta di posticipare l’inizio dell’anno scolastico a ottobre a causa del caldo, questa ipotesi viene bocciata dal 49% dei rispondenti, contro il 38% di favorevoli. Il dato non è però trasversale nella popolazione: fra chi ha meno di 55 anni la contrarietà è molto più netta che fra gli over 55, e di nuovo al Sud prevalgono i favorevoli mentre al Centro-Nord sono molti di più i contrari
- Infine, sul divieto di uso in aula dei telefoni cellulari anche per obiettivi didattici o educativi, più di 8 italiani su 10 (83%) sono favorevoli a fronte di un 13% di contrari, con alcune sfumature: fra gli under 35, ad esempio, la percentuale di favorevoli cala al 70%, mentre in generale gli elettori di centrodestra sono molto più convinti del divieto rispetto a quelli di centrosinistra
- Sondaggio svolto con metodologia CAWI tra il 28 e il 29 agosto 2024 su un campione di 1.205 intervistati rappresentativi della popolazione maggiorenne residente in Italia, indagate per quote di genere ed età incrociate, stratificate per titolo di studio e ripartizione Istat di residenza. Il margine d’errore è del +/- 2,8% con un intervallo di confidenza del 95%