Il Mes agita la maggioranza: le posizioni politiche, i numeri e i tempi
La ratifica, legata alla trattativa in corso a Bruxelles sul Patto di Stabilità, non avverrà nemmeno questa settimana. E a venti giorni dalla fine dell'anno, nella maggioranza non c'è ancora un accordo: ecco la situazione
- Sale la tensione nella maggioranza sulla ratifica del Mes, il Meccanismo europeo di Stabilità, che è inevitabilmente legato alla trattativa in corso a Bruxelles sul Patto di Stabilità. A tre settimane dalla fine dell'anno, il governo non ha ancora deciso in merito dopo i malumori dei parlamentari della Lega
- Formalmente, la discussione sul Mes compare nel calendario della Camera il prossimo 14 dicembre, ma nel frattempo al Senato è arrivato il decreto-legge Anticipi, che va approvato in via definitiva prima di domenica, quando scade. Posta la fiducia, il voto finale non ci sarà prima di giovedì, proprio quando ci sarà l'ultimo vertice Ue dell'anno. Insomma, il calendario affollato non depone a favore della ratifica in tempi brevi
- "Penso proprio che il 14 dicembre non discuteremo di Mes", ha fatto sapere il capogruppo della Lega alla Camera Riccardo Molinari. Il problema principale è appunto l'affollamento del calendario. Ma non solo: per i leghisti si tratta di uno strumento "superato", su cui comunque bisogna aspettare "le indicazioni di Meloni in merito". La presidente del Consiglio non ha intenzione di sciogliere la riserva prima che ci siano aggiornamenti sul Patto di Stabilità
- Anche se il Mes fosse ratificato il 14 dicembre, l'entrata in vigore vera e propria avverrebbe comunque nel 2024 per via dei tempi tecnici necessari. Come detto, l'eventuale ratifica da parte della Camera potrebbe essere legata a un nuovo Patto di Stabilità meno rigido
- Al momento non esiste una maggioranza parlamentare sul Mes, anche perché una parte delle opposizioni (capitanata dal Movimento 5 Stelle) non si è mai detta favorevole. A cambiare le carte in tavola potrebbe essere l'apertura di Forza Italia, che sulla ratifica del Meccanismo europeo di Stabilità è molto più possibilista rispetto ai compagni di governo Lega e Fratelli d'Italia
- Forza Italia insiste sull'opportunità di approvarlo proprio come "contrappeso" per il Patto di stabilità. "Un mese in più o in meno" nella calendarizzazione del Mes "non credo cambi le cose", ha detto al Messaggero il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, che è anche il leader di Forza Italia. Si tratta di una questione "di politica macroeconomica. E in questo senso la necessità europea è sostenere l'economia reale", ha aggiunto
- Anche se "come Forza Italia siamo favorevoli al Mes, bisogna essere consapevoli che non basta. Dobbiamo completare l'architettura composta anche dal Patto di Stabilità, dall'unione bancaria e dall'armonizzazione fiscale", ha chiarito poi Tajani
- Sul Mes è tornata a parlare anche Meloni. "Alle opposizioni vorrei chiedere: siete stati al governo quattro anni, ma perché non lo avete ratificato se era così fondamentale farlo in tempi rapidi? Credo che la strumentalità di certi dibattiti in chiave interna non tenga conto dell'eventuale danno che si arreca all'Italia"
- "Quello sul Mes è un dibattito molto italiano e anche ideologico. Testimonia la strumentalità di certe posizioni: non si può parlare di Mes se non si conosce il contesto", ha aggiunto Meloni. "Certe dichiarazioni mi fanno sorridere, come la segretaria del Pd Schlein che dice 'Non possiamo tenere ferma tutta Europa'. Forse non sa che il Mes esiste. Chi lo vuole attivare lo può tranquillamente attivare. Forse bisogna interrogarsi sul perché, in un momento in cui tutti facciamo i salti mortali per reperire risorse, nessuno vuole attivarlo"
- Immediata la risposta di Schlein: "Meloni fa il gioco delle tre carte. È troppo occupata a difendere una Manovra economica indifendibile e dimentica i fatti. Primo: quello di cui discute non è l'attivazione del Mes ma la ratifica del trattato che lo modifica. Secondo: 26 Paesi su 27 hanno già ratificato le modifiche. Sono Paesi governati da coalizioni di ogni colore politico. Terzo fatto: rimane solo l'Italia, perché la destra è prigioniera della sua propaganda ideologica"
- Non c'è una scadenza per l'attivazione del Meccanismo europeo di Stabilità. Senza la ratifica da parte dell'Italia, lo strumento continua ad esistere, ma dall'1 gennaio il suo fondo di riserva per gestire i dissesti bancari diventa inutilizzabile per tutti gli Stati