Per l'esponente del centrosinistra D'Amato si tratta di un decreto "spacca Italia". Bianchi dell'M5s attacca: "Un favore alla Lega". Rocca, candidato del centrodestra risponde alle critiche: "Fate ideologia". Ecco cosa si sono detti durante "Il Confronto" su Sky TG24
L'Autonomia e i salari differenziati hanno acceso il dibattito tra i candidati alla presidenza della Regione Lazio Rocca, D'Amato e Bianchi nel corso del confronto a Sky TG24 (GUARDA IL CONFRONTO: PRIMA PARTE - SECONDA PARTE).
Bianchi (M5s): "Contraria alla misura"
Donatella Bianchi, esponente per il M5s, si è detta "contraria alla misura, riscritta quattro volte, che a pochi giorni dalle Regionali sembra un favore per la Lega in Lombardia. Spacca l'Italia e separa il Paese. Non c'è un punto su cui mi sentirei più confidente, non può funzionare per la scuola e la sanità"
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D'Amato: "Decreto spacca l'Italia".
Anche dal candidato del centrosinistra Alessio D'Amato i toni usati sono stati simili: "È un decreto spacca Italia, da presidente in Conferenza Stato-Regioni dirò di no. Noi dobbiamo essere un paese coeso, bisogna opporsi con tutte le forze perché penalizza Roma e il Lazio. Mi auguro una voce forte e chiara, che superi i ricatti della Lega". "Quanta ideologia - la replica del candidato del centrodestra Francesco Rocca - Nel 2018 Pd e M5s in giunta regionale hanno proposto una delibera per l'autonomia delle Regioni andando nella stessa direzione. Loro andavano sul criterio della spesa storica e al primo punto indicavano l'istruzione. Ora che è il governo di centrodestra a proporlo è uno scandalo".
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Rocca: "In alcune Regioni costi dei beni più alti, importante discuterne"
Poi, in merito all'ipotesi di salari differenziati, Rocca ha spiegato che bisogna "tener conto del fatto che in alcune Regioni i costi dei beni sono più alti. È importante discuterne e dare agevolazioni". Per Bianchi invece "il Lazio deve tornare a generare lavoro buono, a cominciare dalla disparità di retribuzione tra uomini e donne e tra i giovani e chi ha dei privilegi. Il M5s si batte per il salario minimo, e introdurrò il Rdc regionale". "Prendo atto - ha chiosato D'Amato - che Rocca è d'accordo con l'autonomia differenziata e con le gabbie salariali, è veramente un elemento fortemente negativo. Nel mio programma invece c'è il reddito di formazione". "La formazione - la controreplica dell'ex capo della Cri - con la Regione è diventata un business, occorre ascoltare le associazioni di categoria" (IL CONFRONTO - TROVA PRESIDENTE - COSA SAPERE SUL VOTO).