Meloni in Senato in vista del Consiglio europeo: "Impossibile isolare l'Italia"

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Il premier in Aula a Palazzo Madama, sull'energia: "Porteremo la questione sul tavolo" dell'Ue "domani". E avverte: "L'Europa ha fatto un errore, quello di indietreggiare nel Mediterraneo", il nostro Paese "può recuperare un ruolo da protagonista". Mentre sull'Ucraina ribadisce: l'unica chance per i negoziati passa dal sostegno a Kiev

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"Non è possibile isolare una nazione fondatrice dell'Unione europea, dell'alleanza atlantica, protagonista nel Mediterraneo", così Giorgia Meloni, oggi in Senato per le comunicazioni per il Consiglio Ue, già esposte ieri alla Camera. E, in tema di energia, nella sua replica a Palazzo Madama, assicura: "Porteremo la questione sul tavolo del Consiglio europeo di domani". 

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"L'Europa ha fatto un errore", ha spiegato la premier nel suo intervento, "quello di indietreggiare nel Mediterraneo. L'Italia può recuperare un ruolo da protagonista, con l'Italia che può avere un ruolo da capofila. Io parlo di piano Enrico Mattei perché racconta di un modello di cooperazione, non un modello predatorio". "L'Italia deve essere l'hub di approvvigionamento energetico", ha osservato poi il presidente del Consiglio. E in tema di energia, ha anche precisato: "Ai colleghi di Iv, sulla proposta di disaccoppiamento e di quello che si può fare a livello nazionale" sul fronte energetico "siamo apertissimi. Quando Calenda è venuto a confrontarsi" a Palazzo Chigi, "l'unico partito di opposizione ad averlo fatto - lo avremmo fatto anche con altri - abbiamo chiesto documenti più concreti di proposta", ha affermato. Meloni ha spiegato che "al momento" non sono arrivati, "ma se ci fossero sarebbero una base di lavoro". 

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"Unica chance per negoziati passa da sostegno a Kiev"

Poi un passaggio sulla guerra in Ucraina. "L'unica possibilità a oggi per un tavolo di negoziazione è che ci sia equilibrio fra le forze in campo nel conflitto. Questo passa per il sostegno all'Ucraina. Se non avessimo sostenuto l'Ucraina, come diceva qualcuno, perché era troppo debole, non avremmo avuto una pace ma un'invasione. Difendo il diritto di una nazione sovrana a difendere la sua sovranità", ha detto Meloni. "La vicenda Ucraina non riguarda solo l'Ucraina, ci coinvolge tutti, ci piaccia o no. Coinvolge il ruolo dell'Italia", ha rimarcato.

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Mentre sull'immigrazione, il premier ha spiegato che non è un tema di "redistribuzione", "quello che pongo è un tema di pari dignità" tra i Paesi Ue: "Perché l'Italia dovrebbe accettare qualcosa che gli altri non vogliono fare in Europa? La soluzione è fermare le partenze e difendere i confini esterni della Ue. Anche gli altri non vogliono movimenti secondari, le redistribuzioni, le Ong".

 

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Le comunicazioni di ieri alla Camera

Ieri la Camera aveva approvato la risoluzione di maggioranza. Nel suo discorso al'Aula, Meloni aveva insistito su alcuni punti, tra cui proprio quello del sostegno all'Ucraina. "Non abbiamo cambiato idea e continuamo a sostenere Kiev, anche con le armi", aveva detto. E aveva rimarcato l'importanza di costruire "un percorso di sicurezza energetica". "Ci sia più Italia in Ue e non viceversa", aveva anche aggiunto.

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