
Energia, le Federazioni di industriali all’Ue: “Servono misure rivoluzionarie”
Nel corso del Consiglio di Presidenza di Business Europe, che riunisce 40 Federazioni di industriali, sono state presentate le priorità che, secondo le imprese, dovranno essere in cima all'agenda politica della futura presidenza dell'Unione europea. Pochi giorni fa c'è stato un incontro anche con la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen

I presidenti di 40 Federazioni che fanno parte di BusinessEurope hanno firmato a Stoccolma una dichiarazione in occasione del Consiglio di Presidenza dell’Associazione. Si legge la necessità di "misure emergenziali rivoluzionarie sull'energia e politiche efficaci mirate a rafforzare la competitività, la crescita e l'occupazione”
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"Le imprese - viene indicato nella nota - esortano l'Europa a focalizzare urgentemente la propria azione sull'attuale crisi energetica, che sta seriamente aggravando il rischio di una deindustrializzazione a livello europeo. Secondo gli imprenditori, in prima battuta, serve evitare che forze divisive ed individualismi minino la solidarietà, uno dei valori fondanti dell'Unione Europea"
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Nel corso del Consiglio di Presidenza di Business Europe sono state presentate al primo ministro svedese, Ulf Kristersson, e al ministro degli Affari europei, Jessika Rosswall, le priorità che, secondo le imprese, dovranno essere in cima all'agenda politica della futura presidenza dell'Unione Europea, che a breve sarà assunta dalla Svezia
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Inoltre, insieme al Commissario Thierry Breton, i rappresentanti delle imprese europee hanno svolto alcune riflessioni sulla necessità di sostenere l'industria durante la crisi energetica salvaguardando, al contempo, il mercato unico
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“Il pilastro della nostra competitività è un mercato unico che funzioni bene”, scrivono le federazioni nel testo della dichiarazione. “Le imprese europee devono poter far circolare liberamente i beni, i servizi, le persone, il capitale e i dati all’interno dell’Unione Europea e dello Spazio Economico Europeo. Sono necessarie azioni immediate per rimuovere le barriere normative e alleggerire il fardello che grava sulle imprese all’interno del mercato unico, che rappresenta il loro mercato domestico”

“Un migliore quadro normativo, la riduzione di costi per le imprese e una valutazione degli impatti delle politiche sulla competitività internazionale sono più importanti che mai”, prosegue il testo. “Dobbiamo rafforzare il nostro concetto di 'norme migliori', regolamentare di meno ed allontanarci dalla solita agenda di lavori dell’UE. Preservare la competitività delle Pmi e delle grandi aziende dovrebbe essere una riflessione chiave”

Lo scorso 10 novembre le federazioni industriali europee hanno incontrato anche la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. Quest’ultima aveva parlato di un “ottimo scambio per rafforzare la competitività”

All'incontro, al quale aveva partecipato anche il vice presidente della Commissione Ue Valdis Dombrovskis, è stata discussa la necessità di "ammortizzare gli effetti della crisi energetica, investire con RePowerEu, diversificare le forniture e partnership globali, promuovere l'innovazione", ha spiegato von der Leyen
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