Il presidente del Consiglio nel discorso conclusivo del vertice di Roma: “Per la prima volta i Paesi si sono impegnati a mantenere a portata di mano l'obiettivo di contenere il surriscaldamento sotto gli 1,5 gradi con azioni immediate e impegni a medio termine. Si sarebbe preferito che tutti i Paesi avessero confermato" la deadline "del 2050" per le emissioni zero "ma gradualmente ci si arriverà. Dalla Cina mi attendevo un atteggiamento più rigido, c'è la volontà di cogliere un linguaggio più rivolto al futuro"
"Sono lieto di annunciare che l'Italia triplicherà l'impegno finanziario a 1,4 miliardi l'anno per i prossimi 5 anni" per il fondo green sul clima. A dirlo, in conclusione del G20 di Roma in cui è stato trovato l'accordo sul tetto massimo di 1,5 gradi per il riscaldamento globale (AGGIORNAMENTI - SPECIALE - IL FOTORACCONTO DELLA SECONDA GIORNATA - GLI ACCORDI RAGGIUNTI), è il presidente del Consiglio Mario Draghi, che osserva: "In questo vertice abbiamo fatto sì che i nostri sogni siano ancora vivi ma adesso dobbiamo accertarci di trasformarli in fatti. Voglio ringraziare gli attivisti che ci mantengono sulla rotta giusta”. Poi, ricordando le parole di Greta Thunberg alla Youth4Climate di Milano, osserva: “Molti dicono che sono stanchi del bla bla bla, io credo che questo summit sia stato pieno di sostanza. Abbiamo riempito di sostanza le parole". Intanto l'attivista svedese da Glasgow - dove inizia oggi la Cop26 - parlando alla Bbc attacca: l'obiettivo di contenere il surriscaldamento della Terra entro 1,5 gradi in più "è in teoria possibile", ma finora i leader del pianeta "hanno evitato d'intraprendere un'azione reale" e questo dimostra come "il cambiamento climatico non sia una vera priorità attuale" per loro.
“Abbiamo deciso di lasciare alle spalle il carbone”
"Vogliamo essere giudicati da quello che faremo, non quello che diciamo. Questo vertice ha riempito di sostanza le nostre parole, la nostra credibilità dipende dalle nostre azioni", dice Draghi, augurando al Regno Unito "la miglior Cop26". Uno dei successi conseguiti al G20, secondo il presidente del Consiglio, è che "abbiamo deciso di lasciare alle spalle il carbone" con lo stop ai finanziamenti delle centrali a carbone nel 2021. "Siamo fieri" dei risultati ottenuti, spiega, ma "è solo l'inizio". Poi augura il miglior successo al presidente indonesiano Joko Widodo, che prenderà il testimone dell'Italia per la presidenza del G20 2022 che avrà come tema Recover together, recover stronger.
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"Gradualmente si arriverà al 2050 per emissioni zero"
"Non è stato facile raggiungere questo accordo, è stato un successo", dice poi Draghi nella conferenza stampa conclusiva del G20, ringraziando gli sherpa e chi ha partecipato all'organizzazione di un summit "straordinario". "Sul clima - prosegue il premier - per la prima volta i Paesi G20 si sono impegnati a mantenere a portata di mano l'obiettivo di contenere il surriscaldamento sotto gli 1,5 gradi con azioni immediate e impegni a medio termine. Si sarebbe preferito che tutti i Paesi avessero confermato" la deadline "del 2050" per le emissioni zero "ma secondo me gradualmente ci si arriverà. Rispetto alla situazione precedente, l'impegno è un pochino più verso il 2050 oggi nel linguaggio del comunicato. Non è preciso, ma prima era assente. C'è stato uno spostamento con un linguaggio più ricco di speranza anche da parte dei Paesi che fino ad oggi avevano detto no". "Questo vertice - osserva Draghi - mi rende fiducioso per la capacità che il G20 sembra aver ritrovato di affrontare le sfide epocali esistenziali, dal Covid al clima". Poi aggiunge: "Papa Francesco è un alleato non solo del G20 ma per tutto ciò che concerne il clima e la conservazione della Terra".
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"Impegno G20 a non invertire il trend emissioni fino al 2030"
Sul clima "il senso di urgenza c'è ed è stato condiviso da tutti e si vede nel fatto che l'obiettivo degli '1,5 gradi è stato riconosciuto come scientificamente valido - spiega Draghi - C'è stato anche un impegno a non intraprendere politiche di emissioni che vadano contro il trend che tutti si sono impegnati ad osservare fino al 2030. Si può pensare che questo impegno venga mantenuto. Dopo Parigi le emissioni sono aumentate, soprattutto dopo il Covid. C'è una certa preoccupazione e occorre ora dimostrare credibilità attuando le promesse fatte".
"Per la prima volta meccanismi per la fissazione dei prezzi del carbone"
"Per la prima volta in un documento del G20 al paragrafo 30 troviamo una frase che parla di meccanismi per la fissazione dei prezzi del carbone - spiega Draghi - Chiediamo ai vari componenti del G20 di agire in conformità ai propri mandati per conseguire questi obiettivi e un mix adeguato per economie con bassa emissione di gas serra fissando un obiettivo per i Paesi più poveri. L'aggancio che ha dato luogo al cambiamento è la consapevolezza che qualunque progresso rispetto al passato insieme alla promessa di aiuto da parte dei Paesi più ricchi ha un senso. È uno dei casi in cui sia la Cina che la Russia hanno deciso di cambiare posizione".
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"Abbiamo gettato le basi per una ripresa più equa"
"Abbiamo gettato le basi per una ripresa più equa e trovato i nuovi modi per sostenere i Paesi nel mondo - dice ancora Draghi - 609 miliardi sulla base dei diritti speciali di prelievo sono dedicati per la prima volta ai Paesi più vulnerabili". "In cosa siamo riusciti? È un summit di successo nel senso di impegnarci in ulteriori provvedimenti, stanziamenti di denaro, ulteriori promesse di riduzione - continua il premier - Negli ultimi mesi sembrava che i Paesi emergenti non avessero nessuna intenzione di prendere altri impegni. Il successo finale viene formulato poi sulla base di quello che facciamo e non di quello che diciamo. Impegno collettivo a essere più concreti e seri". In molti contesti, aggiunge, "anche durante questo vertice, c'è stato il superamento di tante discussioni fatte negli anni della presidenza Trump".
"Cina si è avvicinata sul clima, non era scontato"
Poi Draghi, rispondendo a una domanda sulle distanze di Paesi come Cina e Russia su alcuni temi chiave, come il clima, dice: "Al G20 abbiamo visto Paesi che si sono avvicinati alle posizioni degli altri con il giusto linguaggio. Ringrazio l'ambasciatore Mattiolo e tutti gli sherpa per il lavoro fatto. Qualcosa al G20 è cambiato, ossia che senza cooperazione non andiamo avanti e la cooperazione migliore che conosciamo è il multilateralismo, con regole scritte tanto tempo fa e ci hanno garantito prosperità. Le regole da cambiare si devono cambiare insieme". "Dalla Cina fino a pochi giorni fa mi attendevo un atteggiamento più rigido, c'è stata la volontà di cogliere un linguaggio più rivolto al futuro che al passato - aggiunge - La Russia e la Cina hanno accettato l'evidenza scientifica degli 1,5 gradi, che comporta notevolissimi sacrifici, non sono impegni facili da mantenersi. La Cina produce il 50% dell'acciaio mondiale, molti impianti vanno a carbone, è una transizione difficile".
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"Cop26 ha margine progressi, 100-140 trilioni da privati"
"Auguro ogni successo alla Cop26 e a Johnson - ribadisce Draghi - Credo ci sia ancora margine per progredire su questi temi. Sicuramente avremo novità sul fronte del contributo che il settore privato potrà dare al finanziamento del clima. Sono numeri, da quello che abbiamo capito oggi, veramente stratosferici: 100 e passa, 120, 130, 140 trilioni di dollari. Questo richiede una risposta dei governi su come aiutare la transizione sapendo che il finanziamento non è un problema. Ci sono finanziamenti pubblici senza precedenti".
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"I vaccini ci sono, bisogna migliorare la logistica"
Parlando poi della pandemia, Draghi osserva che "per accelerare la campagna mondiale di vaccinazione, la produzione dei vaccini è sufficiente, quello che fa difetto è la logistica, la capacità di consegnarli e utilizzarli". Un'altra questione è "come si fa a produrre i vaccini in Africa, c'è una proposta della Commissione Ue in questo senso di cui discuterà il Wto".
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"In Afghanistan crisi umanitaria di grandi proporzioni"
"Il G20 ha assunto la leadership dell'assistenza nei confronti dell'Afghanistan dopo il disastro - dice Draghi - L'Ue ha preso la guida di questo sforzo e immediatamente promesso 1 miliardo di euro di aiuti per questa che è una crisi umanitaria di proporzioni molto grandi ma che ancora non si percepisce nell'attenzione comune da noi e nei Paesi più ricchi".
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Il saluto ad Angela Merkel nel suo ultimo G20
"Vorrei aggiungere un ringraziamento speciale ad Angela Merkel, per la quale questo è l'ultimo vertice del G20 come Cancelliere tedesco dopo 16 anni di servizio - dice ancora Draghi - La cancelliera Merkel è stata una vera paladina del multilateralismo e dell'ordine internazionale fondato sulle regole. Il suo equilibrio, la sua leadership e la sua determinazione nel creare consenso sono stati inestimabili per questo gruppo. Faremo tesoro della sua eredita' per molto tempo. Cara Cancelliera, cara Angela, grazie".