Usa: "Aiuteremo Taiwan a difendersi". Pechino: "L'isola è della Cina"

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La questione dell'isola resta la più delicata tra i due paesi che mantengono ferme le loro posizioni. Iintanto a breve distanza dall’incontro tra il segretario di Stato Usa  Blinken e il ministro degli Esteri cinese Wang si è registrata una nuova incursione cinese

ll secondo e ultimo giorno del G20 di Roma è stato caratterizzato anche dall’importante incontro tra Cina e Stati Uniti, con la questione di Taiwan in primo piano: in poco meno di un'ora di colloqui, il capo della diplomazia americana, Antony Bliken, ha avvertito il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, che gli Usa si opporranno fermamente alle azioni "unilaterali" cinesi mentre Pechino ha chiesto a Washington di onorare i propri impegni nei confronti della Cina, sottolineando il grave danno dell’indipendenza di Taiwan per l'unità del Paese.

La posizione degli Usa decisi a garantire la difesa di Taiwan

Il segretario di Stato americano Blinken è stato molto chiaro riguardo alla posizione degli Usa che - ha detto - restano "risolutamente impegnati" verso il Taiwan Relations Act , garantendo allo stesso tempo che l'isola abbia tutti i mezzi per difendersi da eventuali aggressioni. Blinken ha anche avvertito il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, che gli Stati Uniti non accetteranno azioni "unilaterali" della Cina per cambiare lo status quo nello Stretto di Taiwan. “Washington - ha concluso - si oppone a ogni cambiamento unilaterale dello status quo da parte di Pechino e alle azioni intraprese fin dall’inizio del mese."

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La posizione della Cina e la richiesta agli Usa

Dal canto suo la Cina esorta invece a rendersi conto "del grave danno dell'indipendenza di Taiwan” chiedendo agli Stati Uniti di perseguire una vera politica che tenga in considerazione una 'Unica Cina'. “Chiediamo agli Usa di onorare i propri impegni ”, ha concluso ministro degli Esteri Wang Yi, affermando che "il vero status quo su Taiwan è che esiste una sola Cina: Taiwan è una parte della Cina". L'esperienza storica, ha aggiunto Wang in una nota diffusa dal ministero degli Esteri di Pechino, "ha ripetutamente dimostrato che qualsiasi cambiamento a questo status quo danneggerà seriamente la stabilità dello Stretto di Taiwan e creerà persino una crisi". 

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Nuova incursione della Cina nello spazio aereo di difesa di Taiwan

E proprio a breve distanza dall’incontro tra Antony Blinken e Wang Yi si è registrata una nuova incursione di Pechino nello spazio aereo di difesa di Taiwan. Secondo quanto riferisce il ministero della Difesa di Taipei, otto aerei da combattimento dell'Esercito Popolare di Liberazione cinese - sei dei quali caccia J-16 - hanno violato lo spazio aereo di Difesa dell'isola. Il totale di aerei registrati è il più alto degli ultimi giorni, anche se rimane molto distante dai picchi di inizio mese quando, in soli cinque giorni, si erano registrati 150 aerei da combattimento cinesi nello spazio aereo dell'isola. 

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