Salvini a Sky TG24: "Candidato per Milano? C'è accordo su nome"

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Il leader della Lega, intervistato ad Agenda, ha detto che la coalizione di centrodestra "nelle prossime ore" presenterà la squadra per le comunali nel capoluogo lombardo. Sulle riforme sul tavolo del governo: “Sarà una stagione calda e impegnativa, gli italiani sono pronti. Grazie a noi taglio Irap e nuova disciplina Irpef. No a nuove tasse”

"Sarà un'estate molto calda e impegnativa: questa è una stagione di riforme, gli italiani sono pronti". Così ha detto il leader della Lega Matteo Salvini intervistato ad Agenda, su Sky TG24. Sulla riforma fiscale: "Grazie a noi abbiamo ottenuto taglio dell'Irap, il rinvio delle cartelle esattoriali e il taglio dell'Irpef. Nuove tasse? Ce le imporrebbe l'Europa. Noi ci rifiutiamo" (VIDEO). Salvini ha anche anticipato che è stato trovato l'accordo sul nome del candidato sindaco di Milano.

Il candidato per Milano

In particolare, sull’avvicinarsi delle elezioni comunali nel capoluogo lombardo, una delle partite più importanti della stagione di amministrative del prossimo autunno, Salvini ha detto: “C’è un nome per Milano. Martedì ho chiamato gli amici del centrodestra a Roma perché ormai ci sono poche città in cui la squadra va completata, fra cui Milano, Bologna e Napoli. Nel resto d'Italia il centrodestra è già al lavoro. A Milano tra i tanti ha dato la sua disponibilità anche questo primario di pediatria di uno storico ospedale, insieme ad altri, uomini di cultura, delle imprese e delle istituzioni e ad Albertini. Conto che nelle prossime ore presenteremo la squadra" (VIDEO).

 

La federazione di centrodestra

Parlando della possibile nascita della federazione dei partiti di centrodestra, Salvini ha detto che "essere tutti uniti per una giustizia giusta e per la certezza della pena è un valore aggiunto. Mi spiace che nel centrodestra ci siano delle distinzioni, che FdI abbia detto qualche referendum sì, qualche referendum no. Io lavoro per l'unità, perché nel 2023 ci presenteremo insieme e vinceremo". 

Ddl Zan

Uno dei temi più discussi in agenda politica è il Ddl Zan, la legge contro l’omotransfobia che ha sollevato anche critiche da parte del Vaticano. Sul punto, Salvini ha detto: “Ho proposto di trovare un accordo a Enrico Letta, ma senza portare il gender nelle scuole o inventarsi reati di opinione. La legge non ha i numeri in senato? È un peccato, perché omosessuali e lesbiche se sono aggrediti vanno difesi con le unghie e con i denti contro i cretini che discriminano”. Salvini ha però chiarito che il testo di legge, così come è strutturato, per la Lega va cambiato: “Ha indispettito anche la Santa Sede, questo è un problema”, ha detto.

La riforma della giustizia

Non è solo la riforma del Fisco a guidare la stagione calda di cui parla Salvini. “Chiedo agli italiani la firma per i sei referendum sulla giustizia. Il Parlamento ci ha provato per 30 anni e non ci è riuscito. Ora lo chiediamo noi. Le firme le porteremo in dote a Draghi, sono una spinta  e uno stimolo a governo e Parlamento per riformare”, ha detto il segretario del partito.

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“Draghi un gigante rispetto a Conte”

Il segretario della Lega, al governo con l’esecutivo Draghi, ha parlato dell’attuale premier italiano, paragonandolo al suo predecessore Giuseppe Conte, con cui Salvini aveva condiviso l’esperienza di governo Conte I da giugno 2018 a settembre 2019. “Draghi è un gigante rispetto a Conte, per autorevolezza e storia personale. Spero che l’Italia possa contare su di lui il più a lungo possibile. La Lega sarà al suo fianco”. Sulla rottura tra Conte e il garante del MoVimento 5 Stelle Beppe Grillo, Salvini ha invece detto che “non è un litigio su un tema, ma sostanzialmente sulla gestione del potere. Non è quello di cui hanno bisogno gli italiani”.

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"Con Giorgetti sintonia assoluta"

Negli ultimi giorni si è parlato di dissapori interni alla Lega, soprattutto in seguito alla sottoscrizione da parte di Salvini del Manifesto dei sovranisti europei (siglato anche da Giorgia Meloni, Marine Le Pen e Viktor Orban). Sarebbe proprio la collocazione in Europa del partito di via Bellerio a dividere i suoi esponenti. “Non ho fatto in tempo a leggerlo”, ha detto il ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti, aumentando le voci di tensioni nel partito per il laconico commento. “Con Giorgetti c’è sintonia assoluta e totale. Ci siamo sentiti, lui giustamente si occupa di economia”, ha detto Salvini ad Agenda, lasciando intendere che non ci sarebbe alcun fronte di divisione nella Lega.

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La Lega in Europa

Salvini ha commentato anche la posizione del suo partito in Europa e nel contesto politico internazionale: “Noi siamo con l’atlantismo sempre, con le democrazie e con le libertà. Per quanto riguarda l'Ue, ci deve dare una mano sull’immigrazione e se alcune riforme danneggiano l’Italia non avranno il nostro sostegno”, ha detto. E aggiunge: “Se, invece, qualcuno vuole tornare all'austerità non avrà il nostro sostegno ma non perché siamo euroscettici o sovranisti. Nell’Ue sì, nella Nato sì, ma da protagonisti non da ultimi” e “con l'interesse nazionale italiano come priorità”.

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