Il leader della Lega ha avuto un colloquio nel pomeriggio con la direttrice del penitenziario di Santa Maria Capua Vetere, Elisabetta Palmieri
"Ritenevo mio dovere essere qua a ricordare che chi sbaglia paga, anche e soprattutto se indossa una divisa. Questo però non vuol dire infamare e mettere a rischio la vita di 40mila donne e uomini in divisa del corpo della polizia penitenziaria che rendono questo Paese un Paese più sicuro". Così il leader della Lega, Matteo Salvini, dopo il colloquio avuto nel pomeriggio con la direttrice del carcere di Santa Maria Capua Vetere, Elisabetta Palmieri, in merito alle violenze che si sono consumate nel penitenziario il 6 aprile 2020 e per le quali sono stati sospesi al momento 52 agenti. "La giustizia faccia il suo corso - ha proseguito il segretario del Carroccio - e se ci sono stati abusi e violenze con nomi e cognomi, questi abusi e queste violenze vanno punite, però non accetto le minacce di morte che stanno arrivando, gli insulti, gli attacchi, anche da parte di clan della Camorra". (IL VIDEO - LA TESTIMONIANZA - LE PAROLE DEL SOTTOSEGRETARIO SISTO)
"Inaccettabili violenze su detenuti"
Salvini ha poi ringraziato “le forze dell'ordine tutte, in tutta Italia, con qualunque divisa, per il lavoro che fanno. Se c'è un 1% di queste forze dell'ordine che sbaglia, come ogni altro lavoratore va punito. Quindi se c'è qualche detenuto che è stato oggetto di violenze è inaccettabile, perché il carcere deve essere un luogo sicuro, sia per chi è dentro perché è un criminale sia per i lavoratori che seguono i criminali. Le scuse alle famiglie sono sacrosante e dovute - ha detto ancora - ma mettetevi nei panni di uomini e donne che domani si alzano a Santa Maria Capua Vetere, a Milano, all'Ucciardone, a Regina Coeli e devono fare i poliziotti, gli psicologi, gli assistenti sociali, i medici e gli educatori. Ecco, che questo disastro e sconfitta dello Stato serva per nuove assunzioni, per la revisione delle piante organiche, per nuove divise, nuove telecamere e per nuovi strumenti di difesa e di dialogo”.
Infine, a una giornalista che chiedeva se accettasse il termine "mattanza" utilizzato dal gip, Salvini ha replicato: "Ma sono state una mattanza anche le 400 aggressioni subite dagli agenti della penitenziaria nelle carceri italiane". Il senatore è stato applaudito da un gruppo di agenti di custodia e sindacalisti.