Live In Firenze, Salvini: "Draghi sarebbe un ottimo capo dello Stato"

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Il leder della Lega tra gli ospiti dell’evento di Sky TG24. Sul messaggio mandato al segretario del Pd Letta “per fare il punto”, ha detto: “Per ora il dialogo è un monologo, non ha ancora risposto”. Sul Ddl Zan: “Anche domani sono disposto a firmare una legge che punisce violenza e discriminazione, ma che toglie dal tavolo il pregiudizio che porta il gender nelle scuole e che introduce un reato d’opinione”. Tra gli altri temi, Ius soli, Amministrative, M5S. E su Draghi al Quirinale: “Avrà nostro più convinto sostegno"

Ddl Zan, ius soli, i rapporti con Pd e M5S, il futuro di Draghi al Quirinale, gli alleati del centrodestra. Sono questi i temi di cui ha parlato Matteo Salvini, intervistato da Fabio Vitale. Il leader della Lega è stato uno degli ospiti della prima giornata di Live In Firenze, l'evento di Sky TG24 (GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA).

Salvini: “Ho invitato Letta a un incontro”

Salvini ha parlato del messaggio che ha mandato via WhatsApp al leader del Pd Enrico Letta. “Ho invitato Letta a un incontro per fare il punto sulle riforme (Fisco, Giustizia, ecc…), sul Ddl Zan, la ripartenza del nostro Paese – ha detto –. Per ora il dialogo è un monologo, perché il segretario del Pd non ha ancora risposto. Spero non sia ancora appassionato alla vicenda dei giocatori della nazionale di calcio, che secondo qualcuno prima di giocare dovrebbero inginocchiarsi, perché ritengo che l’Italia abbia altri problemi e altre emergenze. Sono sicuro che prima o poi mi risponderà, perché noi siamo pagati per confrontarci, unire le idee e risolvere i problemi”. Secondo Salvini, “l’emergenza in questo momento è il lavoro. Ragioniamo per rivedere il reddito di cittadinanza, per rimodularlo e ripensarlo. Non dico cancellare, ma rivalutare”.

Ddl Zan: “Anche domani disposto a firmare legge che punisce violenza e discriminazione”

Alla domanda se possa esserci un punto di convergenza con Letta sul Ddl Zan, Salvini ha risposto: “Certo. La strada l’ha indicata il Santo Padre, la Santa Sede. Approvare una legge che punisca ogni tipo di discriminazione, abuso e violenza nei confronti di chi è libero di amare chi vuole, dove vuole e quando vuole, nel rispetto del prossimo, senza pretese ideologiche di censure, reati di opinione, gender nelle scuole. Quindi è un problema che si risolve domani mattina, l’importante è punire i violenti, sia fisici sia psichici, perché il diritto all’amore è sacro e involabile. Anche domani sono disposto a firmare a quattro mani una legge che punisce violenza e discriminazione, ma che toglie dal tavolo il pregiudizio che porta il gender nelle scuole e cancella alcune fiabe perché sarebbero controproducenti e che introduce un reato d’opinione”.

Ius soli: “Siamo già quelli che con la legge attuale concedono più cittadinanze”

Un passaggio anche sullo Ius soli. “Dopo 18 anni si può chiedere la cittadinanza. L’Italia è il Paese in Europa che negli ultimi 10 anni ha dato più cittadinanze. Siamo già quelli che con la legge attuale concedono più cittadinanze ai cittadini extracomunitari. Siccome la cittadinanza è un percorso serio, arrivi alla fine di un percorso d’integrazione e poi scegli, perché ci sono anche tante persone che vogliono mantenere la loro cittadinanza di altre nazionalità”.

“Sinistra divisa, centrodestra unito”

Salvini ha poi parlato delle prossime elezioni amministrative. “A essere divisi sono a sinistra. Il centrodestra va insieme ovunque. Manca ancora il nome finale del candidato di Milano e di Bologna, che arriverà nelle prossime ore, ma io sono orgoglioso della scelta di allargamento alle professioni che abbiamo fatto a Torino, a Roma, a Napoli, che stiamo facendo in questo ore a Milano e Bologna scegliendo una squadra compatta e non solo un sindaco. Questa è dimostrazione di serietà. Le divisioni sono tutte nel campo della sinistra, tra Pd e 5Stelle, correnti e litigi”. In particolare, sul nome del candidato sindaco a Milano, ha aggiunto che arriverà nelle prossime ore: “Stiamo lavorando alla squadra, non cerchiamo nomi noti”. Salvini, riguardo al centrodestra, ha poi ribadito che “non c’è nessun partito unico in questo momento in discussione, collaboriamo sui temi”. “Creiamola sui contenuti e sulle proposte questa federazione. I partiti non s’inventano dalla sera alla mattina, sarà un percorso di cui parleremo tra mesi o anni”, ha aggiunto. Riguardo al M5S, poi, alla domanda su come lo vede da fuori, ha risposto: “Vedo una gran confusione che rischia di far male al Paese. Ho conosciuto due Conte: uno iniziale umile e con la voglia di ascoltare tutti e poi uno che si è montato la testa e si credeva onnipotente”.

Su Draghi al Quirinale: “Se deciderà di fare quel passo avrà il nostro più convinto sostegno”

Salvini ha anche sottolineato di essere “contento di essere al governo, perché da dentro posso incidere e decidere. Se fossi rimasto fuori dal governo avrei potuto protestare, auspicare, ma essendo dentro abbiamo inciso. Ad esempio sul piano vaccinale, sulla liberazione dalle mascherine, sul no al coprifuoco, sul rinvio delle cartelle esattoriali, ecc…”. Infine, il leader della Lega ha svelato che il suo “rapporto personale con Draghi è ottimo”. E su un futuro dell’attuale premier al Quirinale ha risposto: “Il presidente della Repubblica si eleggerà a febbraio 2022, siamo a giugno 2021, abbiamo davanti una situazione economica da accompagnare, un Paese da ricostruire, è troppo lontano per parlare adesso di elezioni, voti. Deciderà Draghi cosa vuole fare. Se deciderà di fare quel passo avrà il nostro più convinto sostegno”.

Chi è Matteo Salvini

Iscritto alla Lega Nord dal 1990, europarlamentare per due mandati. È stato eletto segretario della Lega Nord nel 2013 e confermato nel 2017. Nel governo Conte I è stato vicepresidente del Consiglio e ministro dell’Interno. Nel 2019 ha aperto la crisi di governo ritirando la fiducia all’esecutivo dopo circa 15 mesi. Nel 2021, la Lega ha deciso di sostenere il governo presieduto da Mario Draghi.

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