
Conte-Renzi, un anno e mezzo di tensioni fino alla crisi di governo: tappe dello scontro
I rapporti tra premier ed ex premier non sono mai stati idilliaci. Da agosto 2019 a gennaio 2021, ecco le principali frizioni dalla caduta dell'esecutivo giallo-verde fino alle dimissioni delle due ministre di Italia Viva

Un anno e mezzo di punzecchiature, botta e risposta, fino alla nuova crisi di governo. Tra Matteo Renzi e Giuseppe Conte i rapporti non sono mai stati idilliaci. E si sono fortemente inaspriti da agosto 2019 a gennaio 2021, dalla caduta del governo M5s-Lega fino alle dimissioni delle due ministre di Italia Viva. Ecco le principali tappe dello scontro
Conte-Renzi, la VIDEOSTORY
Premier ed ex premier non si sono mai amati. Il primo screzio nasce un intervento di Renzi al Senato nel giugno 2018. “Lei è un premier non eletto, potrei dire un collega. Ma nessuno le nega la legittimità perchè non ce n'è motivo", sottolinea Renzi ricordando come, nella scorsa legislatura, proprio Movimento 5 Stelle e Lega erano soliti attaccarlo in quanto presidente del consiglio non eletto da nessuno
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Eppure nel settembre 2019 il Conte-bis viene reso possibile proprio da Renzi che nell’estate del leader della Lega al Papeete spinge a sostegno di un esecutivo diverso per “bloccare a Salvini i pieni poteri”
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Sempre a settembre 2019, l’ex Dem fonda Italia Viva, con cui supporta l’esecutivo. Sin da subito però rivendica il merito di aver stoppato le destre e bacchetta il governo per inattività sulle grandi opere, per non voler prendere il Mes, per non voler investire abbastanza sulla scuola, per il giustizialismo
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Poi, arriva il Covid, lo stato di emergenza, gli ospedali, i morti. Le frizioni tra Renzi e Conte sembrano rientrare. Il governo mette in campo iniziative per contrastare pandemia e crisi. Ma i provvedimenti dell’esecutivo non convincono Italia Viva che ritorna all’attacco dell’esecutivo

Critiche vengono mosse sul fronte della scuola sui banchi a rotelle e sulla didattica a distanza. Il partito di Renzi sottolinea anche carenza nei trasporti

Italia Viva storce il naso anche sulla gestione dei bonus da parte dell’Inps, guidato da Pasquale Tridico, voluto a capo dell’Istituto previdenziale dai pentastellati

Renzi è perplesso anche dinanzi all’utilizzo dei Dpcm da parte di Conte e sulla stessa gestione dell’emergenza sanitaria

“Il senatore Salvini ha chiesto i pieni poteri, non li abbiamo negati a lui per darli ad altri”, dice il leader di Iv in Senato ad aprile 2020

Conte va avanti per la sua strada mentre monta l’insofferenza di Pd e M5s verso il piccolo partito di Renzi che fa da opposizione, pur trovandosi nella maggioranza. Ma c’è sempre l’emergenza virus da affrontare

Nell’estate 2020 prima Renzi sostiene Conte: ”Sta facendo una battaglia giusta per il Recovery Fund. Siamo tutti con lui”. Passano poche settimane e il leader di Italia Viva torna agli avvertimenti: “Bisogna correre”, “Non ci sono piani”, “Va preso il Mes”

A fine 2020, la situazione precipita. Prima un'intervista di Conte che racconta l'ennesima task force, poi la prima bozza del ricovery plan consegnata via mail a notte alta, che non soddisfa Italia Viva. “Basta, non sono capaci, bisogna cambiare”, è l'idea di Renzi. Conte non ci sta, considera l’ex premier responsabile di una crisi al buio, in piena pandemia, e esclude nuovi accordi

A gennaio 2021, si arriva così alla crisi di governo, con la conferenza stampa di Renzi e le dimissioni delle ministre di Italia Viva, Teresa Bellanova ed Elena Bonetti