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Omicidio Willy, Mattarella: "Contrastare chi predica la violenza sui social"

Politica
©Ansa

Il presidente della Repubbica, durante l'inaugurazione dell'anno scolastico da Vò Euganeo, ha ricordato il 21enne "pestato a morte per aver difeso un amico contro la violenza". "Il suo volto sorridente resterà come un'icona di amicizia e di solidarietà, che richiama i compiti educativi e formativi della scuola e dell'intera nostra comunità”, ha aggiunto

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"Siamo sconvolti per la morte di Willy, pestato a morte per aver difeso un amico contro la violenza. Il suo volto sorridente resterà come un'icona di amicizia e di solidarietà, che richiama i compiti educativi e formativi della scuola e dell'intera nostra comunità". Durante l’inaugurazione dell’anno scolastico da Vò Euganeo (Padova), il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha voluto ricordate il 21enne ucciso a Colleferro (GLI ARRESTI - L'AUTOPSIA - LA BANDA - LA TESTIMONIANZA). “La scuola, la cultura, il confronto continuo sono anche antidoti al virus della violenza e dell'intolleranza”, ha ricordato il capo dello Stato che ha poi lanciato un appello: “Occorre spiegare il massimo impegno per contrastare chi pratica una violenza vile e brutale che più volte si è manifestata anche nei giorni scorsi. Chi la predica o la eccita nei social" (PRIMO GIORNO DI SCUOLA: LA DIRETTA - LO SPECIALE COVID).

Le indagini sulla morte di Willy

Accelera, intanto, l'indagine della Procura di Velletri sulla morte di Willy. Gli inquirenti continuano ad ascoltare testimoni, con l'obiettivo di individuare altre persone coinvolte nella rissa poi sfociata nel tragico pestaggio del ragazzo di origini capoverdiane. Al momento il lavoro si starebbe concentrando su almeno tre persone che avrebbero avuto un ruolo "attivo". Al setaccio chat e telefonate, in particolare le due che i fratelli Gabriele e Marco Bianchi, accusati di omicidio volontario con Mario Pincarelli e Francesco Belleggia, hanno ricevuto da un loro amico che li allertava della lite in corso e del fatto che la situazione nella zona della movida si stava "surriscaldando”. I pm di Velletri hanno anche disposto una serie di accertamenti tecnici scientifici. I magistrati hanno delegato una attività istruttoria anche per l'auto, un suv Audi, a bordo della quale la notte tra il 5 e il 6 ottobre erano presenti i fratelli Bianchi. I due, con Pincarelli, hanno chiesto di potere essere trasferiti nel reparto "protetto" del penitenziario romano in cui si trovano, per paura di eventuali ritorsioni da parte di altri detenuti.

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