Coronavirus, Zingaretti a Sky TG24: "Stato d'emergenza serve a fare in fretta"

Politica

Il segretario del Pd, nel ciclo di interviste ai leader di diversi politici italiani: "In Italia abbiamo rallentato la curva del contagio grazie alle scelte fatte dal governo prima di tutti gli altri governi del mondo. Bisogna tenere alta l'attenzione". Sulle elezioni regionali ha detto: "Alleanze possibili, sosterremo i candidati più credibili per non far vincere le destre". E sul Mes: "Finanziamento a condizioni straordinarie"

 "Gli italiani sono liberi perché in Italia abbiamo rallentato la curva del contagio grazie alle scelte fatte dal governo italiano prima di tutti gli altri governi del mondo. Bisogna tenere alta l'attenzione. I provvedimenti di emergenza servono a fare in fretta. Tutto il resto è demagogia". Lo ha detto a Timeline, su Sky TG24, il segretario del Pd, nonché presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, a proposito della proroga dello stato di emergenza relativo al coronavirus al 15 ottobre.  Le ricostruzioni secondo cui dietro la proroga ci siano delle ragioni politiche che servono ad allungare la vita della maggioranza, secondo Zingaretti, “sono brutte, sbagliate e ipocrite ricostruzioni" (CORONAVIRUS, GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA - SPECIALE).

"Vogliamo tornare a vivere, rispettare regole basilari contro virus"

"Vogliamo tornare a vivere - ha aggiunto Zingaretti, parlando della pandemia - non tornare indietro a chiuderci nelle case e a far chiudere i negozi e le imprese. Fino a quando non sarà pronto il vaccino, dobbiamo affidarci alle regole basilari: distanziamento interpersonale, mascherine e lavaggio frequente delle mani".

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"Riapertura scuola in sicurezza priorità del governo"

 

Tra i temi della ripartenza uno dei più caldi è quello dell'istruzione. Per Zingaretti l’obiettivo di aprire le scuole a settembre deve essere oggi la priorità assoluta del governo. Riaprire il 14 in piena sicurezza. Rinnovo – ha continuato il leader dem - un appello accorato: facciamo di tutto per limitare al massimo il danno che verrà alla didattica dal referendum che ci sarà il 20 settembre con l’interruzione delle lezioni. Gli edifici scolastici possono attrezzare i seggi in spazi che non siano le aule. Magari non può avvenire in tutti i luoghi della formazione, ma almeno in una parte sì e sarebbe un segnale importante: la scuola prima di tutto. Se a settembre vogliamo riaprire oggi dobbiamo unirci e con uno spirito di concordia capire che l’apertura della scuola è la priorità assoluta”.

Students line up for the entrance at the schoolyard of the Petri primary school in Dortmund, western Germany, on June 15, 2020 amid the novel coronavirus COVID-19 pandemic. - From June 15, 2020, all children of primary school age in the western federal state of North Rhine-Westphalia will once again be attending regular daily classes until the summer holidays. The distance rules and compulsory mouthguards are no longer applicable. (Photo by Ina FASSBENDER / AFP) (Photo by INA FASSBENDER/AFP via Getty Images)

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"Salvini senza mascherina? Diseducativo e di cattivo gusto"

“Quello che non bisogna fare - ha proseguito Zingaretti - è dire bugie, dire che non c’è più pericolo in maniera arrogante e togliersi la mascherina come è accaduto in Senato a Salvini. Mi ha fatto una pessima impressione e penso ai lavoratori e alle lavoratrici che lavorano con la mascherina e seguono le regole. Dare il cattivo esempio in questo momento lo trovo diseducativo e di cattivo gusto”.

Un momento del convegno: 'Covid-19 in Italia, tra informazione scienza e diritti', con Matteo Salvini, Armando Siri, Vittorio Sgarbi e Andrea Bocelli presso la sede del Senato in piazza della Minerva, Roma, 27 luglio 2020.
ANSA / UFFICIO STAMPA SENATO    +++ NO SALES - NO ARCHIVE - EDITORIAL USE ONLY +++

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"I decreti Salvini non hanno nulla di sicurezza"

In riferimento al leader della Lega, Zingaretti interpellato sul tema dei decreti Sicurezza ha risposto: “Mi rifiuto di chiamare i decreti Salvini decreti Sicurezza, perché di sicurezza non avevano nulla. I decreti sicurezza bisogna farli e dovranno essere dei decreti che aumentano la sicurezza nelle periferie, gli investimenti sulle forze dell’ordine e tutto quello che serve per portare sicurezza alle persone”.

"Su Libia e migranti coinvolgere Europa e Onu"

Altro argomento trattato durante Timeline è quello dei migranti. "Penso che bisogna tornare in Libia - ha spiegato il leader del Pd - e coinvolgere la comunità internazionale, le Nazioni Unite e l’Europa per avere dei flussi regolari di immigrazione, perché il problema è nei flussi irregolari, quelli non controllati. Ci vuole più protagonismo dell’Europa e bisogna aprire con determinazione questo capitolo. Quando c’è un violazione dei diritti umani andarsene facendo finta che non vedendoli si risolve il problema, è un errore. Bisogna invece starci di più e sensibilizzare la comunità internazionale, bisogna essere più incisivi ed è quello che noi chiediamo al Governo così come abbiamo chiesto di rivedere il memorandum entro la fine dell’anno".

Libyan coast guardsmen stand on a boat during the rescue of 147 illegal immigrants attempting to reach Europe off the coastal town of Zawiyah, 45 kilometres west of the capital Tripoli, on June 27, 2017.
More than 8,000 migrants have been rescued in waters off Libya during the past 48 hours in difficult weather conditions, Italy's coastguard said on June 27, 2017. / AFP PHOTO / Taha JAWASHI        (Photo credit should read TAHA JAWASHI/AFP via Getty Images)

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"Mes finanziamento a condizioni straordinarie"

Zingaretti ha inoltre ribadito la sua posizione sul Mes: "Io rispetto chi ha ancora dubbi, però dico anche che il Mes non è quello di una volta, è un canale di finanziamento per 27 miliardi a condizioni straordinarie. Mi auguro – ha aggiunto - che questa discussione esca da un confronto ideologico e approdi ad un elenco di cose belle da fare, come nuovi ospedali, ambulatori e macchinari, sanità vicina al territorio e digitalizzazione della sanità, cose che dobbiamo fare in fretta. È questa la discussione sul Mes, la battaglia politica quasi non dovrebbe entrarci, dovrebbe entrarci la vita delle persone”.

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"Per le Regionali alleanze possibili per non far vincere le destre"

Parlando di elezioni regionali, Zingaretti ha spiegato che “il Partito Democratico ovunque sosterrà i candidati più credibili per non far vincere le destre. Mi auguro che tutti coloro che sostengono il governo Conte si riuniscano in questa sfida, non è una posizione ideologica, è quasi una cosa che dovrebbe risultare naturale". Ed ha aggiunto: “Io fino alla fine non mi arrendo a fare un appello al buon senso, alla ricerca del consenso, perché stiamo parlando dei nostri territori ed è possibile costruire queste coalizioni. Il Pd lo farà, sarà in qualsiasi Comune e Regione a sostegno della candidata o del candidato più credibile per fermare quello dell’avversario".

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"Pd leale al governo ma anche pungolo"

Zingaretti si è anche soffermato sui rapporti con l'esecutivo: "Sono la persona che di più, dopo la formazione di questo governo ha insistito sul concetto di lealtà e sostegno al governo, ma anche facendo da stimolo per fare le cose. Questo nostro pungolo è servito a fare tanti passi in avanti. A me non fanno paura i problemi e combatto chi a destra li cavalca per farli crescere: i problemi vanno risolti, non raccontati alle persone, e combatto quando vedo che c'è una pigrizia nell'andare avanti”.

"Su legge elettorale qualcuno ha cambiato idea"

Nell'agenda politica c'è anche da tempo la legge elettorale "Si era detto un anno fa di farla assieme alla riforma sul taglio dei parlamentari - ha detto Zingaretti - per 5 mesi abbiamo discusso su un testo condiviso con Italia Viva, fino a tre settimane fa eravamo tutti d'accordo poi qualcuno ha cambiato idea. Io dico che non è giusto, quando si fanno degli accordi vanno mantenuti. Chi ha fatto questa scelta ne risponderà davanti agli elettori

"Confronto con tutti in Parlamento anche su maggioritario"

“Adesso – ha aggiunto il segretario dem - ne discuteremo con tutti, perché è evidente che noi siamo stati leali a discutere all'interno della maggioranza e poi aprire un confronto con le opposizioni, se questa maggioranza non c’è più perché qualcuno ha cambiato idea, credo che dovremo cercare un confronto con tutte le forze in Parlamento”. Alla domanda se si discuterà anche di maggioritario Zingaretti ha replicato: ”Appunto”.

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Le interviste di Sky Tg24 ai leader politici

Mercoledì 29 luglio, su Sky TG24 è iniziato un ciclo di interviste ai leader di diversi partiti italiani. Oltre a Zingaretti sono stati ospiti il portavoce nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianniil segretario di +Europa Benedetto Della Vedova. Le interviste, che si svolgono nelle prossime settimane all'interno dei programmi di approfondimento "Start" (dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 11.30) e "Timeline" (dal lunedì al venerdì, dalle 15 alle 17), sono un botta e risposta dinamico, tra l'ospite, l'anchor in studio e uno dei giornalisti della redazione politica di Sky Tg24. I temi trattati saranno legati all'attualità e includeranno anche le urgenze, gli investimenti e le riforme che il Paese si trova ad affrontare per la crisi del Covid 19.

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