"Credo che sia legittimo che il Governo chieda al Parlamento di intervenire", ha dichiarato il portavoce nazionale di Sinistra Italiana all'interno del programma "Start". Mentre l'immigrazione, ha sottolineato, è "un fatto strutturale". Per quanto riguarda il Recovery Fund, ha spiegato: "Investire risorse europee su conversione ecologica, sanità, scuola e reddito". Poi apre al Mes: "Contiene ancora clausole potenzialmente problematiche, ma discuterne"
"La pandemia non è stata sconfitta, ce lo dicono gli scienziati e il ministero della Salute. Credo che sia legittimo che il Governo chieda al Parlamento, con un voto dentro il perimetro costituzionale e senza nessuna forzatura, di poter utilizzare strumenti che rendano più agile la capacità del Governo stesso di intervenire qualora fosse necessario”. Lo ha detto a Start, su Sky TG24, il portavoce nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni, parlando della richiesta di prolungamento dello stato di emergenza. "Non credo invece che quella dei migranti sia un'emergenza", ha aggiunto, per poi spiegare: "È un fatto strutturale complesso". Mentre sul Recovery Fund, sottolinea: “La task force più importante è il Parlamento. L’Europa ha fatto una svolta epocale, c'è una svolta dopo anni di austerità”.
"Basta definire l'immigrazione un'emergenza"
“Quella dei migranti non è un’emergenza, bisogna finirla con la storia dell’emergenza migranti - ha spiegato Fratoianni -. Non è un questione di valutazione politica, di etica o di buonismo e non c’entra nulla il fatto di avere una visione più o meno aperta sulle politiche migratorie, l’immigrazione non è un’emergenza ma un fatto strutturale, che come tutte le cose complesse comporta problemi e criticità”. “La questione dell’immigrazione va affrontata seriamente – ha continuato -. È fatta di politica internazionale, di cooperazione, di politica interna, di sicurezza e attenzione alla salute. Va affrontata con particolare attenzione in un momento come questo in cui viviamo una difficoltà. Tutto deve adattarsi al contesto che stiamo affrontando, ma siamo davanti a un fenomeno che continuare a definire emergenziale aiuta solo a non gestirlo e a far crescere la speculazione”.
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"Priorità: conversione ecologica, scuola, sanità e reddito"
Il portavoce di Sinistra Italiana ha poi elencato le priorità con cui, secondo il suo parere, vanno investiti i soldi del Recovery Fund. “Dobbiamo evitare di disperdere in mille rivoli le risorse che arrivano dall’Europa. Bisogna scegliere alcune priorità e su quelle concentrare il grosso delle risorse, con un programma pluriennale di intervento per decidere dove portare questo Paese nei prossimi anni. Per prima cosa la conversione ecologica: bisogna cambiare il modello di organizzazione delle nostre politiche industrialI. Secondo la scuola, la formazione e la ricerca, che sono settori fondamentali per il nostro Paese. La terza questione è il settore dello stato sociale, con l’investimento strategico sulla sanità come diritto universale e un sistema di sostegno al reddito unitario”, ha affermato.
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"Mes? Rischioso ma discuterne"
Fratoianni ha aperto poi all’utilizzo Fondo Salva-Stati: “Il Mes contiene ancora oggi nel suo regolamento istitutivo alcune clausole che rischiano potenzialmente di costituire un problema, al netto delle condizionalità più evidenti che sono state ridotte quasi a nulla. Però anche su questo va superata una discussione che sembra quella di un posizionamento da tifoseria - ha obiettato - . L’Italia deve discutere di questo strumento insieme ai suoi principali alleati, penso alla Spagna, al Portogallo e ai Paesi del sud Europa, perché vivono una condizione molto simile dal punto di vista dei conti e del rapporto con le politiche economiche europee in questi anni. Quindi si deve superare una discussione che rischia di essere ossificata sulle posizioni, costruire un percorso plurale con altri Paesi europei e poi alla fine, sulla base dell’impianto complessivo delle risorse disponibili, verificare se quello strumento ci serve e se l’utilità è maggiore rispetto ai rischi che si corrono”, ha concluso.
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Le interviste di Sky Tg24 ai leader politici
Mercoledì 29 luglio, su Sky TG24 è iniziato un ciclo di interviste ai leader di diversi partiti italiani. Dopo i primi due ospiti, Nicola Fratoianni e il segretario di +Europa Benedetto Della Vedova, alle 15, all'interno del programma "Timeline", sarà la volta del segretario del Partito Democratico Nicola Zingaretti. Le interviste, che si svolgono nelle prossime settimane all'interno dei programmi di approfondimento "Start" (dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 11.30) e "Timeline" (dal lunedì al venerdì, dalle 15 alle 17), sono un botta e risposta dinamico, tra l'ospite, l'anchor in studio e uno dei giornalisti della redazione politica di Sky Tg24. I temi trattati saranno legati all'attualità e includeranno anche le urgenze, gli investimenti e le riforme che il Paese si trova ad affrontare per la crisi del Covid 19.
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