
Piano Scuola 2020-21, le linee guida per il rientro il 14 settembre. FOTO
Il testo definitivo ha ricevuto oggi il via libera da parte di governo, Regioni ed Enti Locali. Ecco le direttive per il rientro in classe: escluso il plexiglas ma dovrà esserci il distanziamento fisico tra gli studenti, inteso come distanza di un metro tra le "rime buccali" (cioè da bocca a bocca). Screening e test a campione per professori, alunni e operatori della scuola. Sulle mascherine in aula si aspetta un nuovo parere del Comitato Tecnico Scientifico che arriverà a fine agosto

Niente plexiglas ma distanziamento fisico tra gli studenti, inteso come distanza di un metro tra le "rime buccali" (cioè da bocca a bocca). Sulle mascherine in aula, invece, bisognerà attendere un nuovo parere del Comitato Tecnico Scientifico che arriverà solo a due settimane dal 14 settembre, la data scelta per la ripresa delle lezioni. Sono queste le principali novità inserite nel testo definitivo del Piano scuola 2020-2021, che ha ricevuto il via libera da parte di governo, Regioni ed Enti Locali
Scuole, Conte: "Si riparte il 14 settembre in aula e in massima sicurezza"
Il testo fa riferimento alle indicazioni del Comitato Tecnico Scientifico secondo il quale "il distanziamento fisico (1 metro), rimane un punto di primaria importanza nelle azioni di prevenzione"
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Non è ancora chiaro se gli studenti dovranno indossare o meno le mascherine durante le lezioni. Il Comitato Tecnico Scientifico "almeno 2 settimane prima dell'inizio dell'anno scolastico - si legge nel testo -, aggiornerà, in considerazione del mutato quadro epidemiologico, le proprie indicazioni in merito all'utilizzo dei dispositivi di protezione individuale"
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Le lezioni riprenderanno in presenza. La didattica a distanza rimarrà una soluzione complementare

Una eccezione potrebbe essere quella delle scuole secondarie di secondo grado, cioè le scuole superiori, dove sarà possibile prevedere "didattica digitale integrata, ove le condizioni di contesto la rendano opzione preferibile" o dove lo consentano "le opportunità tecnologiche, l'età e le competenze degli studenti"

Per evitare sovraffollamenti, soprattutto in ingresso e in uscita dagli istituti, si prevedono arrivi "differiti e scaglionati". Previsti anche screening e test a campione per i professori, studenti e tutti gli operatori della scuola

La mensa potrà essere organizzata su due o più turni. Qualora non sia sufficiente, gli enti locali potranno studiare soluzioni alternative come addirittura il consumo del pasto in monoporzioni all'interno dell'aula

Confermata la frequenza a turni differenziati e "l'articolazione modulare di gruppi di alunni provenienti dalla stessa o da diverse classi o da diversi anni di corso"

Sparito, invece, il riferimento alla frequenza al sabato, sostituito da una "diversa modulazione settimanale del tempo a scuola"

"Le istituzioni scolastiche avranno cura di garantire, a ciascun alunno, la medesima offerta formativa, ferma restando l'opportunità di adottare soluzioni organizzative differenti, per realizzare attività educative o formative parallele o alternative alla didattica tradizionale"

Il Piano prevede che in ogni regione vengano istituiti Tavoli che monitorino "le azioni poste in essere dalle Conferenze dei servizi a livello territoriale e dai diversi attori coinvolti nell'organizzazione delle attività scolastiche

L'obiettivo è anche quello di rilevare eventuali elementi di criticità non risolti a livello locale e sostenerne la risoluzione, avendo particolare cura alle speciali necessità provenienti dall'esigenza di tutela degli alunni con disabilità"

Oltre alla costante e approfondita igienizzazione degli spazi, le scuole dovranno "prevedere attività di funzionale organizzazione degli spazi esterni e interni, per evitare raggruppamenti o assembramenti”

Dovranno essere garantiti ingressi, uscite, deflussi e distanziamenti adeguati in ogni fase della giornata scolastica, per alunni, famiglie, personale scolastico e non scolastico

Il Piano "dà atto della necessità di attivare un apposito tavolo di lavoro coordinato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con la partecipazione del Ministero dell'Istruzione" e dei rappresentanti degli Enti Locali per "il reperimento di specifiche risorse che si rendessero necessarie".