Si è conclusa a Palazzo Chigi la conferenza stampa che ha annunciato il via libera per il rientro a metà settembre con le nuove disposizioni anti Covid-19. A parlare sono stati il premier Conte e il Ministro dell'Istruzione Lucia Azzolina che conferma: "Basta classi pollaio, mai stanziato tanto denaro per l'istruzione"
"Ci siamo predisposti per ritornare in sicurezza a settembre. Ne sono nate le linee guida che consentiranno il 14 di far tornare i nostri ragazzi in classe in condizioni di massima sicurezza". Il premier Giuseppe Conte lo ha annunciato in conferenza stampa da Palazzo Chigi dopo il via libera alle nuove linee guida per il rientro a scuola da settembre (ECCO QUALI SONO). L’intesa è stata raggiunta oggi tra governo, regioni, province e Comuni. Presente in conferenza anche il ministro Azzolina: "Per la sicurezza serve spazio, basta classi pollaio. Mai stanziato tanto denaro per la scuola". Intanto la didattica a distanza rimarrà soltanto come risorsa complementare: privilegiate le lezioni presenziali. Soddisfatti anche il ministro della Salute Speranza: "L'intesa è un primo importante passo avanti" e il presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini: "Un ottimo risultato. Le Regioni hanno avuto un ruolo determinante nella costruzione di un Piano scuola 2020-2021" e il ministro (CORONAVIRUS: TUTTI GLI AGGIORNAMENTI).
Conte: "Chiusura scelta difficile ma necessaria"
"Chiudere le scuole è stata una decisione molto difficile", ha detto il premier in conferenza stampa a Palazzo Chigi, "alla fine ci siamo messi d’accordo con il comitato tecnico scientifico perché era quella che garantiva di più. La Didattica a distanza ci ha permesso di andare avanti ma siamo consapevoli che era una necessità, ma sapevamo che non eravamo preparati. La scuola è e rimane al centro del nostro governo".
Azzolina: "Linee guida condivise e subito operative"
"Le linee guida stabilite sono condivise con tutti e sono immediatamente operative. Ci sono le soluzioni e ci sono le risorse: stanzieremo un miliardo in più oltre ai 4.6 già stanziati da gennaio. La scuola non aveva mai visto tutti questi soldi". Queste le parole del ministro Azzolina. "La scuola è il nostro futuro, forma cittadini e cittadine e già dal primo settembre porteremo gli studenti a scuola. Gli istituti devono essere pulite, dobbiamo mantenere il metro di distanziamento ed evitare assembramenti. Faremo anche ingressi scaglionati", ha detto Lucia Azzolina.
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Azzolina: "Scuola anche nei cinema, nei musei e nei teatri"
"Vogliamo fare scuola anche fuori dalla scuola: portiamo gli studenti nei cinema, nei teatri, nei musei, facciamo in modo che respirino la cultura di cui hanno bisogno. Portiamo anche i più piccoli al parco quando il tempo lo consente a fare lezione", ha detto Lucia Azzolina che poi aggiunge: "Se però abbiamo bisogno di più spazi, abbiamo bisogno anche di più organico e grazie a questi nuovi finanziamenti saremo in grado di assumere 50mila tra insegnanti e personale a tempo determinato". Lo stesso ministro, parlando degli spazi necessari per il rientro in sicurezza, specifica: "Abbiamo creato un software per dirci quanti metri quadrati abbiamo per ogni singola classe, auditorium o palestre. Siamo a circa il 76% dei dati che gli Enti Locali ci hanno fatto avere. Al momento c'è il 15% degli studenti da portare fuori dagli edifici scolastici", ha continuato. "Lavoriamo sull'edilizia scolastica leggera. Se non basta, abbiamo ripreso i 3.000 edifici scolastici dismessi. La scuola deve riaprire non solo in sicurezza, ma che sia nuova, più aperta e inclusiva".
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De Cristofaro: "Nessuna didattica a distanza sotto i 14 anni"
"Le scuole riapriranno l'1 settembre per i corsi di recupero e il 14 c'è la riapertura vera e propria", ha confermato a Sky Tg24 il sottosegretario all'Istruzione Peppe De Cristofaro. "Il 20 settembre - ha aggiunto - spero davvero che si riesca a fare quello che in tanti stanno chiedendo, cioè cercare luoghi alternativi alle scuole per svolgere le elezioni. Diversamente sarebbe onestamente un cazzotto nell'occhio e una vera beffa. Spero si risolva positivamente". Lo stesso De Cristofaro poi aggiunge: "La didattica a distanza sotto i quattordici anni non si fa, si fa soltanto per la scuola secondaria di secondo livello ma in condizioni assolutamente residuali, quando è proprio impossibile dare vita alla didattica normale. L'impegno e l'obiettivo del Governo è riportare dal 14 settembre tutti gli studenti in aula in presenza e immaginare la didattica a distanza come vera e propria extrema ratio."
Speranza: intesa importante passo avanti
"L'intesa trovata oggi tra governo, regioni, province e comuni sulle linee guida relative alla riapertura delle scuole è un primo importante passo avanti. Ora dobbiamo continuare a lavorare insieme anche con il massimo coinvolgimento delle forze sociali", ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza. "È essenziale - aggiunge - investire nuove ingenti risorse per garantire la riapertura di tutte le scuole nella massima sicurezza. È un obiettivo fondamentale su cui tutto il Paese deve essere unito".
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