
Ponte Genova, governo al bivio con Aspi dopo pronuncia della Consulta. Cosa sta succedendo
La sentenza della Corte Costituzionale ha giudicato legittima l'esclusione di Autostrade per l’Italia del gruppo Benetton dalla ricostruzione del nuovo ponte di Genova per “l'eccezionale gravità della situazione", aprendo una breccia nel governo sull'affidamento della concessione. Per la gestione del ponte, De Micheli aveva indicato Aspi “per atto dovuto” ma la Consulta rimette tutto in discussione. Il dossier arriva in Cdm il 14 luglio

Sono giorni decisivi nella vicenda dell’affidamento della concessione ad Autostrade, che vede da una parte il governo Conte e dall’altra Aspi. Intanto la Corte Costituzionale ha giudicato legittima l'esclusione di Autostrade per l’Italia del gruppo Benetton dalla ricostruzione del nuovo ponte di Genova. A breve l’esecutivo prenderà una decisione definitiva sulla questione se troverà unità di intenti tra le diverse anime di maggioranza, mentre le opposizioni politiche attaccano
Autostrade, Conte: "O arriva una proposta o scatta la revoca"
Nella giornata di mercoledì 8 luglio la Corte Costituzionale ha stabilito che non è illegittimo estromettere Autostrade per l'Italia dalla ricostruzione del nuovo ponte di Genova dopo il crollo del Ponte Morandi. La Corte Costituzionale ha respinto il ricorso presentato dalla società sulla sua esclusione dalla procedura negoziata per la scelta delle imprese alle quali affidare le opere di demolizione e di ricostruzione
Ponte Genova, la Consulta: "Legittimo escludere Aspi dalla ricostruzione"
Il governo poteva farlo - ha stabilito la Consulta - visto "la eccezionale gravità della situazione che lo ha indotto, in via precauzionale, a non affidare i lavori alla società incaricata della manutenzione del Ponte stesso"
Autostrade, Atlantia all'Ue: "A rischio la sopravvivenza di Aspi"
La decisione della Consulta ha scatenato il dibattito politico nel momento in cui a breve andrà trovata una soluzione definitiva alla traballante questione della concessione di Autostrade per l'Italia. In questi mesi si è parlato di una trattativa Aspi-governo per salvare la concessione, con ipotesi maxi multe ai danni della società o sconti tariffari
Autostrade, Gualtieri: “Accetti le nuove tariffe, ritiro della concessione è un’opzione”
La sentenza della Consulta che ha escluso Aspi dalla ricostruzione del viadotto ligure potrebbe indirizzare la decisione del governo. Fino a qualche giorno fa indiscrezioni sembravano pendere verso un possibile accordo con i Benetton, ma la decisione dei giudici costituzionali sembra più una sponda al M5s, da sempre fautore della revoca della concessione
Le tappe della storia di Autostrade
Il premier Conte ha detto che la vicenda Autostrade "si trascina da troppo tempo. Ma la procedura di revoca è stata avviata e ci sono tutti i presupposti per realizzarla, perché gli inadempimenti sono oggettivi, molteplici e conclamati. Quindi o arriva una proposta della controparte che è particolarmente vantaggiosa per lo Stato oppure procediamo alla revoca, pur consapevoli che comporta insidie giuridiche"
Il dossier arriva in Cdm
Prima della sentenza della Consulta, c’erano state nuove scintille sulla gestione da parte di Autostrade del nuovo Ponte di Genova, a poche decine di giorni dall'inaugurazione al traffico, attesa proprio ad agosto, nel mese dell’anniversario. Il ministro Paola De Micheli aveva confermato che al momento la gestione va ad Aspi, ma anche che "c'è l'ipotesi di una revoca", su cui M5s insiste da due anni

La decisione di affidare provvisoramente ad Autostrade per l'Italia la gestione del nuovo ponte, in quanto concessionario al momento, ha fatto saltare gli equilibri tra opposizione e maggioranza e soprattutto all'interno dei partiti che appoggiano il governo, in particolare tra Iv e Pd da un lato e pentastellati dall'altro, da sempre più ostili ad ogni apertura al gruppo veneto

Le varie anime interne del M5s, tra l’ala aperta ad una possibile trattativa con le società del gruppo Benetton, e l'altra più oltranzista, sono arrivate a convergere su posizioni unanimi dopo la sentenza della Consulta. Tutti invocano una decisione sulla revoca o meno nei prossimi giorni. E il partito del no ad Aspi trova sponde anche in Leu

Da parte sua Autostrade per l'Italia ha ricordato di aver dato il massimo supporto per la realizzazione del nuovo viadotto, collaborando con il commissario Bucci, accollandosi i costi di demolizione e ricostruzione del Ponte, di aver dato indennizzi per oltre 600 milioni a cittadini e imprese, di aver cambiato ''profondamente" il proprio management e le procedure

Nella maggioranza di governo, se i Cinquestelle sono all'attacco, dai dem il messaggio è meno netto. Quello che arriva dal Pd è un richiamo al governo "ad assumere rapidamente le decisioni, da troppo tempo attese, sulle concessioni autostradali"

Se le posizioni interne alla maggioranza ancora non collimano, la Lega è pronta ad attaccare: “I 5S - ha scritto Salvini su Twitter - sono "ridicoli e bugiardi, due anni di menzogne e tempo perso”

Anche Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia, parla di un "de profundis" per il Movimento

Martedì 14 luglio il dossier Autostrade arriva in Cdm. Il premier Giuseppe Conte porta la sua informativa al tavolo del Consiglio dei ministri e l’ipotesi su cui sembra orientarsi è quello di estromettere i Benetton dalla gestione. Conte vorrebbe insistere sulla possibilità della revoca, una strada che accontenterebbe il M5s ma aprirebbe una falla con Iv

Sulla linea dura, oltre a M5s e Leu si allinea anche il Pd. Conte ha ribadito: “I Benetton ci prendono in giro, questo governo non accetterà di sacrificare il bene pubblico sull'altare dei loro interessi privati. Ora è necessaria una decisione"