Autobus incendiato, Salvini a Di Maio: "Cittadinanza a Ramy? Mi sono convinto da solo"

Politica

Il ministro replica al leader M5s, che si era detto "felice di averlo convinto" a dare la cittadinanza al 13enne eroe del caso del sequestro del bus: "Ragazzi usati per battaglia politica". Poi annuncia un possibile dirottamento di un mercantile da parte di migranti

Il ministro dell'Interno ha incontrato al Viminale i ragazzi e i carabinieri intervenuti a San Donato Milanese nel caso del bus sequestrato (LE FOTO DELL'INCONTRO). E in mattinata ha detto: "Io accolgo i consigli di tutti, i suggerimenti di tutti, ma in questo caso mi sono convinto da solo. Mi sono preso del tempo per studiare, studio carte e leggi e poi dico sì o no a ragion veduta". Questa la sua replica a Luigi Di Maio che aveva detto di aver convinto il titolare del Viminale a concedere la cittadinanza a Ramy, uno dei ragazzi dell'autobus dirottato a Milano, che ha chiamato i soccorsi insieme a un suo compagno durante il sequestro da parte di Ousseynou Sy (COS'È SUCCESSO). Il vicepremier in giornata ha anche annunciato che "è in corso un'ipotesi di dirottamento di un mercantile che stava arrivando in Libia dopo aver soccorso migranti e che invece ora sta dirigendosi a nord, verso Malta o Lampedusa".

Salvini: "Cittadinanza solo a Ramy e Adam"

Salvini ha precisato che la cittadinanza sarà concessa "solo a Ramy ed Adam, con una fattispecie particolare, senza coinvolgere altre persone come da alcune fantasiose ricostruzioni apparse sui giornali". E ha spiegato che "ci siamo dati dei giorni per svolgere gli approfondimenti sul percorso da fare perchè questi ragazzi possano diventare italiani senza alcuna variazione della legge sulla cittadinanza" (La telefonata del sequestratore ai carabinieri: "Non sparate, è pieno di gasolio". AUDIO - IL BUS IN FIAMME - LA BIDELLA: " CON IL COLTELLO ALLA GOLA COSTRETTA A LEGARE I RAGAZZI").

L'incontro con i ragazzi

Il ministro ha incontrato a Roma i ragazzi e i carabinieri intervenuti sulla Paullese (LE FOTO DELL'INCONTRO). "Ho avuto la disgustosa sensazione che i ragazzini di Crema siano stati usati da qualcuno per fare battaglia politica", ha poi aggiunto il ministro dell'Interno. Con i ragazzi erano presenti anche i dirigenti della scuola e undici dei carabinieri intervenuti per fermare l'autista del bus. "Hanno dimostrato - ha aggiunto il ministro - che le nostre forze di sicurezza sono all'avanguardia a livello mondiale". Poi Salvini ha concluso: "Ora mi auguro che si chiuda un percorso di vita e mediatico e che si restituisca i ragazzi alla scuola: vogliono tornare in classe, in gita, a giocare a pallone" (LE TESTIMONIANZE DEI RAGAZZI - LA FUGA DEI RAGAZZI - LA TELEFONATA AL 112 - IL RAGAZZINO CHE SI È OFFERTO COME OSTAGGIO).

Sala: "Di Maio e Salvini fanno la corsa a chi si prende il merito"

Sulla questione è intervenuto anche il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, che sul caso di Ramy aveva già polemizzato con Salvini nei giorni scorsi: “Anche su un fatto come questo hanno avuto il coraggio di fare la corsa a chi si prende il merito”, attacca. “Posso essere contento per i ragazzini, però l'interesse è capire se al governo se la vogliono cavare con una cittadinanza e poi mettere nel freezer il dibattito sullo ius soli o no. Questo è il vero punto".

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