Il Paese è chiamato a scegliere 350 deputati e 208 senatori. Seggi aperti per circa 37 milioni di persone dalle 9 alle 20. Le consultazioni convocate poco più di sei mesi dopo quelle del 28 aprile, da cui non è uscito un governo: sono le quarte elezioni in quattro anni
Domenica 10 novembre la Spagna è chiamata al voto per le elezioni generali
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Si tratta delle quarte elezioni nel Paese in quattro anni
La Spagna torna al voto nella speranza di trovare una maggioranza
Circa 37 milioni gli spagnoli chiamati a scegliere 350 deputati e 208 senatori
La Spagna torna al voto nella speranza di trovare una maggioranza
Le elezioni generali sono state convocate poco più di sei mesi dopo la consultazione dello scorso 28 aprile, il cui esito non ha reso possibile la formazione di un governo
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“Oggi votiamo per rafforzare la democrazia. Da domani lavoriamo al governo”, ha detto il leader socialista e premier ad interim Pedro Sanchez dopo aver votato in un seggio nella municipalità di Madrid. Sanchez ha esortato gli spagnoli a recarsi alle urne, dopo una campagna tutta tesa alla richiesta di un mandato chiaro per poter superare l'impasse e governare
Chi è Pedro Sanchez, il leader del partito socialista spagnolo
Alle urne anche il leader dei popolari Pablo Casado. Dopo la sconfitta cocente che vide il Pp ai minimi storici in primavera, i sondaggi segnalano ora una ripresa nei consensi
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"Tendiamo la mano al partito socialista. Pensiamo che con il coraggio di Podemos e con l'esperienza del Partito Socialista possiamo fare del nostro Paese un punto di riferimento per quanto riguarda le politiche sociali", ha detto Pablo Iglesias, leader della formazione di sinistra spagnola Podemos, dopo aver votato
La Spagna non riesce a formare il governo, al voto il 10 novembre
È il momento per gli spagnoli di mobilitarsi e andare a votare, nonostante "molti siano stanchi, preoccupati indecisi": questo l'appello di Albert Rivera, leader di Ciudadanos. Ha spiegato che il suo appello è rivolto in particolare "ai moderati, ai liberali, alla classe media, agli indecisi. Perché se non vanno a votare decidono altri per loro. Se il centro non si mobilita, vincono gli estremi"
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Il leader di Vox, Santiago Abascal, ha votato nel quartiere di Hortaleza a Madrid. "Oggi tutti gli elettori esercitano uniti la loro sovranità", ha detto il leader di estrema destra, "il risultato serva per affinare l'unità della Spagna. È nostro desiderio che si continui così, che gli spagnoli, uniti, siano i padroni del proprio futuro". Vox punta a diventare il terzo partito
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Laura Borras, capolista del partito pro indipendenza della Catalogna JuntsxCat
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Il sindaco di Madrid Jose Luis Martinez Almeida
Elezioni 28 aprile: vincono i socialisti ma manca maggioranza
Il tema centrale della breve ma intensa campagna elettorale è stata la questione catalana
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Gli otto aventi diritto al voto di Villarroya, comune spagnolo di pochi abitanti situato nella comunità autonoma di La Rioja
Barcellona, proteste contro la famiglia reale: bruciate le foto del re Felipe. FOTO