Donald Trump a processo, cosa sapere sul caso Stormy Daniels e sulla condanna
Per la prima volta un ex presidente americano si è ritrovato sul banco degli imputati e lo scorso maggio è stato giudicato colpevole. Il 10 gennaio 2025, a pochi giorni dal nuovo giuramento per la Casa Bianca dopo la rielezione, la sentenza: nessuna multa e non andrà in carcere. Il procedimento riguarda la falsa rendicontazione delle spese della campagna elettorale del 2016, in cui secondo la ricostruzione ha spacciato come consulenza legale fondi che in realtà servirono per pagare il silenzio dell'ex pornostar
- Una spesa per una consulenza che non c’è mai stata. È questa l’accusa al centro del processo a carico di Donald Trump a New York in cui il tycoon è stato giudicato colpevole. Un evento storico: nessun ex presidente americano (nel mentre rieletto) ha mai affrontato un procedimento penale ed è stato condannato, come accaduto a lui al termine del processo nato dalle rivelazioni della ex pornostar Stormy Daniels sul loro affaire
- Il 31 maggio 2024 Trump è stato giudicato colpevole di tutti i 34 capi di imputazione. Secondo l'accusa nel 2016 l'allora candidato alla Casa Bianca per il Partito Repubblicano spese 130mila dollari per comprare il silenzio di Stephanie Clifford, ex pornostar nota con il nome di Stormy Daniels, e convincerla a non divulgare i dettagli sulla loro storia, risalente a 10 anni prima. Il pagamento fu effettuato attraverso l’avvocato dell’ex presidente Michael Cohen, sostenendo fosse una spesa per una consulenza relativa alla campagna elettorale
- Il rapporto tra Clifford e Trump risalirebbe al 2006, quando i due si sarebbero incontrati durante un torneo di golf per celebrità in Nevada. L’ex presidente era già sposato con Melania ed era molto noto come imprenditore e conduttore del reality The Apprentice. Dopo l’incontro nella camera di Trump in Nevada i due si sarebbero visti più volte e il tycoon l’avrebbe chiamata “Honeybunch” (che in inglese significa “tesoro”), promettendole ripetutamente che l’avrebbe fatta partecipare al suo programma, cosa che non accadde mai
- Oltre a Daniels, l'altra testimonianza clou è stata quella Michael Cohen. Ex avvocato personale e faccendiere di Trump, ha materialmente staccato gli assegni per Stormy Daniels e la coniglietta di Playboy Karen McDougal e poi, secondo il procuratore Alvin Bragg, è stato rimborsato dalla compagnia del tycoon che ha fatto passare le rate come "spese legali". Accusato di uso di fondi illeciti durante la campagna, Cohen è stato condannato a tre anni di prigione, trascorsi in parte in carcere e in parte agli arresti domiciliari
- La storia relativa a Clifford infatti non è l’unica: sempre nel 2016, Cohen pagò 150mila dollari anche a un’altra donna, Karen McDougal, una ex modella della rivista per adulti Playboy che voleva vendere ai giornali la storia di una sua presunta relazione con Trump tra il 2006 e il 2007
- Dopo il verdetto di colpevolezza per Trump, in un'intervista al Mirror, Stormy Daniels ha spiegato come a suo avviso il tycoon dovrebbe essere "condannato al carcere e qualche servizio sociale per i meno fortunati, o a fare volontariamente da sacco da boxe in un rifugio per donne”. E ha chiesto di “imprigionarlo subito”. Intanto lui è diventato anche il primo candidato presidenziale a correre come pregiudicato e ha proseguito la sua campagna elettorale
- A novembre Trump ha vinto le elezioni presidenziali, battendo Kamala Harris, garantendosi un altro mandato alla Casa Bianca. Il giudice Juan Merchan ha quindi deciso di rinviare "a tempo indefinito” la sentenza per comminare la pena
- All’inizio del nuovo anno il giudice Merchan ha deciso che per il tycoon deve essere emessa la sentenza e ha fissato la data al 10 gennaio 2025, a 10 giorni dalla cerimonia di giuramento a Capitol Hill, in cui Trump si insedierà alla Casa Bianca come primo presidente con lo status di “felon”, criminale
- I legali di Trump hanno tentato in ogni modo di fermare la pronuncia. La Corte d'appello di New York ha respinto la richiesta di bloccare la sentenza, così come la Corte suprema americana. Per la lettura della sentenza è stato stabilito che il presidente eletto dovesse apparire in tribunale a New York, in persona o anche in video collegamento. Il tycoon si è collegato da remoto con l’aula per l'udienza
- Il giudice Merchan aveva già anticipato di non essere orientato a comminare una pena carceraria o che limitasse la libertà del presidente eletto., e così è stato. Pur confermata la sua responsabilità penale - e quindi la macchia sulla fedina penale - Trump non andrà in carcere e non gli sarà comminata alcuna multa
- L'anno scorso Stephanie Clifford, in un’intervista concessa al Times in occasione dell'incrimanzione di Trump, ha dichiarato come "l’ex presidente non sia più un intoccabile". Non c’è paura verso The Donald, dato che "l’ho visto nudo, non può intimorirmi con i suoi vestiti", ma non fanno piacere le tante minacce dei suoi sostenitori. "Sono molto espliciti, mi scrivono 'Ti ucciderò' e 'Stavolta è la tua fine'", ha dichiarato Clifford