
Joseph Ratzinger: la storia di Benedetto XVI, il Papa emerito che si è dimesso. FOTO
Nato in Germania nel 1927, considerato uno dei più illustri teologi della Chiesa, è stato Papa per quasi otto anni fino al 2013, quando decise di abdicare. Ha vissuto tra le mura del monastero Mater Ecclesiae, nella Città del Vaticano, fino al 31 dicembre 2022, giorno in cui è morto

Considerato uno dei più illustri intellettuali e teologi dell’ultimo secolo, Joseph Ratzinger è stato Papa per quasi otto anni con il nome di Benedetto XVI. Nel 2013 ha deciso di abdicare al soglio pontificio. Si è spento il 31 dicembre 2022, all'età di 95 anni
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Le sue dimissioni restano una scelta unica negli ultimi sei secoli di storia della Chiesa. Nella foto, insieme a Papa Francesco - il suo successore - nel 2014
Benedetto XVI, quando Raztinger annunciò le dimissioni nel 2013. VIDEO
Da Papa emerito, aveva deciso di ritirarsi tra le mura del monastero Mater Ecclesiae, nella Città del Vaticano, dove si dedica alla preghiera e ai suoi scritti
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Joseph Ratzinger era nato a Marktl am Inn, in Baviera, il 16 aprile 1927. Figlio di un poliziotto e di una cuoca, è cresciuto nella Germania degli anni Trenta, conoscendo gli orrori del nazismo e della guerra. La foto risale al 1943
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Il suo percorso all’interno della Chiesa inizia giovanissimo, all’età di 12 anni, quando entra in seminario seguendo i passi del fratello maggiore Georg. Nella foto, la famiglia Ratzinger nel 1951
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Durante la guerra, però, i due fratelli vengono reclutati nel programma paramilitare Luftwaffenhelfer, i servizi ausiliari antiaerei, e in seguito arruolati nella Wehrmacht. Nel mentre, Joseph era iscritto d'ufficio alla Gioventù hitleriana
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Dopo il Secondo conflitto mondiale, Ratzinger prosegue gli studi e il 29 giugno 1951 viene ordinato presbitero. Da quel momento inizia il suo percorso di pastore che si arricchirà dell’esperienza di teologo e professore, fino alla nomina ad arcivescovo di Monaco e Frisinga, e a quella di prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede
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Dopo l’ordinazione sacerdotale, infatti, approfondisce gli studi e diventa dottore in teologia con una tesi dal titolo “Popolo e casa di Dio nella dottrina della Chiesa di Sant’Agostino”. Lo scatto è del 1977
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Grazie alla sua competenza, partecipa al Concilio Vaticano II, durante il quale assiste il cardinale Joseph Frings, arcivescovo di Colonia

Nel 1977, Paolo VI lo nomina arcivescovo di Monaco e il 27 giugno lo crea cardinale. Il suo motto episcopale è stato ''Collaboratore della verità’'. Nella foto, a Friburgo, insieme a Madre Teresa di Calcutta nel 1978

Ha partecipato ai conclavi che nel '78 hanno eletto Papa Luciani e Papa Wojtyla

L’arrivo a Roma è datato 1981, quando Papa Giovanni Paolo II lo nomina prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, l'organismo della Curia romana incaricato di promuovere e tutelare i principi fondativi della Chiesa cattolica

Successivamente diventa presidente della commissione per la preparazione del Catechismo della Chiesa cattolica, vice decano e poi decano dei cardinali

Negli anni in Vaticano, Joseph Ratzinger diventa una delle figure più autorevoli della Chiesa, tanto da essere eletto al soglio pontificio il 19 aprile 2005, nella seconda giornata di conclave, dopo quattro votazioni. Sceglie il nome di Benedetto XVI

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Nella foto, la prima messa da Papa. Ratzinger è in compagnia di monsignor Georg Gaenswein, il suo segretario personale che lo accompagnerà per il resto della sua vita

Per il suo pontificato sceglie il nome di Benedetto XVI. Una scelta che, durante la sua prima udienza generale in piazza San Pietro, spiegherà così: "Ho voluto chiamarmi Benedetto XVI per riallacciarmi idealmente al venerato pontefice Benedetto XV, che ha guidato la Chiesa in un periodo travagliato a causa del primo conflitto mondiale. Fu coraggioso e autentico profeta di pace e si adoperò con strenuo coraggio dapprima per evitare il dramma della guerra e poi per limitarne le conseguenze nefaste”

Nelle vesti di Papa, oltre a numerose visite apostoliche in Italia, Ratzinger ha compiuto viaggi apostolici in 21 Paesi di tutti i continenti. Nella foto, scattata nel 2010, è in compagnia della regina Elisabetta

Durante uno di questi viaggi, in Australia, nel 2008 in occasione della giornata mondiale della gioventù, Benedetto XVI sceglie di affrontare lo scandalo della pedofilia nella Chiesa, scoppiato nel Paese

Decide, infatti, di incontrare una rappresentanza delle vittime dei preti pedofili e condanna fortemente chi commette abusi sessuali: "Devono essere portati davanti alla giustizia. Vergogna per i loro misfatti”

Durante il suo pontificato firma l’Enciclica "Deus caritas est", a cui segue "Spe salvi" e "Caritas in veritate", una riflessione sull’etica dell’economia e sulla globalizzazione

Al centro delle sue Encicliche, messaggi per dire che l'amore e la speranza non sono qualcosa ma qualcuno, cioè Cristo, e per rinnovare la dottrina sociale della Chiesa

Tra i temi più cari, la povertà e l’Africa, i giovani, l’ecumenismo e l’annuncio della fede al mondo secolarizzato. Tra i suoi documenti anche due Motu proprio del 2007: uno per ripristinare la maggioranza dei due terzi per l’elezione di un pontefice e l'altro, il Summorum Pontificum, che ha liberalizzato la messa in latino

Nel 2012 lo sbarco su Twitter. “Cari amici, è con gioia che mi unisco a voi via Twitter. Grazie per la vostra generosa risposta. Vi benedico tutti di cuore”, scrive in un post

Joseph Ratzinger è rimasto in carica fino all’11 febbraio 2013, quando dà inizio a un periodo di "sede vacante", per ragioni legate all'età - 86 anni - e al calo delle forze fisiche

Già prima del 2013, l'11 febbraio non era un giorno qualsiasi in Vaticano: l'anniversario dei patti Lateranensi. Nessuna sopresa, dunque, quando Papa Ratzinger convoca un concistoro per la canonizzazione di alcuni santi. Al termine della riunione “ordinaria”, però, Benedetto XVI resta al suo posto e inizia a leggere una dichiarazione, in latino come da norma vaticana. Nella foto, Ratzinger insieme a Papa Francesco

Ratzinger afferma di dover annunciare una cosa “importante per la Chiesa”, parlando di “età avanzata” (“ingravescentem aetatem”). Due parole non casuali, perché “Ingravescentem aetatem” è il titolo del documento con cui Papa Paolo VI, nel 1970, fissò a 80 anni l'età massima dei cardinali (che oltre questa soglia, poi ridotta a 75 anni, sono tenuti a presentare le proprie dimissioni al Pontefice)

“Dopo aver ripetutamente esaminato la mia coscienza davanti a Dio - afferma Benedetto XVI - sono pervenuto alla certezza che le mie forze non sono più adatte per esercitare in modo adeguato il ministero”. Ratzinger sottolinea che “nel mondo di oggi per governare la barca di san Pietro e annunciare il Vangelo è necessario anche il vigore sia del corpo, sia dell’animo”. Un vigore che “negli ultimi mesi in me è diminuito in modo tale da dover riconoscere la mia incapacità”

In passato, c'erano già stati casi analoghi: otto, non tutti documentati con certezza. L'ultimo risaliva però a 600 anni prima. Ratzinger è quindi stato il primo Pontefice a esercitare la rinuncia in obbedienza al diritto canonico, che ha codificato questa possibilità solo nel 1983. Una rivoluzione tale da aver portato alla creazione di una nuova carica (non ancora inclusa nel codice), quella di “Pontefice emerito”

In molti hanno interpretato la scelta di abdicare di Papa Benedetto XVI come un atto di responsabilità di fronte all’incapacità di gestire con polso saldo il cattolicesimo mondiale, reduce allora dalle tempeste dello scandalo pedofilia e della stagione Vatileaks. Questi temi scottanti, dal 2013 in poi, sono stati affrontati dal suo successore Papa Francesco, che spesso è stato considerato un Pontefice molto lontano dallo stile e dalla filosofia di Ratzinger

Ratzinger lascia ufficialmente l’incarico il 28 febbraio, giorno dal quale si ritira tra le mura del monastero Mater Ecclesiae, nella Città del Vaticano, dove si dedica ai suoi scritti teologici

Negli ultimi anni sono considerevolmente diminuite le sue apparizioni pubbliche e le sue dichiarazioni, anche a causa di condizioni di salute in peggioramento

A gennaio 2020 esplode una polemica per la firma di Ratzinger in un libro del cardinale Robert Sarah in cui si esprime contrarietà su possibili aperture all'ordinazione sacerdotale di uomini sposati. Il Papa emerito chiede di non essere indicato come co-autore del testo

In un'intervista concessa al Corriere della Sera il 1° marzo 2021, Ratzinger ha ribadito: "Non ci sono due Papi. Il Papa è uno solo". E tornando sulle sue dimissioni ha affermato: "È stata una decisione difficile. Ma l'ho presa in piena coscienza, e credo di avere fatto bene"

Le ultime dichiarazioni pubbliche Ratzinger le ha rilasciate a inizio aprile 2021 al settimanale cattolico tedesco Die Tagepost, esprimendo la sua gratitudine per l’Anno di San Giuseppe indetto da Papa Francesco e per la Lettera apostolica Patris corde

Nel gennaio 2022 un rapporto sui casi di pedofilia nell'arcidiocesi di Monaco e sull'occultamento accusa Ratzinger di comportamenti erronei in 4 casi, relativamente al periodo in cui era arcivescovo. Secondo il raporto, non avrebbe intrapreso alcuna azione nei confronti dei quattro religiosi accusati degli abusi. Il Papa emerito, in una dichiarazione scritta, ha respinto le accuse

"Benedetto XVI fino a oggi pomeriggio non ha conosciuto il rapporto dello Studio legale Westpfahl-Spilker-Wastl. Nei prossimi giorni esaminerà con la necessaria attenzione il testo. Il Papa emerito, come ha già più volte ripetuto durante gli anni del suo pontificato, esprime il turbamento e la vergogna per gli abusi sui minori, e manifesta la sua personale vicinanza e la sua preghiera per tutte le vittime, alcune delle quali ha incontrato in occasione dei suoi viaggi apostolici", ha dichiarato mons. Georg Gaenswein, allora segretario particolare del Papa

Ratzinger, in una lettera su Monaco, ha detto che incontrando le vittime ha "guardato negli occhi le conseguenze di una grandissima colpa e ho imparato a capire che noi stessi veniamo trascinati in questa grandissima colpa quando la trascuriamo o quando non l'affrontiamo con la necessaria decisione e responsabilità, come troppo spesso è accaduto e accade". "Ho avuto grandi responsabilità nella Chiesa cattolica. Tanto più grande è il mio dolore" e "ogni giorno mi domanda se anche oggi io non debba parlare di grandissima colpa"

Il 28 dicembre 2022, Papa Francesco ha chiesto ai fedeli di pregare per il suo predecessore: "Vorrei chiedere a tutti voi una preghiera speciale per il Papa emerito Benedetto, che nel silenzio sta sostenendo la Chiesa. Ricordarlo, è molto ammalato, chiedendo al Signore che lo consoli, che lo sostenga in questa testimonianza di amore alla Chiesa, fino alla fine". Il 31 dicembre arriva la notizia della sua scomparsa
Rapporto su pedofilia a Monaco, Ratzinger: "Vergogna e turbamento"