
Venerdì Santo, Via Crucis al Colosseo: Papa Francesco sostituito dal Cardinale Reina. FOTO
Il Pontefice non ha partecipato per il terzo anno consecutivo, sempre per motivi di salute, ma ha comunque scritto le meditazioni. Tappa finale il Tempio di Venere al Palatino, al termine delle 14 stazioni che ricalcano la Passione di Gesù e il suo cammino verso la crocifissione sul monte Golgota

VENERDÌ SANTO, VIA CRUCIS AL COLOSSEO
- Roma celebra il Venerdì Santo con la Via Crucis, in partenza dal Colosseo e guidata dal cardinale vicario della capitale, Baldassare (Baldo) Reina, delegato da Papa Francesco

PAPA FRANCESCO ASSENTE PER IL TERZO ANNO
- Il Santo Padre è assente per la terza volta consecutiva, per motivi di salute. Non ha infatti potuto presiedere il rito nemmeno nell'anno del Giubileo, anche perché la via Crucis si svolge all'aperto e di sera: una condizione difficile per un Pontefice che, anche al di là dell'ultimo e difficile ricovero, ha sempre avuto una certa fragilità nelle vie respiratorie. In foto: il cardinal Reina e alcuni fedeli

I CIRENEI DELLA VIA CRUCIS
- La scelta dei cirenei, cioè dei portatori della croce da una stazione all'altra, richiama alla necessità di un mondo più solidale: tra di loro anche operatori sanitari, migranti, disabili e volontari. In foto, il cardinal Reina

IL PERCORSO DELLA VIA CRUCIS E LE 14 STAZIONI
- Dal Colosseo si arriva al Tempio di Venere al Palatino. Sono in tutto 14 le stazioni che ricalcano la Passione di Gesù e il suo cammino verso la crocifissione sul monte Golgota

LE PREGHIERE E LE MEDITAZIONI DI PAPA FRANCESCO
- Anche se non è presente, Bergoglio ha scritto le meditazioni per la Via Crucis, una per ogni stazione. Nella preghiera a Dio, della prima stazione, il Papa scrive: "Tu sei ancora, silenziosamente, davanti a noi: in ogni sorella e in ogni fratello esposti a giudizi e pregiudizi. Ritornano argomenti religiosi, cavilli giuridici, l'apparente buon senso che non si coinvolge nel destino altrui. Mille ragioni ci tirano dalla parte di Erode, dei sacerdoti, di Pilato e della folla"

“IN UN MONDO A PEZZI C’È BISOGNO DI LACRIME SINCERE”
- E ancora: in un "mondo a pezzi" c'è bisogno di "lacrime sincere" non "di circostanza", scrive sempre il Pontefice. Che ribadisce: "Gesù, che sembri dormire nel mondo in tempesta, portaci tutti nella pace del sabato" e "sarà pace sul tuo popolo e fra tutte le nazioni"

PAPA FRANCESCO E "L'ECONOMIA DI DIO"
- Tornando alle meditazioni, Bergoglio chiama "disumana” un’economia “in cui novantanove vale più di uno”. Eppure, dice, “abbiamo costruito un mondo che funziona così: un mondo di calcoli e algoritmi, di logiche fredde e interessi implacabili". E ricorda: “La legge della tua casa, economia divina, è un'altra, Signore". Bisogna quindi respingere una economia che "uccide e scarta" e che considera le persone come "numeri". Contro "il cantiere dell'inferno", c'è invece "l'economia di Dio" che "non uccide, non scarta, non schiaccia"

PREGHIERA A DIO: "FERMA LA NOSTRA CORSA QUANDO NON GUARDIAMO IN FACCIA NESSUNO"
- Il Papa sottolinea che c’è "bisogno di chi ci fermi, talvolta, e ci metta sulle spalle qualche pezzo di realtà che va semplicemente portato”. E allora prega Dio di "fermare la nostra corsa", "quando andiamo per la nostra strada, senza guardare in faccia nessuno", "quando le notizie non ci commuovono", "quando le persone diventano numeri", "quando per ascoltare non c'è mai tempo"

Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri
