
Venerdì Santo, Papa Francesco torna a celebrare la Via Crucis al Colosseo. FOTO
Tornano in presenza i riti pasquali: il Pontefice celebra la Passione al Colosseo. Alla tredicesima stazione a condividere la croce sono due donne, una russa e una ucraina, con un testo modificato: "Di fronte alla morte il silenzio è più eloquente delle parole. Sostiamo pertanto in un silenzio orante e ciascuno nel cuore preghi per la pace nel mondo". I media cattolici di Kiev non trasmettono la cerimonia in diretta. Il Papa in un tweet prima della processione: "Dio disarma la mano alzata contro il fratello"

Papa Francesco è tornato al Colosseo di Roma per la Via Crucis del Venerdì Santo al Colosseo, dopo due anni in cui le celebrazioni pasquali hanno subìto forti limitazioni a causa della pandemia
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Per la Via Crucis, iniziata alle 21.15, si sono radunati circa 10mila fedeli
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Irina, infermiera ucraina, e Albina, specializzanda russa, hanno portato insieme la croce nella Via Crucis del Papa. È la XIII stazione, quella che ricorda la morte di Gesù sulla croce. Confermato dunque il programma della Santa Sede nonostante le polemiche che hanno preceduto la celebrazione
La Via Crucis del 2020 con Papa Francesco in diretta tv. FOTO
Nel corso della Via Crucis è stato modificato il testo della XIII stazione: "Di fronte alla morte il silenzio è più eloquente delle parole. Sostiamo pertanto in un silenzio orante e ciascuno nel cuore preghi per la pace nel mondo." "Si tratta di un cambiamento previsto, che limita il testo al minimo per affidarsi al silenzio e alla preghiera", spiega il portavoce vaticano Matteo Bruni

La decisione di far portare la croce da due donne dei Paesi in guerra infatti non è piaciuta all'Ucraina. I media cattolici di Kiev - come Ugcc Live Tv, la rivista cattolica Credo, Radio Maria e Ewtn Ucraina, così come le tv nazionali - hanno deciso di non trasmettere la processione. Lo riporta l'agenzia Risu
I riti del Giovedì Santo, dalla messa alla lavanda dei piedi in carcere. FOTO
"Questi media - si legge su Risu - hanno quasi sempre coperto tutti gli eventi importanti in Vaticano. L'ultimo evento trasmesso è stata la consacrazione al Cuore Immacolato di Maria di Russia e Ucraina da parte da parte del Pontefice"

"Converti al tuo cuore i nostri cuori ribelli, perché impariamo a seguire progetti di pace; porta gli avversari a stringersi la mano, perché gustino il perdono reciproco; disarma la mano alzata del fratello contro il fratello, perché dove c'è l'odio fiorisca la concordia". Con questa preghiera Papa Francesco ha concluso la Via Crucis al Colosseo

"Il mondo ha scelto, è duro dirlo, ma ha scelto lo schema di Caino e la guerra è mettere in atto il 'cainismo', cioè uccidere il fratello". Torna dunque a parlare della guerra in Ucraina, ma anche di tutti i conflitti che in questo momento sono nel mondo, Papa Francesco, in questo Venerdì Santo segnato dal dolore per quanto sta accadendo nel cuore dell'Europa

Oggi l'inviato del Papa in Ucraina, il cardinale Konrad Krajewski, ha celebrato la Via Crucis a Bordjanka, alle porte di Kiev. Le stazioni sono state sostituite con le soste davanti alle vittime civili che sono state trovate dopo il ritiro dell'armata russa. Krajewski ha pregato anche a Bucha e a Irpin, accompagnato dal Nunzio apostolico, mons. Visvaldas Kulbokas, l'unico "ambasciatore" che non ha mai lasciato Kiev

Erano due anni che, a causa della pandemia da Covid-19, non si celebrava la processione del Venerdì Santo al Colosseo

Resteranno iconiche le immagini della Via Crucis del 2020 quando, in pieno lockdown, Papa Francesco celebrò il rito da solo in una piazza San Pietro deserta

Anche lo scorso anno la celebrazione della croce si tenne, per la seconda volta consecutiva, non al Colosseo ma sul sagrato della Basilica di San Pietro

Alle 17, nella Basilica vaticana, si è invece svolta la celebrazione della Passione del Signore presieduta dal Papa

A pronunciare l’omelia della celebrazione il cardinale Raniero Cantalamessa, il predicatore della Casa pontificia

Al centro delle meditazioni la missione e il servizio, interpretati dalle famiglie come assistenza ai genitori malati o ai figli disabili