
Mike Pence: chi è l'esponente repubblicano, vice di Trump durante il mandato del tycoon
Braccio destro del tycoon dal 2016, è stato "vice president" durante la presidenza Trump alla guida degli Usa. Nato in Indiana nel 1959, è molto religioso, conservatore e antiabortista. Dagli studi in legge fino ai primi passi nel mondo politico, ecco il percorso che lo ha portato per quattro anni alla Casa Bianca

Religioso e classicamente conservatore: sono questi gli aggettivi che vengono usati più spesso per descrivere Mike Pence, il vicepresidente americano durante il mandato presidenziale di Donald Trump. A fianco del tycoon dal 2016, cederà la sua posizione a Kamala Harris, vice di Joe Biden, il presidente eletto dopo il voto del 3 novembre 2020. Dall'Indiana alla Casa Bianca, ecco chi è il braccio destro del tycoon
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Michael Pence (detto Mike) è nato a Columbus, Indiana, il 7 giugno 1959, da genitori di origini tedesche e irlandesi, cattolici e democratici. Nella foto, Pence nel 2009
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Entrato in università da convinto sostenitore del democratici, viene però affascinato dal programma conservatore di Ronald Reagan e da quel momento il suo sostegno va ai repubblicani
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Dopo la laurea in Storia, Pence perfeziona la sua formazione alla Law School dell’Università dell’Indiana dopo la quale inizia a lavorare in uno studio legale

Pence è anche un antiabortista e per questo è da sempre molto apprezzato dall’ala più radicale del partito, mentre è molto criticato dalle associazioni che si battono per il diritto all’interruzione della gravidanza. Nella foto: con la moglie Karen all'evento March For Life del 2017

Dopo l’elezione a vicepresidente, ha mantenuto un basso profilo mediatico ma è stato determinate su molti dossier con cui Washington ha avuto a che fare in questi 4 anni

Dalla politica estera, con l'attenzione puntata su temi come quello della Corea del Nord e di Gerusalemme, fino alla questione del razzismo e delle proteste negli Usa, sono molti i campi in cui Pence è intervenuto

Anche se ha mantenuto un basso profilo, Pence è finito sotto i riflettori in più di un'occasione durante questi 4 anni. Come nel 2017, quando ha lasciato lo stadio durante una partita di football a Indianapolis dopo che alcuni giocatori si erano inginocchiati durante l'inno. Donald Trump aveva commentato: "Sono orgoglioso di lui" (foto: account twitter di Pence)
Usa, giocatori in ginocchio durante l'inno. Pence lascia lo stadio
Molte critiche sono arrivate a lui e all'amministrazione Trump per l'iniziale gestione della pandemia di Coronavirus negli Usa. Tema, questo, che è riemerso anche durante il dibattito con la candidata vicepresidente democratica Kamala Harris che ha accusato Pence e il tycoon di aver nascosto e minimizzato la gravità dell'emergenza sanitaria. Nella foto, la serata del dibattito, l'8 ottobre 2020

Sempre durante il dibattito, a tenere banco non sono state solo le argomentazioni politiche, ma anche la mosca che è volata sulla testa del repubblicano. Pence è diventato così immediatamente il protagonista di molti meme ironici sul web
Flygate, la mosca sulla testa di Mike Pence scatena l'ironia sui social. FOTO
Le elezioni del 3 novembe 2020 hanno sancito la vittoria di Biden su Trump. Quindi anche Pence a gennaio dovrà lasciare la Casa Bianca. Ma secondo diverse indiscrezioni, la sua carriera politica potrebbe essere ancora lunga: il suo nome, infatti, circola già tra quelli dei probabili candidati presidente per la tornata elettorale del 2024
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