È stata la prima donna nera eletta procuratrice distrettuale e poi procuratrice generale nella storia della California, prima donna di colore e prima indiana-americana eletta senatrice fino a diventare vicepresidente degli Stati Uniti d’America. Oggi, a 60 anni, potrebbe diventare la prima donna presidente Usa
- Kamala Harris, candidata del Partito democratico per diventare presidente degli Stati Uniti d’America, è stata la prima donna nera eletta procuratrice distrettuale e poi procuratrice generale nella storia della California, prima donna di colore e prima indiana-americana eletta senatrice fino a diventare vicepresidente degli Stati Uniti d’America. Oggi a 60 anni potrebbe diventare la prima donna presidente degli Stati Uniti
- Nata il 20 ottobre del 1964 a Oakland, in California, figlia di due attivisti laureati a Berkeley, cresce a pane e proteste mentre respira diritti civili. Come omaggio alle sue origini indiane la madre decide di chiamarla Kamala, altro nome della dea indù Lakshmi, nome usato per rappresentare l’emancipazione della donna in India
- Da bambina frequenta una chiesa battista per neri e un tempio induista, abbracciando sia la sua identità dell'Asia meridionale che quella nera.
Dopo il liceo si laurea in Scienze politiche ed Economia alla Howard University, prestigioso college storicamente nero di Washington
- Nel 1990 supera l'esame di avvocato e inizia a lavorare come assistente procuratore distrettuale a Oakland, occupandosi principalmente di crimini sessuali. Fino al 1998 ha lavorato come viceprocuratrice distrettuale della Contea di Alameda. Successivamente, viene eletta nel 2003 procuratrice distrettuale di San Francisco. Dopo essere stata rieletta nel 2007, rimane in carica per altri quattro anni
- Durante gli anni a San Francisco combatte le differenze di genere, la pena di morte, le disuguaglianze sociali e l’eccessiva violenza della polizia. Si faceva il suo nome come potenziale candidata alla Corte Suprema sotto l'amministrazione Obama
- Nel frattempo la scalata gerarchica prosegue e viene eletta procuratrice generale della California, carica che manterrà fino al 2017 grazie alla rielezione per un secondo mandato nel 2014. Oltre ad essere la prima donna a ricoprire questa carica, è anche la prima figura asioamericana
- Nel 2016 si candida alle elezioni per il Senato. A giugno di quello stesso anno risulta la più votata alle cosiddette jungle primaries della California, alle quali partecipano i candidati di tutti i partiti
- Nel 2016 vince la sua corsa al Senato degli Stati Uniti, sconfiggendo Loretta Sanchez, collega democratica con 20 anni di esperienza. Succede a Barbara Boxer, ritiratasi dopo 24 anni come senatrice, iniziando il proprio mandato nel gennaio del 2017
- La politica divisiva di Donald Trump ha aiutato la sua ascesa. È sempre stata in prima linea quando si è trattato di denunciare qualsiasi forma di discriminazione o di violazione della legge: contro le donne, le persone a basso reddito, le persone di colore
- Nel gennaio 2019 si candida per le primarie democratiche in vista delle presidenziali del 2020. A dicembre 2019 ritira la sua candidatura dando il suo appoggio a Biden. L'11 agosto 2020 Joe Biden, candidato presidenziale democratico, la nomina per la vicepresidenza
- Dopo l'annuncio di Joe Biden, la senatrice ha condiviso un video online, ripercorrendo le tappe della sua carriera e non lesinando le critiche all'amministrazione Trump: "Nel mezzo di una pandemia, il presidente sta tentando di smantellare il sistema sanitario. Mentre le piccole imprese chiudono, lui agevola i suoi ricchi donatori. E quando la gente chiede aiuto, lui risponde usando i gas lacrimogeni”
- Le proteste razziali dopo la morte di Floyd hanno favorito la conquista della poltrona di vice presidente candidata con Biden durante la scorsa campagna elettorale. I leader religiosi delle principali chiese cristiane afroamericane vedevano di buon occhio una sua candidatura e alla fine Biden la scelse
- A novembre del 2020 Harris diventa la prima donna vicepresidente degli Stati Uniti, nonché la prima persona afroamericana e asio-americana a ricoprire l’incarico. Nel corso del mandato ha assunto, come previsto dalla legge, la presidenza del Senato e ha sostenuto tutte le scelte di Biden. Il suo motto "Potresti essere il primo, ma assicurati di non essere l’ultimo" un augurio che oggi deve rivolgere a se stessa
- Il 21 luglio 2024 Biden si è ritirato dalla corsa alla Casa Bianca 2024 e ha detto: “Voglio offrire il mio pieno sostegno e il mio appoggio affinché Kamala sia il candidato del nostro partito quest'anno”
- La nomination è stata resa ufficiale all’inizio di agosto. Harris ha scelto come candidato vicepresidente Tim Walz, governatore del Minnesota. Se dovesse vincere sarebbe la prima donna a diventare presidente degli Stati Uniti
- A due settimane dal voto, i sondaggi indicano una situazione di essenziale parità tra l’ex presidente candidato per i Repubblicani e l’attuale vicepresidente candidata per i Democratici. Il vantaggio che Harris aveva dopo la convention in cui è stata incoronata candidata al posto di Biden è evaporato, e all’interno di entrambi i partiti c’è incertezza sull’esito finale del voto