Kamala Harris compie 60 anni: la storia della candidata alla Presidenza Usa
Dalla sua elezione al Senato nel 2016, prima asiatica americana e seconda afroamericana a entrare in Senato, è emersa come una delle facce nuove del partito democratico
- Il 20 ottobre 1964 nasce Kamala, nome che significa “fiore di loto” dall’unione di Shyamala Gopalan, indiana di Chennai e il giamaicano Donald Harris. Dopo tre anni nasce la sorella, ma il matrimonio naufraga nel 1971. Oggi a 60 anni potrebbe diventare la prima donna presidente degli Stati Uniti
- Negli anni ‘70 Kamala cresce a Berkeley con la madre e la sorella. Tutta la famiglia è composta da attivisti, dalla nonna materna Rajam fino agli amici studenti della madre. La comunità nera accoglie tutte e tre. Le sue prime marce per il diritto di voto, i diritti civili o contro la guerra in Vietnam Kamala le fa in passeggino
- Dopo la separazione dei genitori, Shyamala e le figlie si trasferiscono in una zona di Berkeley nota come flatlands, ovvero “la pianura”, quartiere di famiglie operaie, che cercano soprattutto di lavorare bene, pagare le bollette e aiutarsi a vicenda
- Kamala canta nel coro gospel della chiesa e va a scuola prendendo il desegregation bus, un autobus istituito per “mischiare gli studenti dei vari quartieri e colori”. Un’esperienza fondamentale per la futura vicepresidente degli Stati Uniti, ma criticata all’epoca da molti bianchi. Tra questi c’è anche Joe Biden, giovane di 29 anni non ancora senatore ma già attivo politicamente
- Nel 1976 Shyamala vince un posto da ricercatrice a Montreal, quindi Kamala si trasferisce con la famiglia in Canada e si diplomerà lì. Negli anni ‘80 torna negli Stati Uniti per studiare prima economia e scienze politiche alla Howard University di Washington, poi giurisprudenza all’Hastings College di San Francisco, dove si laurea nel 1989 e comincia a lavorare come stagista a Oakland, nell’ufficio del Procuratore distrettuale della Contea di Alameda
- Nel 2003 Harris viene eletta Procuratore di San Francisco con il 56,5% di voti rispetto al candidato rivale: è la prima volta per una donna di colore. Per poi salire di grado ed essere eletta per due mandati Procuratore generale nello Stato della California
- Nel 2014 a Los Angeles sposa Doug Emhoff, avvocato d’affari, in una cerimonia privata celebrata dalla sorella Maya. Emhoff, che è ancora al suo fianco, ora alla Casa Bianca come second gentleman, ha due figlie da un precedente matrimonio di cui lei è diventata riferimento
- La politica divisiva di Donald Trump ha aiutato la sua ascesa. È sempre stata in prima linea quando si è trattato di denunciare qualsiasi forma di discriminazione o di violazione della legge: contro le donne, le persone a basso reddito, le persone di colore.
- Le proteste razziali dopo la morte di Floyd hanno favorito la conquista della poltrona di vice presidente candidata con Biden durante la scorsa campagna elettorale. I leader religiosi delle principali chiese cristiane afroamericane vedevano di buon occhio una sua candidatura e alla fine Biden la scelse