La strage del Bataclan e Stade de France, gli attentati a Parigi del 13 novembre 2015
La capitale francese viene colpita al cuore da una serie di attacchi terroristici sferrati da un commando armato collegato all'autoproclamato Stato Islamico. Negli attentati sono rimaste uccise 130 persone di 26 diverse nazionalità, 90 delle quali al teatro Bataclan. Tra le vittime c'è anche un'italiana, la 28enne Valeria Solesin. Si è trattato della più cruenta aggressione in territorio francese dalla Seconda guerra mondiale. LA FOTOGALLERY
- Il 13 novembre 2015 Parigi ha subito una serie di attacchi terroristici di matrice islamica sferrati da un commando armato collegato all'autoproclamato Stato Islamico, noto come ISIS
- Gli attacchi armati si sono concentrati nel I, X e XI arrondissement di Parigi e allo Stade de France, a Saint-Denis, nella regione dell'Île-de-France
- Gli attentati sono stati compiuti da almeno dieci persone fra uomini e donne, responsabili di tre esplosioni nei pressi dello stadio e di sei sparatorie in diversi luoghi pubblici della capitale francese, tra cui la più sanguinosa è avvenuta al teatro Bataclan, dove sono rimaste uccise 90 persone
- Si è trattato della più cruenta aggressione in territorio francese dalla seconda guerra mondiale e del secondo più grave atto terroristico nei confini dell'Unione europea dopo gli attentati dell'11 marzo 2004 a Madrid
- Mentre gli attacchi erano ancora in corso, in un discorso televisivo il presidente francese François Hollande ha dichiarato lo stato di emergenza in tutta la Francia e annunciato la chiusura temporanea delle frontiere
- Dall'inizio del 2015, la Francia è stata vittima di numerosi attentati terroristici di matrice islamica fondamentalista, compiuti da affiliati o sostenitori di Al-Qaida e dello Stato Islamico. Tra il 7 e il 9 gennaio erano stati attaccati gli uffici del giornale satirico Charlie Hebdo, a Parigi, e il supermercato kosher Hyper Cacher, a Porte de Vincennes. Negli assalti, compiuti dai fratelli Coulibaly, erano rimaste uccise 17 persone
- Gli attacchi del 13 novembre hanno inizio con un’esplosione davanti al ristorante "Events" nei pressi dell'ingresso D dello Stade de France, in zona Saint-Denis. L'attacco avviene venti minuti dopo l'inizio dell'amichevole fra le nazionali di calcio di Francia e Germania seguita, allo stadio, da 80.000 tifosi, tra i quali il presidente della Repubblica francese François Hollande. Per non aggravare la tensione, la partita prosegue; l'esplosione causa un morto, di nome Manuel Dias, più l'attentatore, Ukashah Al-Iraqi
- A pochi minuti di distanza quattro terroristi, a bordo di una SEAT León nera cominciano a sparare nei pressi di due ristoranti della capitale: "Le Carillon" su Rue Alibert, e "Le Petit Cambodge" su Rue Bichat. I terroristi, armati con AK-47, inneggiano alla Siria e all'Iraq e urlano in lingua araba: "Allahu Akbar!". L'attacco causa in tutto 13 morti e 10 feriti gravi
- Seguono un’esplosione davanti a un fast food della catena "Quick" nei pressi dell'ingresso H dello Stade de France; una seconda sparatoria vicino al Café Bonne Bière e alla pizzeria Casa Nostra, in Rue de la Fontaine au Roi (5 morti e 2 feriti). Una terza sparatoria si svolge davanti al ristorante "La Belle Équipe", vicino a rue de Charonne, nell'XI arrondissement (21 morti e 9 feriti)
- Alle 21:40, durante un concerto del gruppo rock statunitense Eagles of Death Metal, con circa 1.500 spettatori, 3 terroristi vestiti di nero (Ismaël Omar Mostefaï, Samy Amimour e Foued Mohamed-Aggad), equipaggiati di zaini porta-caricatori, AK-47, di un fucile a pompa, bombe a mano e cinture esplosive, parcheggiano la loro Volkswagen Polo accanto al teatro Bataclan, su Boulevard Voltaire, e due minuti dopo uno dei tre manda un SMS a Mohamed Belkaid, il coordinatore principale degli attacchi in Belgio, in cui si legge: "Siamo partiti, cominciamo"
- La linea di ricezione viene disattivata e gli assalitori gettano il cellulare in un cestino. Dopodiché, i terroristi irrompono nel teatro sparando contro la folla, urlando "Allahu Akbar!". La prima raffica provoca una decina di vittime davanti all'ingresso, ma viene in un primo istante scambiata per amplificatori o effetti pirotecnici. La seconda si dirige verso il bar e mette in fuga il leader degli Eagles of Death Metal Jesse Hughes, il chitarrista Eden Galindo, il bassista Matt McJunkins e il batterista Julian Dorio
- Subito dopo i tre uomini si posizionano sulla platea e sparano altre raffiche sugli spettatori. I presenti, terrorizzati, tentano con l'aiuto dei buttafuori di evacuare il locale attraverso porte di sicurezza e finestre laterali, mentre il resto dei membri della band riesce a sopravvivere all'irruzione degli attentatori scappando da un'uscita dietro le quinte. Altre 50 persone scappano sul tetto, altre ancora si rifugiano nei bagni e nei camerini. Proseguono intanto le esplosioni in altri luoghi della città
- Nelle ore seguenti intervengono diversi corpi di polizia, che affrontano faccia a faccia i terroristi, i quali minacciano di decapitare gli ostaggi. Il presidente Hollande dichiara lo stato di emergenza e a mezzanotte il governo si riunisce in un consiglio dei ministri straordinario
- Dopo un’ora di negoziazione, il commissario Christophe Molmy, comandante supremo della B.R.I., ordina via radio di iniziare un raid al teatro Bataclan. I terroristi vengono uccisi, i sopravvissuti liberati. All’una di notte, tramite Twitter, l’ISIS rivendica ufficialmente gli attentati
- Tra le persone uccise nell'assalto al teatro Bataclan c'è anche l'unica vittima italiana degli attacchi di Parigi, Valeria Solesin, ricercatrice presso la Sorbona di Parigi. La 28enne venne colpita da due proiettili esplosi da un kalashnikov nei primi minuti del blitz dei terroristi nella struttura
- Negli attacchi sono rimaste uccise 130 persone, ferite tra le 352 e le 368. Le vittime erano di 26 diverse nazionalità
- Una targa è stata posta a ricordo di Manuel Dias, 63 anni, originario del Portogallo e trasferitosi a Parigi all'età di 18 anni. L'uomo, che aveva accompagnato allo stadio un gruppo di tifosi, morì in seguito all'attacco allo Stade de France