Il primo ministro israeliano conferma una strategia comune con Trump per giungere a un accordo sulla liberazione degli ostaggi detenuti da Hamas, ma ha chiarito che Israele non firmerà alcun patto "a ogni costo". In Qatar continuano i negoziati sulla tregua a Gaza: resta il nodo del riposizionamento delle truppe di Tel Aviv
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Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato che lui e Donald Trump condividono pienamente la strategia per giungere a un accordo sulla liberazione degli ostaggi detenuti da Hamas, ma ha chiarito che Israele non firmerà alcun patto "a ogni costo".
"Ritengo che ci sia un buona chance di un cessate il fuoco" a Gaza, ha detto il premier israeliano in un'intervista a Fox. Dello stesso avviso Donald Trump: “Abbiamo una chance molto buona per un accordo su Gaza questa settimana o la prossima". Anche il capo dell'esercito israeliano ha sottolineato che si sono create le condizioni per l'avanzamento di un accordo di rilascio di ostaggi a Gaza. Il dirigente di Hamas, Taher al-Nunu, ha dichiarato che il gruppo, in caso di accordo, è pronto a liberare 10 ostaggi per garantire il flusso senza ostacoli degli aiuti disperatamente necessari a Gaza e fermare gli attacchi israeliani.
Intanto a Doha continuano i negoziati sulla tregua a Gaza: resta il nodo del riposizionamento delle truppe israeliane. Secondo indiscrezioni da parte di diplomatici arabi ottenute dai media israeliani, la presentazione da parte di Israele di nuove mappe ai mediatori di Doha che mostrano un ritiro parziale e più ampio dell'Idf durante la tregua proposta di 60 giorni, ha fatto avanzare i negoziati tra Israele e Hamas per il rilascio degli ostaggi e il cessate il fuoco.
Gli Stati Uniti imporranno sanzioni a Francesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni Unite per i Territori Palestinesi a Ginevra. Lo ha annunciato il segretario di stato Marco Rubio, criticando gli "illegittimi e vergognosi sforzi di Albanese per fare pressione sulla Corte Penale Internazionale affinché agisca contro funzionari, aziende e leader statunitensi e israeliani".
Gli approfondimenti:
- Medio Oriente: dove si trovano le basi Usa e cosa rischiano dopo l’attacco all’Iran
- Stretto Hormuz, perché è strategico e cosa succede se l’Iran lo chiude
- Come è stato colpito il programma nucleare iraniano: il punto
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Iran, nuovo messaggio dell'ayatollah Khamenei: 'Israele schiacciato'
"Offro le mie congratulazioni per la vittoria sull'infido regime sionista". Così in un post su X l'ayatollah Ali Khamenei, annunciando il suo terzo videomessaggio. "Anche in questo caso, la Repubblica Islamica è uscita vittoriosa e, in cambio, ha dato un duro schiaffo in faccia all'America", ha affermato la Guida suprema della Repubblica islamica, Ali Khamenei, in un comunicato scritto pubblicato dall'agenzia Iran e su X.

Iran, nuovo messaggio dell'ayatollah Khamenei: 'Israele schiacciato'
Vai al contenutoGuerra Medioriente e commerci Italia-Iran, i rischi per Made in Italy
I rapporti commerciali fra Roma e Teheran potrebbero subire dei contraccolpi a causa del conflitto. In questo caso sarebbe probabilmente il nostro Paese a perderci maggiormente. Anche se non si tratta di scambi di grande entità, esportiamo più di quanto importiamo.
Guerra Medioriente e commerci Italia-Iran, i rischi per Made in Italy
Vai al contenutoNetanyahu: "Con Trump su ostaggi ma nessun accordo a ogni costo"
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato oggi che lui e Donald Trump condividono pienamente la strategia per giungere a un accordo sulla liberazione degli ostaggi detenuti da Hamas, ma ha chiarito che Israele non firmera' alcun patto "a ogni costo". "Il presidente Trump e io abbiamo un obiettivo comune: ottenere il rilascio dei nostri ostaggi, porre fine al governo di Hamas a Gaza e garantire che la Striscia non rappresenti piu' una minaccia per Israele", ha detto Netanyahu parlando con la stampa al Congresso degli Stati Uniti, prima di incontrare il leader della maggioranza al Senato, John Thune.
Guerra 12 giorni: come è stato colpito il programma nucleare iraniano
Prima l’intervento militare di Israele in Iran, quindi l’attacco americano contro tre importanti siti nucleari iraniani. Dopo i recenti attacchi che hanno infiammato il Medio Oriente, con protagonisti Israele, Usa ed Iran, quanto è stato realmente danneggiato del programma atomico iraniano? A fornire un quadro d’insieme è un’analisi del quotidiano “La Repubblica”, secondo cui i piani di Teheran “hanno subito danni ingenti, ma non il colpo di grazia auspicato da Donald Trump”. Ecco in che modo.

Guerra 12 giorni: come è stato colpito il programma nucleare iraniano
Vai al contenutoConsiglio Europeo: negoziare con Iran, tregua a Gaza, sanzionare Mosca
Bruxelles ha ospitato il Consiglio europeo tra i leader dei 27, compresa la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. La due giorni di vertice segue il World Forum Nato a L'Aja“dominato” dalla presenza di Donald Trump. Al centro due dossier chiave delle relazioni transatlantiche, i dazi e la difesa, ma anche la complicata situazione geopolitica internazionale. Nelle conclusioni di rito, i capi di Stato e di governo esortano a trovare una soluzione negoziale "alla questione nucleare iraniana" e chiedono un "immediato" cessate il fuoco sulla Striscia di Gaza. Sull'Ucraina - con l'impegno a proseguire con gli aiuti militari - le conclusioni sono state adottate a 26, senza il sostegno di Budapest che continua a opporsi all'avanzamento di Kiev nel percorso di adesione all'Ue.

Consiglio Europeo: negoziare con Iran, tregua a Gaza, sanzionare Mosca
Vai al contenutoIdf: soldato ucciso da Hamas durante tentato rapimento nel sud di Gaza
Un soldato israeliano è stato ucciso nel sud della Striscia di Gaza durante un attacco da parte di miliziani di Hamas, che hanno tentato di rapirlo nei pressi di Khan Younis. Lo ha annunciato l’esercito israeliano (Idf), precisando che il militare, il cui nome sarà reso noto in un secondo momento, era alla guida di un escavatore quando è stato assalito. Lo riporta il Times of Israel. Secondo la ricostruzione dell’Idf, diversi uomini armati di Hamas sono emersi da un tunnel e hanno attaccato le truppe israeliane. Il soldato avrebbe lottato con i suoi aggressori, ma è stato infine ucciso dai colpi sparati dai miliziani. I militari israeliani presenti nell’area hanno aperto il fuoco contro gli assalitori, colpendone alcuni e impedendo il rapimento. L’incidente è attualmente oggetto di ulteriori indagini da parte dell’esercito.
Hamas: "Sì a rilascio 10 ostaggi ma altre questioni da risolvere"
Hamas affronta i negoziati in corso con Israele, giunti ormai al quarto giorno, per un cessate il fuoco a Gaza, affermando di aver dimostrato "flessibilità" e di aver accettato di rilasciare dieci ostaggi come parte dell'accordo. Allo stesso tempo, la fazione palestinese segnala che altre questioni sono ancora in fase di negoziazione, tra cui l'ingresso di aiuti umanitari nella Striscia, il ritiro d'Idf e garanzie concrete per un cessate il fuoco permanente. Nella sua dichiarazione, riportata dal Times on Israel, Hamas afferma che, nonostante le difficoltà nei colloqui, continua ad agire "seriamente e con spirito positivo con i mediatori per superare gli ostacoli".
Coop Alleanza toglie da scaffali prodotti israeliani e mette Gaza Cola
Da un paio di settimane la Cooperativa - attiva in Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Lombardia, Emilia-Romagna, Marche, Abruzzo, Puglia e Basilicata - ha aderito alla campagna Coop 4 Refugees. "Non possiamo rimanere indifferenti davanti alle violenze in corso nella Striscia".

Coop Alleanza toglie da scaffali prodotti israeliani e mette Gaza Cola
Vai al contenutoTrump: “Iran vicino a bomba atomica"
In un'intervista a Fox News, il presidente statunitense Donald Trump ha dichiarato che Teheran era "vicina alla bomba atomica", annunciando la possibilità di “revocare le sanzioni” all'Iran “se resterà pacifico e dimostrerà che non farà più danni”.

Trump: “Iran vicino a bomba atomica. Niente proroga sui dazi'
Vai al contenutoNetanyahu: Trump vuole accordo? "Non ad ogni costo"
Il Primo Ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, e' arrivato al Congresso degli Stati Uniti per un incontro con il leader della maggioranza repubblicana al Senato, John Thune. Prima dell'incontro, Netanyahu ha dichiarato ai giornalisti: "Vogliamo porre fine al dominio di Hamas a Gaza, in modo che non rappresenti una minaccia. Nel perseguire il nostro obiettivo comune, abbiamo condiviso strategia e tattiche, che implicano un coordinamento completo piuttosto che pressioni. Il Presidente Trump vuole un accordo, ma non a qualsiasi prezzo. Anch'io. Israele ha altre richieste e stiamo lavorando insieme per raggiungerlo. C'e' cordialita' e una buona cooperazione qui come mai prima, nulla di simile e' esistito con nessun altro Presidente. Stiamo lavorando diligentemente per ottenere il rilascio degli ostaggi, mantenendo le nostre posizioni".
Hamas: "Se accordo pronti a liberare 10 ostaggi"
Il dirigente di Hamas, Taher al-Nunu, afferma che il gruppo è pronto a liberare 10 ostaggi per garantire il flusso senza ostacoli degli aiuti disperatamente necessari a Gaza e fermare gli attacchi israeliani. Lo riporta Al Jazeera. Al-Nunu ha affermato che il gruppo ha accettato l'ultima proposta di tregua e "ha offerto la flessibilita' necessaria per proteggere il nostro popolo, fermare il crimine di genocidio e consentire l'ingresso e il flusso di aiuti liberi e dignitosi al nostro popolo fino a quando non raggiungeremo la fine completa della guerra". Sono in corso negoziati su due questioni chiave: l'ingresso senza restrizioni degli aiuti e i "meccanismi" volti allo sfollamento forzato dei palestinesi, ha aggiunto. Le linee di ritiro delle truppe israeliane nella prima fase di un cessate il fuoco dovrebbero essere tracciate in modo da non incidere sulle vite dei palestinesi e "aprire la strada alla seconda fase dei negoziati".
Qatar a Israele: "Hamas si prepara per cessate il fuoco"
Israele ha ricevuto un messaggio dal Qatar secondo cui Hamas si sta preparando per un cessate il fuoco e per il rilascio degli ostaggi. Lo riferisce Channel 12, sottolineando che il Qatar sente che un accordo e' realizzabile e che rimane solo una lacuna da colmare: la questione delle posizioni di ritiro dell'Idf. Da parte sua, Hamas nega che i colloqui stiano andando bene e incolpa Israele di aver bloccato i progressi. "Il problema non sono i dettagli dei colloqui, ma la serieta' degli israeliani. La loro delegazione in Qatar e' inaffidabile e lavora lentamente", ha sottolineato un funzionario dell'organizzazione terrorsitica.
Scotto (PD): "Incredibile Rubio sanzioni Francesca Albanese"
"E' incredibile che il Segretario di Stato USA sanzioni a Francesca Albanese soltanto per aver svolto un incarico alle Nazioni Unite in cui ha denunciato i crimini del Governo di Israele sulla popolazione civile palestinese. Cosa fa Tajani per tutelare una cittadina italiana?". Lo scrive su X il deputato Arturo Scotto, capogruppo Pd in commissione Lavoro.
Usa: rapiti diversi membri della nave attaccata dagli Houthi
L'ambasciata degli Stati Uniti in Yemen ha confermato che gli Houthi hanno rapito molti dei membri dell'equipaggio della nave "Eternity C" sopravvissuti all'attacco missilistico dell'organizzazione terroristica yemenita. "Chiediamo il loro rilascio immediato e incondizionato. Gli Houthi continuano a mostrare al mondo perche' gli Stati Uniti hanno fatto bene a designarli come organizzazione terroristica", si legge nella dichiarazione. Gli Houthi hanno attaccato ieri la nave nel Mar Rosso, sostenendo che era in viaggio verso Eilat. Fonti della societa' di sicurezza coinvolta nell'operazione di salvataggio hanno detto che quattro persone sono state uccise nell'attacco, sei sono state salvate, mentre altri 15 risultano dispersi.
Israele, esercitazione anti-terrorismo in area ambasciata a Roma
La simulazione - spiega la questura - prevederà l'attivazione dei piani anti-terrorismo codificati per la gestione di scenari critici emergenziali e risponde "alla esigenza di testare la resilienza del sistema sicurezza dato lo scenario geo-politico internazionale, sebbene in assenza di specifici e concreti indicatori di rischio"

Israele, esercitazione anti-terrorismo in area ambasciata a Roma
Vai al contenutoMedia: "Negoziati a Doha avanzano con arretramento Idf a Gaza"
Secondo indiscrezioni da parte di diplomatici arabi ottenute dai media israeliani, la presentazione da parte di Israele di nuove mappe ai mediatori di Doha che mostrano un ritiro parziale e più ampio dell'Idf durante la tregua proposta di 60 giorni, ha fatto avanzare i negoziati tra Israele e Hamas per il rilascio degli ostaggi e il cessate il fuoco. Channel 12 rivela che ieri all'incontro a Washington tra l'inviato speciale statunitense Steve Witkoff e un alto funzionario del Qatar per discutere della tregua a Gaza era presente anche il ministro israeliano e capo negoziatore Ron Dermer. Fonti direttamente a conoscenza dei colloqui affermano che l'incontro si è concentrato sull'entità del dispiegamento dell'Idf durante il cessate il fuoco e ci sono stati alcuni scambi tesi. Witkoff e il rappresentante del Qatar hanno detto a Dermer che la mappa iniziale del dispiegamento delle truppe israeliane era inaccettabile e avrebbe fatto fallire l'accordo. Il Qatar ha aggiunto che Hamas avrebbe respinto qualsiasi accordo che prevedesse un ritiro limitato e ha chiesto che Doha non venisse ritenuta responsabile in caso di fallimento dei negoziati sulla questione. Dopo l'incontro, Israele ha presentato una mappa rivista che prevede un maggiore arretramento. Secondo alcune fonti, la nuova proposta ha portato a progressi nei colloqui, sebbene permangano ancora notevoli lacune.
Rubio: "Sanzioni Usa contro relatrice Onu Francesca Albanese"
Gli Stati Uniti imporranno sanzioni a Francesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni Unite per i Territori Palestinesi a Ginevra. Lo ha annunciato il segretario di stato Marco Rubio, criticando gli "illegittimi e vergognosi sforzi di Albanese per fare pressione sulla Corte Penale Internazionale affinché agisca contro funzionari, aziende e leader statunitensi e israeliani".
Trump: "Presto accordo con Harvard "antisemita""
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato che la sua amministrazione raggiungera' un accordo con l'Universita' di Harvard. "Harvard e' stata molto cattiva, totalmente antisemita. E, si', raggiungeranno assolutamente un accordo", ha detto Trump ai giornalisti alla Casa Bianca. Trump ha condotto una campagna politica ed economica contro Harvard, privandola dei fondi e chiedendo ampi registri legati agli studenti stranieri, che ha ripetutamente tentato di bloccare l'iscrizione e l'ospitalita' della prestigiosa universita'.
Rubio, sanzioni contro Albanese (Onu): "Vergognosa campagna contro Usa e Israele"
Il segretario di Stato americano Marco Rubio ha annunciato sanzioni degli Stati Uniti contro Francesca Albanese, l'italiana relatrice speciale delle Nazioni Unite per i diritti umani nei territori palestinesi, "per i suoi sforzi illegittimi e vergognosi di sollecitare un'azione della Corte penale internazionale contro funzionari, aziende e dirigenti statunitensi e israeliani". "La campagna di guerra politica ed economica di Albanese contro gli Stati Uniti e Israele non sarà più tollerata. Saremo sempre al fianco dei nostri partner nel loro diritto all'autodifesa", ha dichiarato Rubio. Nel 2024, Israele ha dichiarato Albanese persona non grata e le ha negato l'ingresso nel Paese dopo che aveva affermato che l'attacco del 7 ottobre era una risposta all'oppressione israeliana, ricorda Haaretz.
Trump: "Buona chance per accordo su Gaza questa settimana"
"Abbiamo una chance molto buona per un accordo su Gaza questa settimana o la prossima". Lo ha detto Donald Trump.
Capo Idf: "Colpendo Hamas abbiamo creato condizioni per accordo su ostaggi"
L'attuale offensiva militare contro Hamas ha creato le condizioni per un possibile accordo per la liberazione degli ostaggi. Lo ha dichiarato il Capo di Stato Maggiore dell’Idf, Eyal Zamir. "Abbiamo inflitto un duro colpo alle capacità governative e militari di Hamas, e grazie alla forza operativa che abbiamo dimostrato, sono state create le condizioni per promuovere un’intesa per il rilascio degli ostaggi", ha affermato durante una cerimonia del Collegio di Sicurezza Nazionale, riportato dal Times of Israel. Zamir ha sottolineato che l’azione dell’esercito segue "considerazioni professionali e oggettive, in linea con gli obiettivi della guerra e le direttive della leadership politica". Ha aggiunto che "la campagna terminerà solo con la vittoria" e che l’Idf continuerà a combattere "finché non saranno raggiunti tutti gli obiettivi del conflitto". Zamir ha infine rimarcato l’importanza di rafforzare la resilienza nazionale e ampliare la partecipazione al servizio militare per garantire che l’esercito rimanga "forte, pronto e determinato in ogni momento".
Israele, capo Stato maggiore: "Doveroso ampliare cerchia servizio leva"
Il capo di stato maggiore Eyal Zamir ha annunciato la necessita' di reclutare ebrei ultra-ortodossi e aumentare il numero di coloro che prestano servizio nell'Idf: "Dobbiamo rafforzare la nostra resilienza nazionale, espandere significativamente la cerchia del servizio e assicurarci che l'idf sia forte, pronto e determinato - in ogni arena e in ogni momento".
Reuters: "Dirigente Usa accelerò fondi a Ghf nonostante obiezioni staff"
Un alto funzionario del Dipartimento di Stato americano ha rimosso nove misure obbligatorie di controllo antiterrorismo e antifrode per accelerare l'erogazione di un premio da 30 milioni di dollari a un gruppo di aiuti per Gaza sostenuto dall'amministrazione Trump e da Israele il mese scorso. Lo riferisce la Reuters sul suo sito. Jeremy Lewin, ex collaboratore del Doge, ha firmato l'assegnazione nonostante il memorandum contenesse una valutazione secondo cui il piano di finanziamento della Gaza Humanitarian Foundation (Ghf) non rispettava gli "standard minimi tecnici o di bilancio" richiesti. Il memorandum d'azione del 24 giugno è stato inviato a Lewin da Kenneth Jackson, anche lui ex operativo del Doge e attualmente vice amministratore facente funzioni dell'Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale. La coppia ha supervisionato lo smantellamento dell'agenzia e l'accorpamento delle sue funzioni nel dipartimento di Stato. Secondo due fonti a conoscenza della questione, Lewin ha inoltre respinto 58 obiezioni che gli esperti dell'Usaid avrebbero voluto che la Ghf risolvesse nella sua domanda prima che i fondi fossero approvati. Lewin, che gestisce il programma di aiuti esteri del Dipartimento di Stato, ha autorizzato l'erogazione dei fondi solo cinque giorni dopo che Ghf aveva presentato la sua proposta il 19 giugno, secondo il "memorandum d'azione" del 24 giugno recante la sua firma, visionato dalla Reuters. "Forte sostegno dell'amministrazione per questa iniziativa", ha scritto Lewin ai leader dell'USAID in una e-mail del 25 giugno (anche questa visionata da Reuters), in cui sollecitava l'erogazione dei fondi da parte dell'agenzia "il prima possibile". Il memorandum d'azione è stato riportato per la prima volta dalla CNN.
Sánchez: "L'Ue non fa abbastanza per frenare il genocidio a Gaza"
"L'Europa non sta facendo abbastanza per cercare di frenare il genocidio a Gaza": è quanto affermato dal premier spagnolo, Pedro Sánchez, nel riferire al Congresso nazionale sull'ultimo Consiglio Europeo e sul vertice Nato di fine giugno. Sánchez ha aggiunto che "attende proposte adeguate" da parte della Commissione europea a riguardo, le quali dovrebbero essere presentate il 15 luglio. "Non permetteremo che indifferenza, equidistanza o meri calcoli politici ci rendano complici del maggior genocidio di questo secolo", ha anche detto, attribuendo al governo israeliano "un'infamia che sarà ricordata nei libri di storia".
Hegseth a Netanyahu: Israele è un "alleato esemplare"
Il segretario alla Difesa degli Stati Uniti, all'inizio del suo incontro con il primo ministro Benjamin Netanyahu, si è congratulato con Israele, definendolo un "alleato esemplare". Al contempo, Netanyahu si è congratulato con l'esercito americano e con l'esercito americano: "Abbiamo assoluta gratitudine e ammirazione per l'esercito americano, per il presidente Trump. L'Iran se ne è accorto, l'intero Medio Oriente ha notato la forza della nostra alleanza. Abbiamo ammirazione e apprezzamento per tutto ciò che avete fatto". Al termine della dichiarazione ai media, i due hanno detto: "Si inizia con la forza e poi con la pace. Lo apprezziamo".
Netanyahu al Pentagono per incontro con Hegseth
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e sua moglie Sara sono arrivati al Pentagono per un incontro con il segretario alla Difesa degli Stati Uniti Pete Hegseth.
Media: Israele porta a Doha nuove mappe del ritiro dell'Idf da Gaza
Israele ha presentato ai mediatori di Doha una nuova serie di mappe che mostrano il ritiro parziale delle truppe dell'Idf durante la tregua di 60 giorni in discussione nei colloqui, per limitare la presenza israeliana nella Striscia. Lo hanno riferito al Times of Israel un diplomatico arabo e una fonte a conoscenza della questione. Secondo le fonti, il precedente ritiro parziale da Gaza è stato respinto da Hamas e la questione è diventata il principale punto di attrito nei negoziati. Israele insiste nel restare nel corridoio Morag, nella parte meridionale di Gaza, vicino a dove ha dichiarato di voler creare una "città umanitaria" in cui l'intera popolazione della Striscia dovrebbe essere evacuata.
Trump e Netanyahu alla Casa Bianca
©Ansa
Incontro tra Donald Trump e Benjamin Netanyahu alla Casa Bianca a Washington. "Ritengo che ci sia un buona chance di un cessate il fuoco" a Gaza. Lo ha detto il premier israeliano Benjamin Netanyahu in un'intervista a Fox.
Netanyahu a Fox, buone chance per un cessate il fuoco
"Ritengo che ci sia un buona chance di un cessate il fuoco" a Gaza. Lo ha detto il premier israeliano Benjamin Netanyahu in un'intervista a Fox. "Io e Trump crediamo nella dottrina della pace attraverso la forza. Prima viene la forza, poi la pace. Abbiamo dimostrato molta forza e ci sembra che la pace porti molti frutti. Saremo in grado di espandere gli Accordi di Abramo, creando una realtà inimmaginabile in Medio Oriente, portando prosperità e stabilità", ha messo in evidenza Netanyahu.
Rapiti insieme il 7/10, due ex ostaggi annunciano nozze
Rapiti insieme il 7 ottobre da Hamas a Nir Oz, due ex ostaggi liberati l'anno scorso hanno annunciato le nozze. Sasha Troufanov e Sapir Cohen erano stati portati via dai miliziani insieme alla madre e alla nonna di lui e tenuti prigionieri a Gaza. Le tre donne sono state liberate durante il primo cessate il fuoco nel novembre 2023. Troufanov è stato rilasciato lo scorso febbraio dopo oltre 400 giorni di prigionia nelle mani della Jihad islamica palestinese. Dopo il suo rilascio, Cohen ha raccontato che il fidanzato le aveva detto di aver pregato durante la prigionia affinché lei trovasse un altro uomo, perché credeva che non sarebbe mai tornato a casa.
Idf, operazione per circondare Beit Hanoun, nel nord di Gaza
Il portavoce dell'Idf ha annunciato che "la squadra di combattimento della Brigata Givati si è unita alle forze della Divisione 99 e ha avviato le operazioni per circondare Beit Hanoun, nella Striscia di Gaza settentrionale". È stato inoltre riferito che "le forze stanno lavorando per distruggere le infrastrutture terroristiche, eliminare i terroristi e vanificare le capacità militari di Hamas nella regione".
Iran, riapre l'ambasciata russa a Teheran
Ha ripreso le sue attività l'ambasciata russa a Teheran a due settimane dall'entrata in vigore del cessate il fuoco tra Iran e Israele. Lo ha confermato il ministero degli Esteri di Mosca, secondo quanto riferito dai media russi.
Nel corso di un briefing con la stampa, la portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova, ha dichiarato che ora c'è "una certa stabilizzazione" della situazione nella regione, aggiungendo che "il servizio consolare dell'ambasciata russa a Teheran è già operativo normalmente".
La missione diplomatica aveva interrotto l'erogazione dei servizi consolari lo scorso 15 giugno, due giorni dopo l'inizio dei raid israeliani sulla Repubblica islamica.
Netanyahu oggi vede capo Pentagono e comunità ebraica
Dopo gli incontri con il presidente Usa Donald Trump e il vice presidente JD Vance a Washington, l'agenda odierna del premier israeliano Benjamin Netanyahu prevede un faccia a faccia al Pentagono con il segretario alla Difesa Usa, Pete Hegseth. In serata, si terra' un ricevimento presso la Blair House, la residenza ufficiale della Casa Bianca, a cui sono stati invitati le famiglie degli ostaggi che vivono a Washington, funzionari dell'amministrazione e leader della comunita' ebraica.
Saar: "Il cessate il fuoco a Gaza è realizzabile" (2)
Durante la sua visita a Bratislava, il ministro degli Esteri Sa'ar ha confermato che Israele è pronto a negoziare un cessate il fuoco permanente a Gaza se prima ne verrà raggiunto uno temporaneo. "Se raggiungeremo un cessate il fuoco temporaneo, negozieremo un cessate il fuoco permanente", ha affermato. "Siamo seriamente intenzionati a raggiungere un cessate il fuoco a Gaza, e questo è realizzabile", ha dichiarato.
Sa'ar: "Disposti a negoziare cessate fuoco permanente"
"Se verra' raggiunto un cessate il fuoco temporaneo, siamo disposti a negoziarne uno permanente". Lo ha affermato il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa'ar parlando alla stampa durante la sua visita a Bratislava, in Slovacchia. Ma, ha aggiunto il capo della diplomazia, ci deve essere "zero controllo di Hamas" nell'enclave palestinese.
Mo: forze israeliane, 'operazioni mirate truppe contro Hezbollah nel sud'
I militari israeliani riferiscono di "operazioni speciali e mirate" contro Hezbollah nel sud del Libano. "Sulla base di informazioni dei servizi e dell'individuazione di armi e infrastrutture terroristiche di Hezbollah in varie zone del sud del Libano, i soldati hanno avviato operazioni speciali e mirate per smantellare (le infrastrutture) e impedire a Hezbollah di ristabilirsi nell'area", si legge in una nota delle forze israeliane (Idf) rilanciata dal giornale israeliano Haaretz. Viene confermata la distruzione di un tunnel sotterraneo e di un deposito di armi nella zona di Labbouneh. Nella zona di Jabal Blat. si legge, "in una delle operazioni le truppe della Brigata 300 hanno individuato un sito contenente depositi di armi e postazioni di tiro".
Saar, il cessate il fuoco a Gaza è realizzabile
Il ministro degli Esteri israeliano Gideon Saar ha dichiarato che "il cessate il fuoco a Gaza è realizzabile". Lo riferiscono i media israeliani citando Reuters.
Ong, 30 arresti in Cisgiordania tra cui due bambini
Oltre 30 persone, tra cui due bambini di nove anni, sono state arrestate durante raid dell'esercito israeliano all'alba in Cisgiordania. E' quanto denunciato dall'ufficio stampa dei Prigionieri Palestinesi (Asra) secondo il quale le operazioni dell'Idf hanno avuto luogo a Betlemme, Salfit, Gerusalemme, Qalqilya, Hebron, Nablus e nel campo profughi di Balata. L'agenzia di stampa palestinese Wafa ha anche riferito che le forze israeliane hanno demolito una casa nella citta' di Rujeib, a sud-est di Nablus.
Hamas, in 24 ore 105 morti e 530 feriti a Gaza
Il ministero della Salute a Gaza, guidato da Hamas, ha dichiarato che 105 palestinesi sono stati uccisi e 530 feriti nelle ultime 24 ore. Dall'avvio della guerra in 57.680 hanno perso la vita nella Striscia.
Media libanesi, escalation aerea israeliana nel sud del Paese
Nelle ultime ore almeno 4 persone sono state uccise in Libano dall'aviazione israeliana, mentre una serie di raid e sorvoli sono in corso nel sud del paese. Lo riferisce l'agenzia governativa libanese Nna, secondo cui l'attacco avvenuto nelle ultime ore nella città settentrionale di Tripoli, secondo porto mediterraneo del paese, è il primo raid israeliano nel nord del paese dall'entrata in vigore del cessate il fuoco lo scorso novembre. In questo attacco Israele afferma di aver ucciso un rappresentante di Hamas, colpito mentre viaggiava sulla sua auto all'ingresso del campo profughi palestinese di Beddawi, alla periferia nord di Tripoli. Nel raid altre due persone sono state uccise. Stamani un responsabile di Hezbollah è stato ucciso, secondo Israele, nel distretto meridionale di Sidone. Mentre poco fa alcune case sono state distrutte da un raid aereo israeliano su Kfar Kila, lungo la linea di demarcazione tra i due paesi.
Ue, Costa: "Non ignoriamo disastro umanitario a Gaza"
"Il Consiglio europeo non ha ignorato il disastro umanitario a Gaza, abbiamo riconosciuto la situazione inaccettabile, le terribili difficoltà in cui si trovano i civili, vittime di bombardamenti e carestia. Il Consiglio ha chiaramente invitato Israele a porre fine al blocco, a facilitare la distribuzione degli aiuti umanitari e a consentire alle Nazioni Unite, alle sue agenzie e alle organizzazioni umanitarie di svolgere liberamente il proprio lavoro. Abbiamo adottato una posizione chiara condannando l'escalation di violenza in Cisgiordania". Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa, nel suo intervento in plenaria al Parlamento europeo a Strasburgo. "Abbiamo criticato gli insediamenti illegali e abbiamo chiaramente chiesto che venissero intraprese ulteriori azioni a seguito di un rapporto in cui, per la prima volta, è stato pubblicamente riconosciuto che Israele aveva violato i diritti umani a Gaza. Non è facile adottare una posizione comune in seno al Consiglio europeo. Ho ascoltato le diverse opinioni espresse in questa sede e nutro dubbi sulla possibilità di una posizione unanime in seno al Parlamento europeo. Il Consiglio europeo rappresenta i diversi Stati membri e, in quanto tale, ci sono opinioni diverse, eppure riusciamo comunque a raggiungere una posizione unanime su questa questione", ha aggiunto. "Noi, nell'Unione europea, siamo all'avanguardia nel sostegno all'Autorità Nazionale Palestinese fino al 2024: abbiamo investito oltre 20 miliardi. Abbiamo appena approvato un nuovo programma a sostegno dell'Autorità nazionale palestinese e della sua riforma, con un fondo di 1,6 miliardi, che ci consentirà di continuare a sostenere il popolo palestinese. Sappiamo che l'unico modo per garantire una pace duratura ed equa nella regione è attuare la soluzione dei due Stati", ha concluso.
Israele: haredi, Netanyahu come Churchill rischia perdere potere
Dal mondo ultraortodosso è arrivato un avvertimento: il premier israeliano Benjamin Netanyahu stia attento perché, come Winston Churchill "ubriaco di vittoria", potrebbe perdere il potere. È il messaggio contenuto in un'editoriale a firma di Yated Ne'eman, portavoce di una delle due fazioni all'interno del partito United Torah Judaism, membro della coalizione di governo. Paragonando Netanyahu a Churchill, Ne'eman ha ricordato che il politico britannico "era un grande statista" che però, "ebbro di vittoria", "non ascoltò i bisogni della gente esausta". "Divenne subito chiaro che, per quanto brillante e talentuosa fosse stata la sua performance durante una guerra, non era sufficiente per definirlo un 'leader'" e benché fosse la "persona giusta durante la guerra", per alcuni "non era esattamente il leader giusto per il periodo successivo". Nel frattempo, ha osservato Ne'eman, "il suo rivale politico, il Partito Laburista, stava silenziosamente costruendo un governo alternativo". Un avvertimento per Netanyahu alla luce della tensione che si e' venuta a creare nella coalizione a causa della legge per l'esenzione degli ultraortodossi dalla leva militare obbligatoria, che nonostante le promesse elettorali non è stata ancora approvata.
M.O.: da 14 luglio Aegean Airlines riprende voli per Israele
L'Aegean Airlines ha deciso di anticipare al 14 luglio la ripresa della tratta da e per Israele. Da lunedì riprenderanno i voli da Atene, Creta e Larnaca per Tel Aviv. Ulteriori destinazioni, tra cui Mykonos e Salonicco, saranno aggiunte in seguito. La decisione fa seguito agli incontri tenuti dalla ministra dei Trasporti israeliana Miri Regev con il suo omologo greco Christos Dimas e il presidente di Aegean Eftichios Vassilakis, durante una visita a Cipro e in Grecia.
Incendiata l'auto dello sceicco che vuole gli Accordi di Abramo
È stata data alle fiamme la scorsa notte l'auto dello sceicco di Hebron Wadi' al-Jaabari, promotore dell'iniziativa che mira a separare la città dall'Autorità palestinese per costituire un Emirato che aderisca agli Accordi di Abramo. L'episodio è avvenuto nel quartiere di Issawiya a Gerusalemme Est. Al-Ja'abari è l'unico tra cinque sceicchi citati dal Wall Street Journal con nome e cognome in un report dei giorni scorsi sui contatti con Israele per un'eventuale scissione dalla leadership di Ramallah.
Yemen: nave attaccata in Mar Rosso, salvi 5 membri equipaggio
Sono stati tratti in salvo cinque dei 22 membri dell'equipaggio, tutti di nazionalità filippina tranne uno, dell'Eternity C, la nave mercantile, battente bandiera liberiana, attaccata ieri con droni e motoscafi al largo della costa dello Yemen, controllata dai ribelli filoiraniani Houthi. Lo riferisce la United Kingdom Maritime Trade Operations. Proseguono le ricerche degli altri marinai dispersi. La nave, secondo la società di sicurezza britannica Ambrey, è affondata. Due membri dell'equipaggio risultano deceduti.
Wafa, Idf esegue decine di arresti a nord di Ramallah
L'agenzia di stampa palestinese dell'Anp, Wafa riferisce che l'Idf ha eseguito decine di arresti all'alba di oggi durante un raid nella città di Sinjil, a nord di Ramallah. Il Comune di Sinjil ha riferito che un ampio contingente di forze ha preso d'assalto la città facendo irruzione in decine di abitazioni e ha condotto decine di residenti in un centro di indagine sul campo. Gli arrestati sono stati rilasciati dopo ore di indagini sul campo.
'Riad, accordo Siria-Israele-Usa apre la via a intesa con noi'
Una fonte della famiglia reale saudita ha dichiarato alla tv pubblica israeliana Kan che Riad ritiene che l'accordo in fase di stipula tra Israele, Siria e Stati Uniti possa avere un impatto positivo e aprire la strada a un'intesa con i sauditi. Tuttavia, la stessa fonte ha chiarito che gli sviluppi sulla questione dipendono da Trump e Netanyahu, e che l'Autorità nazionale palestinese dovrà intervenire nella Striscia di Gaza. "Anche noi non vogliamo Hamas e crediamo che sia un'organizzazione terroristica", ha affermato. Secondo il punto di vista saudita, una volta che Israele, Stati Uniti e Anp avranno raggiunto un accordo, questo aprirà la strada alla normalizzazione: quindi, l'intesa in fase di definizione in Siria è anche una preparazione per un accordo tra Israele, l'amministrazione statunitense e i palestinesi, senza Hamas.
Idf, colpiti 100 obiettivi terroristici nelle ultime 24 ore
L'Idf rende noto che le truppe continuano le operazioni a Gaza, guidate dall'intelligence militare e dal servizio di sicurezza interna: l'aeronautica ha colpito nelle ultime 24 ore oltre 100 obiettivi terroristici in tutta la Striscia, tra cui miliziani, edifici trappola (con esplosivi), depositi di armi, postazioni di lancio di missili anticarro, tunnel sotterranei. Nel nord della Striscia, i soldati operano nelle zone di Shejaiya e Zeitoun per eliminare cellule armate e localizzare armi. Nelle ultime 24 ore è stato smantellato un deposito di ordigni esplosivi e mine, nascosto all'interno di una struttura civile. Contemporaneamente, è stata eliminata una cellula terroristica e sono state distrutte strutture militari e un sito di produzione di armi di Hamas. Nel sud della Striscia, le truppe hanno individuato ed eliminato un'altra cellula armata, e smantellato infrastrutture terroristiche nell'area di al-Janina a Rafah.
Idf, ucciso un comandante di Hezbolllah nel sud del Libano
Un comandante di Hezbollah è stato ucciso la notte scorsa in un attacco di droni israeliani nel Libano meridionale. Lo ha annunciato l'Idf. Lo scrive The Times of Israel. Nell'attacco nella città di Babliyeh, a sud di Sidone, è morto Hussein Ali Muzhir, che secondo le forze armate israeliane era il comandante di Hezbollah nella zona del fiume Zahrani. "Hussein ha condotto numerosi attacchi con razzi contro lo Stato di Israele e le truppe dell'Idf", afferma l'esercito.
Protezione civile Gaza, almeno 20 morti per due raid, 6 bambini
La protezione civile di Gaza ha annunciato oggi che 20 persone, tra cui almeno sei bambini, sono state uccise in due attacchi aerei israeliani avvenuti durante la notte nel territorio palestinese. Tra questi ci sarebbero almeno 6 bambini.
Il portavoce dell'agenzia, Mahmud Bassal, ha precisato che il primo attacco ha colpito una tenda che ospitava alcuni sfollati a Khan Yunis, nel sud della Striscia, mentre il secondo raid ha preso di mira un campo nel nord.
Medioriente, fonti: "Nessun progresso nei colloqui Israele-Hamas"
Il quinto round di colloqui indiretti in Qatar su un possibile accordo tra Israele e Hamas per un cessate il fuoco a Gaza e un accordo sulla liberazione degli ostaggi si e' concluso senza progressi significativi. Lo riporta l'agenzia di stampa saudita Asharq News, citando "fonti informate". Un funzionario palestinese avrebbe affermato che la situazione è "in stallo", accusando il team negoziale israeliano di "limitarsi ad ascoltare anziché negoziare" e di consultarsi su "ogni questione" con i funzionari in Israele. Il funzionario sostiene che il team israeliano non ha l'autorità di prendere decisioni concrete e che questa è "una continuazione della politica dilatoria del primo ministro Benjamin Netanyahu volta a ostacolare qualsiasi potenziale accordo".
Netanyahu, nuove opportunità per ampliare gli Accordi di Abramo
Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu, dopo il nuovo incontro con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump alla Casa Bianca, ha affermato che si stanno aprendo opportunità per ampliare gli Accordi di Abramo. Lo riporta Haaretz. Il premier ha aggiunto che "ci sta lavorando" insieme al presidente americano. Netanyahu ha poi precisato che nel faccia a faccia con il tycoon si è anche parlato degli sforzi per liberare gli ostaggi. "Non molleremo su questo nemmeno per un attimo", ha detto.
Trump, pressioni su Netanyahu per arrivare a tregua a Gaza
Donald Trump e Benjamin Netanyahu si sono incontrati per la seconda volta in 24 ore, con il presidente americano che ha intensificato le pressioni sul primo ministro israeliano per raggiungere un accordo che ponga fine alla tragedia della guerra a Gaza. Il ritorno di Netanyahu alla Casa Bianca per nuovi colloqui e' avvenuto dopo che i mediatori del Qatar hanno avvertito che ci vorra' tempo per siglare un cessate il fuoco tra Israele e Hamas durante i colloqui di Doha. Da parte sua, l'inviato speciale di Washington, Steve Witkoff, ha detto di sperare in un accordo entro la fine della settimana su una tregua di 60 giorni.
L'incontro fra Trump e Netanyahu è durato 90 minuti
Donald Trump ha incontrato il premier israeliano Benjamin Netanyhau alla Casa Bianca per 90 minuti. Lo riporta Axios citando alcune fonti, secondo le quali fra le differenze che restano da risolvere per un accordo su Gaza c'è quella del ritiro dell'Idf dalla Striscia. Sia nell'incontro di lunedì che in quello di martedì alla Casa Bianca si è discusso infatti sul riposizionamento delle truppe israeliane. Hamas - riporta Axios - chiede che l'Idf si ritiri sulle stesse linee stabilite prima che il precedente cessate il fuoco fallisse in marzo. Israele rifiuta di farlo. Il nodo degli aiuti umanitari sarebbe invece stato risolto, così come quello relativo alla richiesta di Hamas, che vuole garanzie degli Stati Uniti sul fatto che Israele non sia in grado di iniziare unilateralmente la guerra alla fine dei 60 giorni di cessate il fuoco. Sugli aiuti si è concordato che nelle zone di Gaza da cui si ritirerà l'Idf saranno forniti dall'Onu o da organizzazioni internazionali non affiliate a Israele o Hamas. Sulle garanzie americane, l'inviato speciale Steve Witkoff ha inviato un messaggio ad Hamas sostenendo che Trump è impegnato a estendere il cessate il fuoco se le trattative per mettere fine alla guerra durano più di 60 giorni.