
"I soldati dell'Idf hanno avviato un'operazione di terra nel quartiere di Shaboura a Rafah, distruggendo infrastrutture terroristiche", ha dichiarato il portavoce dell'Idf, aggiungendo che le forze stanno espandendo le attività nel sud della Striscia, mentre continuano le operazioni anche nel centro e nel nord del territorio. Donald Trump "sostiene pienamente Israele e l'esercito israeliano e le azioni intraprese negli ultimi giorni" a Gaza. Lo ha detto ai reporter la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt
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"I soldati dell'Idf hanno avviato nelle ultime ore un'operazione di terra nel quartiere di Shaboura a Rafah, distruggendo infrastrutture terroristiche", ha dichiarato il portavoce dell'Idf, aggiungendo che le forze stanno espandendo le attività nel sud della Striscia di Gaza, mentre continuano le operazioni anche nel centro e nel nord del territorio.
Donald Trump "sostiene pienamente Israele e l'esercito israeliano e le azioni intraprese negli ultimi giorni" a Gaza: lo detto ai reporter la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt. Il presidente degli Stati Uniti "ha chiaramente fatto capire ad Hamas che, se non avesse rilasciato tutti gli ostaggi, avrebbe vissuto l'inferno e sfortunatamente Hamas ha scelto di fare un gioco mediatico con le vite umane", ha aggiunto.
Scontri sono in corso a Gerusalemme durante la protesta contro il licenziamento del capo della sicurezza interna israeliana Ronen Bar. I manifestanti hanno tentato di sfondare le barriere di sicurezza, la polizia ha provato a disperderli utilizzando un mezzo per il getto d'acqua e gas maleodorante. Il presidente del partito dei Democratici Yair Golan, presente alla manifestazione, è stato spinto a terra da un agente di polizia.
Hamas ha rivendicato la responsabilità del lancio di razzi su Tel Aviv, in quella che sembra essere la prima risposta dell'organizzazione alla nuova offensiva di Israele a Gaza. Le Brigate Al-Qassam, l'ala militare di Hamas, affermano in una nota di aver bombardato Tel Aviv con una raffica di razzi M90, in risposta ai "massacri sionisti contro i civili”.
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Guerra Israele, Iran annuncia terzo attacco missilistico "al momento opportuno"
A dirlo è stato il numero due dei Guardiani della rivoluzione, il generale Ali Fadavi. Nel corso del 2024 Teheran ha già lanciato due offensive, scatenando la reazione dello Stato ebraico. I DETTAGLI
Conflitto Israele-Hamas, chi sono gli ostaggi liberati finora
L'accordo per un cessate il fuoco sulla Striscia di Gaza era scattato inizialmente il 19 gennaio. Durante la prima delle tre fasi saranno in tutto 33 le persone riconsegnate allo Stato ebraico (anche se quelle vive sono 25). In cambio vengono liberati centinaia di prigionieri palestinesi. Dalle donne portate via dai kibbutz israeliani ai partecipanti rapiti durante il festival di Nova: ecco chi sono gli ex ostaggi. IL PUNTO
Video "Trump Gaza", il creatore Solo Avital: "Pubblicato senza mio consenso"
Il filmato era inteso come una satira politica dell'"idea megalomane" di Trump – ha spiegato il regista di Los Angeles -, siamo narratori, non provocatori, a volte realizziamo pezzi satirici come questo ed è così che avrebbe dovuto essere". LEGGI L'ARTICOLO
Siria nel caos, video choc di esecuzioni di massa contro alawiti
Tre mesi dopo la fuga di Assad la Siria sembra essere ripiombata nel caos. Miliziani sunniti siriani e stranieri, affiliati alle forze governative, hanno compiuto nelle ultime ore una serie di esecuzioni di massa contro decine di uomini, accusati di esser stati membri dei servizi del passato regime, nelle regione costiera di Latakia e nell'entroterra della regione di Hama. Altre notizie parlano di uccisioni di civili, tra cui donne e bambini. Lo mostrano una serie di filmati di cui è stato possibile certificare l'autenticità tramite una serie di testimoni e fonti sul posto. Il leader siriano Ahmad Sharaa (Jolani) ha esortato questa sera gli insorti della minoranza alawita del deposto presidente Bashar al-Assad a deporre le armi "prima che sia troppo tardi", dopo che secondo l'Osservatorio siriano per i diritti umani, almeno 162 civili del gruppo sciita sono stati uccisi dalle forze di sicurezza. LA SITUAZIONE
Dopo mesi lanciati tre razzi da Gaza verso Israele. VIDEO

Libano, casco blu Unifil ferito nell'esplosione di una mina nel sud
Andrea Tenenti, portavoce della forza di pace dell'Unifil ha confermato che un peacekeeper è rimasto ferito durante un'attività operativa ed è stato trasportato in un ospedale di Beirut per essere operato. L'esplosione è avvenuta tra i villaggi di Zibqine e Yater, vicino al confine con Israele. LEGGI L'ARTICOLO
La questione israelo palestinese, cos'è e come è nata
L'attacco del 7 ottobre 2023 lanciato da Hamas contro Israele e la conseguente offensiva a Gaza hanno riacceso i riflettori su una contrapposizione che va avanti da decenni e su cui non si riesce a trovare una soluzione. Anche se, negli anni, qualche tentativo è stato fatto. IL PUNTO
Idf: colpiti siti militari in est e sud Libano
L'esercito israeliano ha affermato di aver colpito siti militari nell'est e nel sud del Libano nel suo ultimo attacco nonostante un cessate il fuoco di novembre che ha posto fine a una guerra contro il gruppo militante Hezbollah. "L'IDF (esercito) ha colpito un sito militare contenente un sito di infrastrutture terroristiche sotterranee nell'area della Bekaa in Libano, nonché un sito militare contenente lanciarazzi nel sud del Libano in cui è stata identificata attività di Hezbollah", ha affermato l'esercito su Telegram.
Migliaia protestano fuori ufficio Netanyahu per licenziamento capo Shin Bet
Migliaia di persone stanno protestando davanti all’ufficio del premier israeliano Benjamin Netanyahu a Gerusalemme, dove il governo si riunirà per votare il licenziamento del capo dello Shin Bet, Ronen Bar. Lo riporta il Times of Israel, ricordando che la manifestazione segue una giornata di proteste segnate da scontri con la polizia, che ha usato cannoni ad acqua contro i manifestanti. I manifestanti, sotto una pioggia battente, hanno marciato dalla residenza di Netanyahu fino all’ufficio vicino. La protesta è anche contro il tentativo del governo di rilanciare la controversa riforma che aumenterebbe il controllo politico sulla magistratura, oltre che contro il fallimento dell’accordo per il cessate il fuoco a Gaza e la liberazione degli ostaggi. Parlando alla manifestazione, l’ex ministro del Likud Dan Meridor ha attaccato Netanyahu, definendolo un pericolo per la democrazia. "Sono convinto che quando l’ex primo ministro Yitzhak Shamir chiamò Netanyahu un angelo della distruzione, non immaginava la distruzione che avrebbe portato alla società israeliana - ha detto Meridor - La distruzione che sta cercando di infliggere al Paese è già avvenuta in Turchia e in Ungheria, e ora sta accadendo in Israele. La nostra democrazia è in pericolo".
Quanto costerà ricostruire la Striscia di Gaza? La conta dei danni
L'accordo per un cessate il fuoco sulla Striscia di Gaza è scattato il 19 gennaio. Durante la prima delle tre fasi saranno in tutto 33 le persone riconsegnate allo Stato ebraico (anche se quelle vive sono 25). In cambio vengono liberati centinaia di prigionieri palestinesi. Dalle donne portate via dai kibbutz israeliani ai partecipanti rapiti durante il festival di Nova: ecco chi sono gli ex ostaggi. DI CHI SI TRATTA

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Gaza: "Almeno 591 morti in raid Idf nelle ultime 72 ore"
L'ufficio stampa di Gaza, citato da Al Jazeera, ha aggiornato il bilancio delle vittime nelle ultime 72 ore dopo la ripresa degli attacchi israeliani. Sarebbero almeno 591 i palestinesi uccisi, 1.042 i feriti e una "quantità sconosciuta" di persone sarebbero ancora intrappolate sotto le macerie. Secondo l'ufficio, oltre il 70% delle vittime negli ultimi giorni sono donne e bambini
Gaza secondo Trump, il video realizzato con l'AI con statue d'oro e resort di lusso
Il presidente Usa ha pubblicato su Truth e Instagram una clip in cui, grazie all'intelligenza artificiale, mostra come immagina la Striscia di Gaza grazie al suo intervento. Intanto, nella realtà, la guerra rischia di veder vacillare la tregua tra Israele ed Hamas e a Gaza regnano morte e distruzione. IL VIDEO
Media Houthi: "Nuova aggressione degli Usa sullo Yemen"
Nuovi attacchi hanno colpito due aree dello Yemen controllate dalle milizie sciite. Lo ha riferito oggi la stazione televisiva Al-Masirah degli Houthi sostenuti dall'Iran, attribuendo la colpa all'"aggressione degli Stati Uniti". Quattro attacchi hanno colpito il governatorato di Hodeida sul Mar Rosso, e Saada nel nord, il luogo di nascita del movimento Houthi, ha precisato la tv Al-Masirah.
L'Idf amplia l'operazione di terra anche a Rafah
"I soldati dell'Idf hanno avviato nelle ultime ore un'operazione di terra nel quartiere di Shaboura a Rafah, distruggendo infrastrutture terroristiche", ha dichiarato il portavoce dell'Idf, aggiungendo che le forze stanno espandendo le attività nel sud della Striscia di Gaza, mentre continuano le operazioni anche nel centro e nel nord del territorio. "Nel nord della Striscia, le forze dell'Idf hanno colpito un'infrastruttura terroristica utilizzata negli ultimi mesi come centro di comando e controllo di Hamas, da cui venivano pianificate ed eseguite operazioni contro l'Idf e i civili israeliani".
Giuristi Germania, eseguire mandato cattura Cpi contro Netanyahu
Un appello di settantasette giuristi per chiedere al governo tedesco di tener conto ed eseguire il mandato di cattura della Corte pensale internazionale contro il premier israeliano Benjamin Netanyahu è stato pubblicato sulla Frankfurter Allgemeine Zeitung (Faz). Per i giuristi "rivolgere a Netanyahu l'invito di visitare la Germania con la garanzia dell'immunità violerebbe il diritto internazionale e il diritto tedesco che, con l'approvazione di tutti i partiti democratici, ha previsto l'esclusione dell'immunità per i crimini di diritto internazionale". Nel testo si accoglie con favore "il sostegno fornito dalla Germania e dall'Europa all'Ucraina, vittima di una guerra di aggressione che viola il diritto internazionale". Pertanto, come per Vladimir Putin anche per Netanyahu la Germania è obbligata a eseguire il mandato di cattura della Corte penale internazionale. Il futuro cancelliere Friedrich Merz ha più volte sottolineato che a suo avviso è impensabile che un premier israeliano non possa visitare la Germania; Angela Merkel definì la sicurezza dello Stato d'Israele ragione di Stato della Germania. Sempre nell'appello si stigmatizza il tentativo di impedire di parlare nelle università tedesche all'inviata delle Nazioni Uniti Francesca Albanese, "indipendentemente dall'essere d'accordo o meno con le sue analisi e con alcune sue passate dichiarazioni controverse".

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Media: "La prossima settimana incontro Israele-Usa sull'Iran"
I consiglieri del primo ministro Benjamin Netanyahu saranno la prossima settimana a Wahington per discutere con l'amministrazione Trump del tema nucleare iraniano, oltre che di Gaza. Lo rivela il giornalista Barak Ravid sul portale Walla. Della delegazione israeliana faranno parte il ministro degli Affari strategici Ron Dermer, negoziatore capo per Gaza, e il consigliere per la sicurezza nazionale Tzachi Hanegbi. Sarà il primo incontro del Forum strategico israelo-americano da quando il presidente Donald Trump è entrato in carica.
Gli Usa a Israele: "Agli attacchi Houthi rispondiamo noi"
Gli Stati Uniti hanno chiesto a Israele di non rispondere all'attacco missilistico notturno da parte dei ribelli Houthi sostenuti dall'Iran, riporta il sito di notizie Ynet citando un funzionario israeliano. La richiesta giunge mentre gli Stati Uniti hanno condotto attacchi su vasta scala contro gli Houthi negli ultimi giorni. Gli Usa hanno detto a Israele di "lasciare che se ne occupino loro". Le Forze di difesa israeliane hanno dichiarato in precedenza di aver abbattuto un missile lanciato dallo Yemen prima che entrasse nello spazio aereo israeliano durante la notte, mentre gli Houthi hanno rivendicato la responsabilità del loro secondo attacco al Paese questa settimana. L'attacco ha fatto suonare le sirene in un'ampia fascia del centro di Israele, comprese le aree di Tel Aviv e Gerusalemme, costringendo milioni di persone a correre nei rifugi antiaerei alle 4 del mattino.
Media, lanciato dallo Yemen missile balistico contro Israele
Un missile balistico è stato lanciato dallo Yemen contro il territorio israeliano. Lo hanno riferito i media locali, precisando che le sirene d'allarme sono scattate nella zona centrale dello Stato ebraico e nell'area di Gerusalemme.
Herzog attacca Netanyahu: "Scelte divisive e unilaterali"
Il presidente israeliano Isaac Herzog attacca il governo di Benjamin Netanyahu per aver perseguito politiche "divisive" e "unilaterali". "Di recente sono stati emessi migliaia di ordini di chiamata alle armi per la riserva. E' inconcepibile mandare i nostri figli al fronte mentre allo stesso tempo si perseguono mosse controverse che approfondiscono la divisione all'interno del popolo" ha detto Herzog in un messaggio video pubblicato sui media israeliani. Netanyahu presiederà stasera la riunione del gabinetto per votare le dimissioni del capo dello Shin Bet, Ronen Bar. La decisione del premier israeliano, come quella di avere interrotto il cessate il fuoco e ripreso i raid su Gaza, ha provocato la protesta di migliaia di cittadini che sono scesi in strada per protestare. "E' impossibile riprendere i combattimenti per adempiere al sacro comando di riportare indietro gli ostaggi e allo stesso tempo non ascoltare e sostenere le loro famiglie disperate che stanno attraversando l'inferno sulla terra", continua Herzog. "Purtroppo", aggiunge il presidente israeliano, "stiamo assistendo a una serie di azioni unilaterali e sono profondamente preoccupato per il loro impatto sulla nostra resilienza nazionale". "Chiedo che ogni passo venga attentamente considerato ed esaminato per vedere se contribuisce alla resilienza nazionale, e soprattutto se contribuisce allo sforzo bellico e al ritorno degli ostaggi", conclude Herzog.
Crosetto: "L'Italia indifendibile se subisse metà dell'attacco subito da Israele"
"Io non sono preoccupato da nessuna polemica, sono preoccupato dalla situazione internazionale. Sono preoccupato dal fatto che se l'Italia subisse un attacco la metà di quello che ha subito Israele in tre ore, io non sarei in grado di difendere l'Italia e l'unica cosa che mi interessa è arrivare alla fine del mio mandato avendo reso l'Italia più sicura rispetto a come è adesso". L'ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, interpellato dai cronisti dopo il question time al Senato. "Quindi non ho tempo di parlare di cose di basso livello, mi occupo purtroppo di cose molto serie e su questo il mio mandato è chiaro, preciso fin dall'inizio e non si muove di una virgola".
Idf, ucciso il capo della sicurezza interna di Gaza
L'esercito israeliano ha annunciato la morte del capo dell'agenzia di sicurezza interna di Hamas in uno degli attacchi aerei sulla Striscia di Gaza da quando Israele ha rotto la tregua. Le forze dell'Idf "negli ultimi giorni hanno colpito ed eliminato il terrorista Rashid Jahjouh, capo del Servizio di Sicurezza Generale di Hamas", si legge in un post su X del portavoce militare Avichay Adraee. Jahjouh era succeduto a Sami Oudeh, "eliminato nel luglio 2024", ha spiegato. In una diversa incursione, le forze israeliane hanno ucciso anche Ismail Abdel-Al, "considerato un membro di spicco della rete di contrabbando di armi della Jihad islamica", ha reso noto il portavoce.
I leader Ue: "Deploriamo la rottura del cessate il fuoco a Gaza"
"Il Consiglio europeo deplora la rottura del cessate il fuoco a Gaza, che ha causato un gran numero di vittime civili nei recenti attacchi aerei. Deplora il rifiuto di Hamas di consegnare gli ostaggi rimasti. Il Consiglio europeo chiede un immediato ritorno alla piena attuazione dell'accordo di cessate il fuoco e rilascio degli ostaggi". E' quanto si legge nelle conclusioni del Consiglio europeo.
Katz: "Non ci fermeremo fino alla liberazione degli ostaggi"
Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz, dopo aver fatto il punto della situazione con il capo di stato maggiore, Eyal Zamir, ha approvato la prosecuzione delle operazioni militari dell'Idf nella Striscia di Gaza. "Non ci fermeremo fino alla liberazione degli ostaggi", ha detto. Secondo quanto reso noto dal ministero della Difesa, Katz ha sottolineato l'importanza di mantenere la pressione militare su Hamas e ha ordinato all'Idf di proseguire con un'azione intensificata a Gaza fino al raggiungimento degli obiettivi fissati: "Stiamo già vedendo che la pressione militare influisce sulla posizione di Hamas", ha dichiarato il ministro della Difesa.
Katz approva i piani operativi per Gaza: "La pressione sta influenzando Hamas"
Il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, ha approvato poco fa i piani operativi dell’esercito per la Striscia di Gaza durante un incontro con il capo di Stato Maggiore dell’Idf Eyal Zamir. Lo ha riferito il suo ufficio, citato dal Times of Israel.
"Vediamo già che la pressione militare sta influenzando la posizione di Hamas. Non ci fermeremo finché gli ostaggi non saranno rilasciati", ha dichiarato Katz durante l'incontro.

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Idf: "Uccisi due alti funzionari di Hamas in raid su Gaza"
L'Idf e lo Shin Bet hanno annunciato l'uccisione di due alti funzionari di Hamas in attacchi aerei nella Striscia di Gaza. Uno di loro è stato identificato dall'esercito israeliano come Rashid Jahjouh, capo del "meccanismo di sicurezza generale" di Hamas. Jahjouh aveva preso il posto di Sami Odeh, ucciso in un attacco aereo israeliano nel luglio 2024 insieme ad altri alti esponenti del gruppo. Lo ha reso noto il Times of Israel, aggiungendo che Jahjouh era anche responsabile della propaganda interna del gruppo.
Un altro alto dirigente di Hamas ucciso di recente è Amin Eslaiah, responsabile del meccanismo di sicurezza nella città di Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza. Il meccanismo di sicurezza, secondo l'esercito israeliano, è un'unità segreta di Hamas incaricata di individuare i "collaboratori" con Israele, garantire la protezione dei leader e delle risorse di Hamas dentro e fuori Gaza e reprimere gli oppositori del regime del gruppo. Inoltre, il meccanismo è responsabile della raccolta di informazioni per supportare le decisioni dei vertici di Hamas.
Separatamente, l'esercito israeliano ha riferito di aver ucciso in un attacco un importante operatore della Jihad Islamica Palestinese, coinvolto nel traffico di armi per l'organizzazione. Secondo l'Idf, Ismail Abd al-Alal "ha guidato la maggior parte delle operazioni di contrabbando di armi per la Jihad Islamica negli ultimi anni".
Portavoce Casa Bianca: "Trump sostiene appieno l'offensiva di Israele a Gaza"
Donald Trump "sostiene pienamente Israele e l'esercito israeliano e le azioni intraprese negli ultimi giorni" a Gaza, ha affermato la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt. Il presidente degli Stati Uniti "ha chiarito ad Hamas che se non avesse rilasciato tutti gli ostaggi, avrebbe vissuto all'inferno e sfortunatamente Hamas ha scelto di giocare un gioco mediatico con le vite umane".

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Usa sanzionano raffineria cinese, acquistava greggio iraniano da navi Houthi
Gli Stati Uniti hanno sanzionato una raffineria di petrolio con sede in Cina che ha acquistato greggio iraniano per un valore di circa 500 milioni di dollari da navi legate agli Houthi. La misura fa parte della più ampia strategia di intensificazione della pressione su Teheran da parte della Casa Bianca.
In un comunicato, il Dipartimento del Tesoro statunitense ha annunciato sanzioni contro una "teapot refinery" nella provincia cinese dello Shandong, accusata di aver acquistato petrolio iraniano per un valore di "circa mezzo miliardo di dollari". Le "teapot refineries" sono piccole raffinerie private in Cina, separate dalle grandi imprese statali del settore.
Idf, ucciso il capo della sicurezza generale di Hamas a Gaza
L'Idf e i servizi di sicurezza hanno eliminato Rashid Jahjouh, capo della sicurezza generale di Hamas nella Striscia di Gaza. Secondo il portavoce dell'Idf, Jahjouh aveva sostituito Sami Odeh, ucciso dall'esercito israeliano nel luglio 2024 insieme a Ruhi Mushtaha, allora capo dell'amministrazione di Hamas nella Striscia. Il portavoce ha spiegato che la sicurezza generale, guidata da Jahjouh, è un'unità centrale e segreta di Hamas, responsabile dell'individuazione di collaboratori, della protezione dei leader dell'organizzazione e dei suoi beni sia dentro che fuori la Striscia, oltre a operare per reprimere l'opposizione interna al regime di Hamas.
Boldrini: "Orrore a Gaza, l'Ue reagisca e fermi il massacro"
"I raid dell'esercito israeliano nella Striscia di Gaza non si fermano. Dalla ripresa dei bombardamenti, nella notte tra domenica e lunedì, sono già 504 le vittime di cui 190 bambini e 5 componenti dello staff di Unrwa che, adesso, conta 284 morti. Un orrore senza fine che ha il solo obiettivo di sterminare il popolo palestinese. Un orrore davanti al quale l'immobilismo della comunità internazionale non è più tollerabile. Un orrore contro cui le proteste della società civile israeliana stanno infiammando le piazze di Tel Aviv e Gerusalemme, represse violentemente dalla polizia. Le famiglie degli ostaggi animano le proteste contro Netanyahu perché sanno benissimo che non è continuando a bombardare che i loro cari torneranno a casa e che questa ripresa dei raid serve solo allo stesso Netanyahu per mantenere il suo potere e sfuggire ai processi che ha in corso. Dobbiamo essere all'altezza di quanto sta accadendo, che non ha precedenti: da quasi un anno e mezzo il governo di un paese alleato del cosiddetto Occidente, ritenuto avamposto della democrazia in Medio Oriente, sta sterminando un popolo e gli viene consentito di farlo. E L'Italia sostiene in tutto e per tutto il governo Netanyahu senza mai avanzare neanche una vaga perplessità, senza mai esprimere cordoglio per le vittime, né tantomeno condanna per le stragi di donne e bambini. L'Europa, che è il progetto dei diritti e della pace, deve fare molto di più per fermare il massacro: faccia sentire forte la sua voce di condanna, sospenda l'Accordo di associazione tra Ue e Israele, imponga le sanzioni al governo di Tel Aviv, riconosca lo Stato di Palestina e dia seguito, compattamente, ai mandati di cattura emessi dalla CPI contro Netanyahu e Gallant". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.
Altri gruppi bambini palestinesi malati arrivano da Gaza in Italia
Negli ultimi giorni altri gruppi di bambini palestinesi malati sono stati trasferiti da Gaza in Italia, evacuati da strutture sanitarie di Gaza non più in grado di assisterli. Le operazioni - si legge in una nota della Farnesina - si sono concluse il 19 e 20 marzo.
Il primo trasferimento, organizzato in coordinamento con le autorità israeliane nell'ambito della collaborazione con l'Oms, ha riguardato l'evacuazione di 10 pazienti e dei loro familiari, per un totale di 27 persone. L'uscita da Gaza è stata realizzata ieri 19 marzo attraverso il valico di Kerem Shalom, con successivo trasferimento a Ramon (Eilat) gestito dall'Oms e dalle autorità israeliane. Da lì un Boeing Kc-767 dell'Aeronautica Militare ha prelevato i pazienti per l'arrivo in Italia.
La seconda operazione, realizzata oggi, ha previsto la partenza dal Cairo di otto pazienti e familiari, per un totale di 20 persone. I pazienti, evacuati nei giorni scorsi da Gaza con il sostegno dell'Oms, erano ricoverati presso l'Ospedale italiano Umberto I in Egitto. Il trasferimento in Italia è avvenuto con un volo messo a disposizione dalla Guardia di Finanza.
Wsj: "I talebani rilasciano americano Glezmann dopo 2 anni"
I talebani hanno rilasciato l'americano George Glezmann, ponendo fine alla sua detenzione durata due anni e dando al presidente Trump una vittoria diplomatica che potrebbe rimodellare le relazioni degli Stati Uniti con l'Afghanistan. Lo scrive il Wall Street Journal. I talebani, secondo due dirigenti Usa, hanno accettato di rimandare Glezmann negli Stati Uniti in cambio di migliori relazioni con Washington, rinunciando alla precedente richiesta che l'America consegnasse i membri talebani imprigionati. Oggi il ministro degli Esteri talebano Amir Khan Muttaqi ha incontrato a Kabul alcuni funzionari Usa, tra cui l'inviato Adam Boehler.
Usa: ripresa ostilità colpa di Hamas, ha scelto guerra
"Hamas avrebbe potuto rilasciare gli ostaggi per estendere il cessate il fuoco, ma invece ha scelto la guerra. Questi terroristi hanno la totale responsabilità di questo conflitto e della ripresa delle ostilità". Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale Usa, James Hewitt, alla CNN.
Polizia usa idranti contro manifestanti davanti residenza Netanyahu
La polizia sta usando gli idranti per disperdere i manifestanti che stanno protestando davanti alla residenza del primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, a Gerusalemme. I dimostranti, riporta il Times of Israel, avrebbero tentato di superare i cordoni di sicurezza prima dell'intervento della polizia, che ha usato anche getti di acqua maleodorante. Il leader laburista e deputato Yair Golan, precisa il sito, è stato spintonato a terra mentre stava cercando di aiutare un altro manifestante. La manifestazione si svolge in vista della riunione del governo convocata da Netanyahu per votare il licenziamento del capo dello Shin Bet, Ronen Bar.
Israele arresta 60 persone in viaggio verso la moschea di Al-Aqsa
Le forze israeliane stanno trattenendo da ieri 60 persone, arrestate mentre viaggiavano in autobus dalla Cisgiordania alla moschea di Al-Aqsa a Gerusalemme. Lo riferisce la'agenzia di stampa palestinese Wafa, aggiungendo che l'identità dei prigionieri non è ancora stata resa pubblica.
Israele limita regolarmente l'accesso dei palestinesi alla moschea di Al-Aqsa, il terzo luogo sacro dell'Islam, soprattutto durante il mese del Ramadan.
Iran: 'Lettera di Trump minacciosa, per ora non negoziamo'
Il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, ha affermato che nei prossimi giorni Teheran risponderà "attraverso i canali appropriati" alla lettera inviata da Donald Trump, con la quale il presidente americano ha invitato l'Iran a negoziare sulle sue attività nucleari, minacciando in caso contrario un'azione militare. "Per il momento la nostra politica non è quella dei negoziati diretti", ha detto il capo della Diplomazia di Teheran, aggiungendo che la lettera di Trump contiene più minacce che benefici, riferisce Mehr.
Scontri a Gerusalemme, protesta su capo Shin Bet licenziato
Scontri sono in corso a Gerusalemme durante la protesta contro il licenziamento del capo della sicurezza interna israeliana Ronen Bar. I manifestanti hanno tentato di sfondare le barriere di sicurezza, la polizia ha provato a disperderli utilizzando un mezzo per il getto d'acqua e gas maleodorante. Il presidente del partito dei Democratici Yair Golan, presente alla manifestazione, è stato spinto a terra da un agente di polizia.
Protezione civile a Gaza: 504 morti dalla ripresa dei raid
Sono almeno 504 le persone rimaste uccise da quando l'esercito israeliano ha ripreso gli attacchi sul territorio palestinese martedì. Lo afferma la Protezione civile di Gaza, scrive Al Jazeera. "Il numero totale dei morti dalla ripresa dell'attacco [...] è di 504, di cui oltre 190 minorenni", ha detto Mahmoud Bassal, portavoce della Protezione, aggiungendo che il conteggio si è fermato a mezzogiorno, ora locale, e che 196 persone risultano disperse, probabilmente sepolte sotto le macerie. Intanto, cinque membri dello staff dell'agenzia delle Nazioni Unite per gli aiuti alla Palestina, Unrwa sono rimasti uccisi negli ultimi giorni, afferma il commissario generale dell'agenzia Philippe Lazzarini. "Negli ultimi giorni sono stati confermati altri cinque morti dello staff dell'Unrwa, portando il bilancio delle vittime a 284. Erano insegnanti, dottori e infermieri: al servizio dei più vulnerabili", ha affermato su X.
Irlanda: Ue faccia pressione su Israele contro massacro
"È davvero scioccante. Questo deve finire e l'Europa deve porre fine alla carneficina e al massacro che stanno avvenendo in questo momento". Lo ha dichiarato il premier irlandese, Micheal Martin, all'arrivo al Consiglio europeo in merito all'escalation degli attacchi israeliani a Gaza. "Ciò che deve accadere ora, credo, è che l'Unione europea, gli Stati Uniti e altri esercitino quanta più pressione possibile su Israele affinché fermi i bombardamenti", ha affermato Martin. "Non c'è stato alcun preavviso. Molte persone sono tornate alle loro case dopo il cessate il fuoco con l'aspettativa di trovare un certo grado di pace e armonia. Tutto ciò è stato infranto da quello che sembra essere un bombardamento molto indiscriminato di case e famiglie palestinesi", ha aggiunto.
Israele, migliaia in marcia verso la Knesset
In Israele sono migliaia le persone in marcia dirette verso la Knesset a Gerusalemme. Lo riferisce il giornale israeliano Haaretz in un aggiornamento sulle proteste contro la ripresa delle operazioni militari israeliane nella Striscia di Gaza e l'assenza di progressi verso la liberazione degli ostaggi tenuti prigionieri nell'enclave palestinese.
Schlein: "Meloni e Ue agiscano per bloccare la carneficina a Gaza"
"In poche ore oltre 500 morti a Gaza, moltissimi bambini, assassinati dalle bombe di Netanyahu. Ora l'annuncio di una nuova operazione di terra dell'Idf sul suolo palestinese, con un obiettivo preciso, cioè cacciare dalla propria terra la popolazione civile palestinese. Le parole del ministro della difesa Katz di Israele sono deliranti e spietate: 'andatevene o vi distruggeremo'. È la messa in atto del piano criminale già annunciato di Trump e Netanyahu". Lo dichiara la segretaria del Pd Elly Schlein. "Il governo italiano e l'Unione europea devono agire subito nelle sedi internazionali per bloccare questa carneficina, Giorgia Meloni ci spieghi quale iniziativa politica ha intenzione di intraprendere il nostro governo per fermare questo massacro".
Hamas rivendica il lancio di razzi M90 su Tel Aviv
Hamas ha rivendicato la responsabilità del lancio di razzi su Tel Aviv, in quella che sembra essere la prima risposta dell'organizzazione alla nuova offensiva di Israele a Gaza. Le Brigate Al-Qassam, l'ala militare di Hamas, affermano in una nota di aver bombardato Tel Aviv con una raffica di razzi M90, in risposta ai "massacri sionisti contro i civili".
Idf: "Tre lanci di ordigni contro Israele partiti da Gaza"
Tre razzi sono stati lanciati da Gaza contro il centro di Israele, un ordigno è stato abbattuto e altri due sono caduti in zone aperte. Lo riferisce l'Idf. L'attacco avviene poco dopo l'inizio dell'operazione di terra dell'esercito nel nord della Striscia.
Sirene d'allarme nel centro Tel Aviv: si sentono esplosioni
Le sirene d'allarme sono scattate di nuovo a Tel Aviv alle 13.25 ora locali (12.35 in Italia) mentre nella città risuono le esplosioni del sistema anti-missili. Lo constata l'Ansa sul posto.
In migliaia in marcia verso Knesset contro ripresa guerra
Migliaia di persone sono in marcia verso la Knesset israeliana a Gerusalemme per protestare contro la ripresa della guerra a Gaza da parte del governo Netanyahu e il mancato raggiungimento di un accordo per la liberazione degli ostaggi. Lo scrive Haaretz.
Idf: "Partita l'operazione di terra nel nord della Striscia"
L'Idf ha avviato un'operazione di terra lungo la strada costiera nell'area di Beit Lahia, nel nord della Striscia di Gaza. Lo ha riferito il portavoce dell'esercito israeliano, precisando che prima dell'operazione le forze armate e i servizi di sicurezza hanno colpito infrastrutture militari e postazioni di lancio di missili anticarro di Hamas nella zona.
Unrwa: "5 operatori uccisi a Gaza, peggio ancora da venire"
Il Commissario generale dell'Unrwa, Philippe Lazzarini, ha riferito che negli ultimi giorni sono morti cinque membri dello staff dell'agenzia Onu per i palestinesi mentre continuano i raid aerei e si teme che "il peggio debba ancora arrivare, data l'invasione terrestre in corso che separa il nord dal sud". Le ulteriori cinque uccisioni hanno portato "il numero delle vittime a 284. Erano insegnanti, dottori e infermieri, al servizio dei piu' vulnerabili", ha affermato Lazzarini su X.
Gaza, sminatore britannico tra feriti dell'attacco a struttura Onu
C'è un esperto britannico di sminamento, un 51enne di cui non è stato reso noto il nome, tra gli stranieri feriti nell'esplosione che ieri ha devastato una struttura dell'Onu nella Striscia di Gaza palestinese, uccidendo almeno un funzionario internazionale e ferendo diversi altri dipendenti o collaboratori della sede. Lo ha riferito alla Bbc l'organizzazione Mines Advisory Group. Fonti Onu hanno indicato la responsabilità d'Israele dietro l'esplosione, cosa che le autorità israeliane viceversa negano. Intanto il Foreign Office britannico si è unito alla richiesta di Palazzo di Vetro di "un'indagine trasparente" sull'accaduto.
Khamenei: "Comunità islamica sia unita contro Israele per Gaza"
"La Ummah (comunità) musulmana dovrebbe mettere da parte le sue differenze su varie questioni e stare unita contro i crimini del regime sionista a Gaza". Lo ha affermato la Guida suprema dell'Iran, Ali Khamenei, come riferisce il suo profilo X, definendo come "un crimine atroce" i recenti attacchi di Israele contro la Striscia. "Gli Usa sono complici nella tragedia di Gaza", ha aggiunto Khamenei, affermando che gli attacchi contro la Striscia sono stati messi in pratica "sotto la direzione degli Stati Uniti o almeno con l'approvazione" di Washington.
Khamenei: "Attacchi Usa allo Yemen devono essere fermati"
La Guida suprema dell'Iran, Ali Khamenei, ha affermato che gli attacchi degli Stati Uniti contro gli Houthi in Yemen sono "un crimine che deve certamente essere fermato". Khamenei ha affermato che "anche gli attacchi contro il popolo dello Yemen e i civili yemeniti sono un crimine che deve certamente essere fermato", come riferisce il suo profilo X, mentre ieri il presidente americano Donald Trump aveva chiesto a Teheran di interrompere il sostegno al gruppo yemenita. "Gli Usa sono complici nella tragedia di Gaza", ha aggiunto la Guida suprema della Repubblica islamica.
Hamas: "Proseguono colloqui con i mediatori"
"Lavoriamo con i mediatori per risparmiare al nostro popolo una guerra permanente" e assicurare il ritiro delle forze israeliane dalla Striscia di Gaza. E' quanto afferma il portavoce di Hamas, Abdul Latif al-Qanou, in una dichiarazione rilanciata dalla tv satellitare al-Jazeera, in cui sostiene che il gruppo resta impegnato nel rispetto dei termini dell'accordo di cessate il fuoco con Israele raggiunto lo scorso gennaio.
Nella dichiarazione, il portavoce parla di colloqui con i mediatori per "costringere" Israele a rispettare l'intesa dopo le nuove operazioni militari nella Striscia di Gaza. Il portavoce ha anche rivolto un appello alla Lega Araba e all'Organizzazione per la cooperazione islamica, chiedendo "un'azione urgente" a sostegno dei palestinesi.
Media: "Attesa al Cairo delegazione Hamas per colloqui"
Una delegazione di Hamas dovrebbe arrivare oggi al Cairo per colloqui con alti funzionari egiziani sugli sforzi per raggiungere un rinnovato cessate il fuoco a Gaza. Lo ha riferito il quotidiano qatarino Al-Araby Al-Jadeed, citando fonti egiziane secondo le quali ieri sera una delegazione militare israeliana ha fatto una breve visita nella capitale egiziana ieri sera e ha incontrato il capo dell'intelligence, Hassan Rashad. Hamas ha informato i mediatori che e' disposta a rilasciare gli ostaggi israeliani, a condizione che cio' faccia parte della transizione alla seconda fase della tregua. Israele ha rifiutato di procedere con la successiva fase dell'accordo, che vedrebbe l'esercito ritirarsi da Gaza, a meno che tutti gli ostaggi non vengano prima rilasciati.
Iran: "Valuteremo minacce e opportunità nella lettera di Trump"
L'Iran prenderà in considerazione sia le minacce che le opportunità contenute nella lettera del presidente degli Stati Uniti Donald Trump che esorta Teheran a raggiungere un nuovo accordo sul nucleare. Lo ha affermato il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araqchi, secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa semi-ufficiale Fars.
Idf: "Iniziata operazione di terra a Gaza"
L'operazione di terra a Gaza è iniziata e le Idf hanno proibito ai residenti di Gaza di camminare sulla strada Salah al-Din, una delle principali arterie che attraversano la Striscia da nord a sud. Lo ha scritto su X il portavoce in arabo delle Idf, Avichay Adraee, aggiungendo che "per la vostra sicurezza, è vietato avvicinarsi alle forze dell'esercito israeliano nella zona difensiva e in qualsiasi luogo in cui siano schierate".
Media, Israele arresta 19 palestinesi in Cisgiordania
Israele ha arrestato 19 palestinesi in Cisgiordania. Secondo l'agenzia di stampa Wafa, le forze israeliane hanno arrestato cinque persone nella città di Hebron, nella vicina città di Dura e nel campo profughi di Fawwar. Altri 14 sono stati arrestati nel villaggio di Husan e nel vicino campo profughi di Dheisheh, situato nel governatorato di Betlemme.
Durante il raid a Husan, le forze israeliane hanno inoltre temporaneamente arrestato circa 20 persone, sottoponendole a quelli che Wafa ha descritto come interrogatori “duri”.
Idf avverte popolazione Gaza su operazioni di terra a sud-centro
Il portavoce dell'Idf in lingua araba ha pubblicato un avviso per i residenti della Striscia di Gaza annunciando che nelle ultime ore le forze israeliane hanno avviato un'operazione terrestre nel centro e nel sud della Striscia, con l'obiettivo di ampliare la zona di sicurezza tra il nord e il sud. Secondo il comunicato, le truppe si sono dispiegate lungo il corridoio di Netzarim. Il portavoce ha inoltre avvertito che, per ragioni di sicurezza, è vietato il transito lungo l'asse Salah al-Din in entrambe le direzioni, mentre il passaggio dal nord al sud della Striscia sarà consentito solo attraverso la strada costiera Al-Rashid.
Hamas, non ci opponiamo a piano Witkoff se si passa a fase 2
Fonti di Hamas hanno riferito ad al-Arabi al-Jadid che l'organizzazione non si oppone alla proposta dell'inviato di Donald Trump, Steve Witkoff, a condizione che si passi immediatamente alla Fase 2 dell'accordo per il cessate il fuoco. Secondo le fonti, una delegazione di Hamas dovrebbe arrivare oggi al Cairo per discutere gli sviluppi con alti funzionari. Fonti egiziane hanno rivelato che una delegazione dell'Idf è giunta ieri al Cairo per un incontro di tre ore con il capo dell'intelligence Hassan Rashad.
Hamas, sforzi mediatori per fermare guerra ma no svolta
I mediatori hanno intensificato i loro sforzi per fermare i nuovi combattimenti a Gaza, ma "non è stata ancora fatta alcuna svolta". Lo ha riferito un funzionario di Hamas a Reuters mentre continuano gli attacchi aerei israeliani sulla Striscia che hanno fatto da martedì oltre 710 morti e 900 feriti, secondo quanto riferito dal portavoce dell'ospedale di Shuhada al-Aqsa ad al-Arabiya.
Israele, nuove proteste parenti ostaggi a Tel Aviv
Nuove proteste a Tel Aviv. I parenti degli ostaggi tenuti prigionieri da mesi nella Striscia di Gaza e loro sostenitori manifestano nel cuore della città per chiedere la fine delle operazioni militari israeliane nella Striscia di Gaza e il rilascio delle persone rapite. E' il giornale israeliano Haaretz a riferire delle nuove proteste, con le accuse al governo del premier israeliano Benjamin Netanyahu di "giustiziare gli ostaggi" e di aver "deciso di riportare nel governo Ben Gvir invece di riportare indietro gli ostaggi".
"La ripresa dei combattimenti" a Gaza, affermano, "è una condanna a morte per gli ostaggi". "La guerra non sta riportando a casa gli ostaggi, la pressione militare li sta uccidendo e almeno 41 persone hanno pagato per questo con le loro vite - accusano - Quanti ancora dovranno pagare?". Intanto il Forum delle Famiglie degli ostaggi e delle persone scomparse continua a chiedere un incontro con Netanyahu e con il gabinetto di sicurezza, senza - denunciano - ricevere risposte.
Media, almeno 58 morti nell'attacco a Gaza nella notte
Gli attacchi israeliani hanno ucciso almeno 58 palestinesi nella Striscia di Gaza durante la notte, secondo tre ospedali. Lo scrive il Guardian. Gli attacchi hanno colpito diverse case nel cuore della notte, uccidendo uomini, donne e bambini mentre dormivano.
Telefonata tra ministri Esteri di Egitto e Qatar
I ministri degli Esteri di Egitto e Qatar, Badr Abdelatty e Mohammed bin Abdulrahman Al Thani, hanno avuto una conversazione telefonica nella quale hanno discusso come poter riattivare l'accordo di cessate il fuoco a Gaza, dopo i bombardamenti israeliani che nei giorni scorsi hanno causato centinaia di morti nel territorio palestinese. Lo riferisce, scrive Al Jazeera, una nota del ministero degli Esteri del Cairo. I ministri dei due Paesi arabi, mediatori chiave nel processo di pace in Medio Oriente, "hanno convenuto sull'importanza di continuare il coordinamento congiunto per contenere le crescenti tensioni nella regione e di lavorare insieme per avviare un accordo politico che garantisca la stabilità regionale a lungo termine attraverso l'istituzione di uno Stato palestinese come risoluzione definitiva del conflitto".
Ben-Gvir: "Manifestanti anti-Netanyahu sono contro Israele"
Itamar Ben-Gvir, l'ultranazionalista di recente tornato ministro della sicurezza nazionale israeliano, ha accusato i manifestanti che protestano contro il primo ministro, Benjamin Netanyahu, di essere contro Israele. "Gli attivisti della protesta hanno da tempo smesso di essere solo contro il governo e il Primo Ministro. Sono diventati del tutto contro lo Stato di Israele", scrive Ben-Gvir sulle reti sociali, a proposito di una recente manifestazione nei pressi della residenza di Netanyahu a Gerusalemme Ovest, dove uno dei leader della mobilitazione e' stato udito paragonare Netanyahu al leader nazista tedesco Adolf Hitler. Ben-Gvir ha anche affermato che il "sangue del rifiuto" dei manifestanti "non verra' mai lavato dalle loro mani", in quello che sembra un riferimento al rifiuto di sostenere la guerra a Gaza.
Media: "Delegazione Hamas attesa al Cairo dopo missione lampo negoziatori israeliani"
Una delegazione di Hamas sarebbe attesa oggi al Cairo. Lo riferisce Al-Araby Al-Jadeed che cita fonti secondo cui la delegazione incontrerà i mediatori egiziani per parlare degli ultimi sviluppi nella Striscia di Gaza. Stando alle fonti del giornale, Hamas avrebbe già riferito ai mediatori la posizione del gruppo, disposto ad accettare proposte che prevedano il rilascio degli ostaggi israeliani tenuti prigionieri nella Striscia a condizione che la liberazione rientri nella transizione alla seconda fase dell'accordo di cessate il fuoco con Israele. Alla stessa testata, rilancia anche il Times of Israel, fonti egiziane hanno confermato una visita lampo al Cairo ieri sera di una delegazione israeliana che ha incontrato il capo dell'intelligence egiziana, Hassan Rashad.
Israele, intercettato missile lanciato dallo Yemen, Houthi rivendicano
I militari israeliani hanno confermato che un missile lanciato dallo Yemen è stato intercettato nelle scorse ore prima che entrasse in territorio israeliano. Sono scattate le sirene dell'allarme antiaereo in "diverse zone" di Israele, hanno precisato via X le forze israeliane (Idf). Gli Houthi dello Yemen, che da anni l'Iran è accusato di sostenere, hanno poco dopo rivendicato il lancio di un "missile ipersonico, Palestine-2" con "l'aeroporto Ben Gurion" di Tel Aviv indicato come "obiettivo dell'operazione".
Al-Jazeera: "A Gaza 71 morti in nuovi attacchi israeliani"
Sarebbe di oltre 70 morti il bilancio delle persone rimaste uccise nelle ultime ore la Striscia di Gaza. Lo riferisce la tv satellitare al-Jazeera, secondo cui "attacchi israeliani" hanno fatto almeno 71 morti con "almeno 11 edifici" rasi al suolo. Stando a quanto riportato, sono state colpite in particolare zone di Khan Yunis e Rafah, nel sud dell'enclave palestinese, e Beit Lahiya, nel nord. Le denunce parlano di neonati, bambini e donne tra le vittime.
Nucleare in Iran, la Cina annuncia un incontro con Mosca e Teheran
Pechino ospiterà i colloqui trilaterali venerdì 14 marzo. "Le tre parti si scambieranno opinioni sulla questione nucleare iraniana e su altre questioni di interesse reciproco", ha dichiarato un portavoce del ministero degli Esteri cinese. LEGGI QUI
Accordo Israele-Hamas, in migliaia festeggiano la tregua per le strade di Gaza. FOTO
I palestinesi hanno esultato e applaudito, mentre altri suonavano il clacson delle auto nella città meridionale di Khan Younis, quando è giunta la notizia di un accordo per il cessate il fuoco dopo 15 mesi di guerra. LE IMMAGINI
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