
Un veicolo ha investito un gruppo di pedoni all'incrocio di Karkur. Il conducente è stato arrestato dalla polizia, riferiscono i media locali. Hamas consegna quattro corpi alla Croce Rossa, ok di Israele a fase 2 dei negoziati. Le bare sono state trasferite, con la mediazione egiziana, a un'unità dell'esercito al valico di Kerem Shalom. Da parte sua, Israele ha rilasciato circa 400 detenuti palestinesi sui previsti 602 in base all'accordo di cessate il fuoco
in evidenza
La polizia israeliana ha reso noto che diverse persone sono rimaste ferite in un "sospetto attacco terroristico" che si è verificato nel nord del Paese. Il numero dei feriti è di almeno 13 persone. Lo riporta The Times of Israel citando fonti mediche. Una ragazza di 17 anni è in gravi condizioni. Secondo le ultime informazioni il presunto attentatore sarebbe un palestinese di 53 anni, originario della zona di Jenin. Viveva illegalmente in Israele ed era sposato con una cittadina israeliana.
La squadra negoziale israeliana andrà al Cairo dopo l'approvazione del primo ministro Benjamin Netanyahu. Lo riferisce l'ufficio del premier, come riporta Haaretz. Israele, inoltre, non lascerà il corridoio Filadelfia, la zona cuscinetto tra Gaza e l'Egitto. Lo ha chiarito un alto ufficiale israeliano in una nota diffusa alla stampa e riportata dal Times of Israel.
Hamas ha consegnato quattro corpi di ostaggi alla Croce Rossa. Sono state confermate le loro identità: lo riferisce la stampa israeliana che cita le famiglie dei quattro. I corpi di Tsahi Idan, Ohad Yahalomi, Itzik Elgarat e Shlomo Mantzu sono stati sottoposti a esami autoptici subito dopo la restituzione.
Approfondimenti:
- Accordo Israele-Hamas, in migliaia festeggiano la tregua per le strade di Gaza
- Tregua Israele-Hamas: ecco chi sono gli ostaggi liberati finora
- Tregua a Gaza, accordo tra Israele e Hamas. Le reazioni internazionali, da Trump a Biden
- Tregua a Gaza, migliaia di sfollati verso casa. Entrano gli aiuti. LE FOTO
- Tregua Gaza, chi sono le prime 3 ragazze israeliane liberate da Hamas
- Dalla difesa alle infrastrutture, Russia e Iran sempre più vicini
- Gaza secondo Trump,il video realizzato con l'Ai con statue d'oro e resort di lusso
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Tregua Israele-Hamas, chi sono gli ostaggi liberati finora
L'accordo per un cessate il fuoco sulla Striscia di Gaza è scattato il 19 gennaio. Durante la prima delle tre fasi saranno in tutto 33 le persone riconsegnate allo Stato ebraico (anche se quelle vive sono 25). In cambio vengono liberati centinaia di prigionieri palestinesi. Dalle donne portate via dai kibbutz israeliani ai partecipanti rapiti durante il festival di Nova: ecco chi sono gli ex ostaggi. LEGGI QUI
Israele, si indaga sui legami tra membri staff Netanyahu e Qatar
La procuratrice generale di Israele Gali Baharav-Miara ha ordinato l'apertura di un'indagine penale sui legami tra funzionari che lavorano nell'ufficio del primo ministro Benyamin Netanyahu e il Qatar. Lo riferisce Times of Israel spiegando che la decisione della procura è stata presa dopo le rivelazioni secondo cui l'ex portavoce del premier, Eli Feldstein, già accusato di aver messo a rischio la sicurezza nazionale in un caso riguardante il furto e la fuga di notizie di documenti classificati dell'esercito, "lavorava per il Qatar tramite una società internazionale incaricata da Doha di fornire ai principali giornalisti israeliani storie favorevoli all'emirato". Le indagini saranno condotte dallo Shin Bet e dalla polizia.
M.O, la situazione a Gaza e il ruolo degli Usa: i possibili scenari su rifugiati e aiuti
Dallo scoppio della guerra tra Israele e Hamas si è aggravata la situazione degli sfollati palestinesi che da anni trovano accoglienza nei Paesi dell'area come Giordania e Libano. Mentre la tregua vacilla, la proposta del presidente americano Trump sul futuro della Striscia rischia di aumentare il numero di rifugiati. Anche di questo si è parlato nella puntata dell'11 febbraio di "Numeri", approfondimento di Sky TG24. LEGGI QUI
Quanto costerà ricostruire la Striscia di Gaza? La conta dei danni
Una devastazione senza precedenti. Oggi, più della metà della Striscia di Gaza è completamente rasa al suolo. Secondo gli esperti, non si è mai registrato un simile livello di distruzione in un'area così piccola e densamente popolata. Le stime per la ricostruzione di Gaza, che potrà essere avviata solo dopo il completamento delle tre fasi dell'accordo di tregua tra Israele e Hamas, sono esorbitanti. Ecco le ultime stime su quanto costerà ricostruire Gaza dopo la devastazione causata dal conflitto tra Hamas e Israele e sulla conta dei danni. PER SAPERNE DI PIU'
Iniziati al Cairo colloqui Israele-Hamas per 2* fase
L'Egitto afferma che sono iniziati al Cairo i negoziati tra Israele e Hamas sulla prossima fase del cessate il fuoco a Gaza. Questa mattina, il ministro degli Esteri israeliano Gideon Saar ha dichiarato che la delegazione si sarebbe recata in Egitto per verificare se vi fosse un terreno comune per negoziare un'estensione della prima fase della tregua, che scadrà tra due giorni. Due funzionari governativi hanno dichiarato all'agenzia di stampa Reuters che Israele sta cercando di estendere la fase iniziale, con Hamas che libera tre prigionieri ogni settimana in cambio di palestinesi detenuti da Israele. Le parti in guerra non hanno specificato cosa accadrebbe oltre sabato se la prima fase del cessate il fuoco scadesse senza un accordo. Egitto e Qatar stanno mediando tra Israele e Hamas, con il sostegno degli Stati Uniti. Il governo israeliano si trova ad affrontare la pressione dell'opinione pubblica affinché rispetti il cessate il fuoco e liberi i prigionieri rimasti, mentre alcuni membri del governo di destra vogliono tornare in guerra per raggiungere il loro obiettivo di sradicare Hamas.
Meloni sente Al Sisi: stabilizzare e ricostruire Gaza
La premier Giorgia Meloni ha avuto una conversazione telefonica con il presidente egiziano Abdel Fattah Al Sisi. Lo riferisce una nota di Palazzo Chigi, spiegando che "i due leader hanno anche discusso della situazione in Medio Oriente, concordando sulla necessità di continuare a lavorare per la stabilizzazione e la ricostruzione di Gaza con l'obiettivo di rilanciare un dialogo politico per una pace giusta e duratura nella regione".
Israele prende d'assalto Salfit in Cisgiordania
Le forze israeliane hanno preso d'assalto la città di Salfit in Cisgiordania, a nord di Gerusalemme. Lo riporta l'agenzia di stampa Wafa. Secondo Wafa, gli israeliani hanno pattugliato le strade della città, distribuendo volantini minacciosi ai residenti. Inoltre, Wafa ha affermato che le forze israeliane hanno fatto irruzione in negozi commerciali vicino alla città di Qaraweh Bani Hassan, a ovest di Salfit, durante i quali è stato arrestato un lavoratore palestinese. All'inizio di questa settimana, Israele ha inviato carri armati nella Cisgiordania occupata per la prima volta in piu' di 20 anni. Ha affermato che le truppe rimarranno nei campi profughi per "il prossimo anno" e ai palestinesi sarà vietato tornare alle loro case.
Idf ammettono: '7/10 completo fallimento sicurezza israeliana'
L'attacco sferrato da Hamas il 7 ottobre del 2023 contro il sud di Israele è stato ''un completo fallimento'' della sicurezza israeliana. E' quanto si legge nell'indagine interna condotta dall'esercito israeliano, secondo cui "le Idf hanno fallito nella loro missione di proteggere le persone" e che si è trattato di "uno dei più grandi fallimenti" nella storia dell'esercito. Un'indagine frutto di decine di migliaia di ore di lavoro da parte del Comando meridionale delle Idf, che ha scoperto che circa 5.600 terroristi hanno fatto irruzione in Israele in tre ondate. Dall'indagine è emerso che l'Idf credevano, prima dell'assalto del 7 ottobre, che Hamas non rappresentasse una minaccia significativa per Israele, che non fosse interessato a una guerra su larga scala, che la sua rete di tunnel fosse stata notevolmente danneggiata e che qualsiasi minaccia transfrontaliera sarebbe stata sventata dalla recinzione di confine ad alta tecnologia.
Fonti, delegazione israeliana arrivata al Cairo
"Una delegazione israeliana composta da 14 alti funzionari ed esperti è arrivata al Cairo a bordo di un aereo speciale proveniente da Tel Aviv": lo segnalano fonti aeroportuali egiziane limitandosi ad aggiungere che il gruppo "è stato accolto da responsabili di un apparato di sicurezza di alto" livello "e condotto immediatamente nel luogo delle negoziazioni" su Gaza.
Israele, 'i feriti nell'attacco terroristico salgono a 13'
Il numero dei feriti del presunto "attacco terroristico" avvenuto oggi nel nord di Israele è salito a tredici. Lo riporta The Times of Israel citando fonti mediche. Una ragazza di 17 anni è in gravi condizioni. Secondo le ultime informazioni il presunto attentatore sarebbe un palestinese di 53 anni, originario della zona di Jenin. Viveva illegalmente in Israele ed era sposato con una cittadina israeliana.
Israele, leader ultradestra Smotrich in Usa, boicottato da Biden
Il ministro delle Finanze israeliano, Bezalel Smotrich, incontrera' mercoledi' prossimo a Washington DC il suo omologo statunitense, il segretario al Tesoro Scott Bessent. Lo ha affermato il suo portavoce. Lo scrivono i media israeliani. Smotrich era stato a lungo boicottato dalla precedente amministrazione Usa guidata da Joe Biden a causa delle sue idee
di estrema destra.
Idf: colpito posto di osservazione di Hezbollah a sud del Libano
Un aereo dell'aeronautica militare israeliana ha attaccato un posto di osservazione di Hezbollah nella zona di Einta, nel Libano meridionale. Secondo un portavoce dell'Idf, "il posto di osservazione costituisce una violazione degli accordi tra Israele e Libano". Lo riporta Ynet
Israele: ucciso il terrorista autore dell'attacco al nord
La polizia israeliana ha annunciato che, "il terrorista che oggi ha investito alcuni pedoni in un sospetto attacco terroristico a sud di Haifa nel nord del Paese è stato ucciso". Lo riporta The Times of Israel. Le autorità sanitaria hanno aggiornato a 120 il bilancio dei feriti. Alcune di loro sono in gravi condizioni. Secondo quanto riportato dal Canale 12, il presunto terrorista è un arabo israeliano di 24 anni, originario della comunità di Ma'ale Iron, nei pressi di Haifa.
Israele: "Sospetto attacco terroristico, ci sono feriti"
La polizia israeliana ha reso noto che diverse persone sono rimaste ferite in un "sospetto attacco terroristico" che si è verificato nel nord del Paese. Secondo le prime informazioni, un veicolo sospetto ha investito sette pedoni all'incrocio di Karkur. Il conducente è stato arrestato dalla polizia, riferiscono i media locali.
Israele: "Rilasciati 643 detenuti palestinesi"
Il servizio carcerario israeliano ha annunciato che sono stati appena rilasciati 643 detenuti palestinesi, nell'ultimo scambio con Hamas che ieri notte ha consegnato le salme di quattro ostaggi israeliani.
Team Israele al Cairo: "Vediamo se spazio per negoziare"
Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha inviato il team di negoziatori israeliani al Cairo. Lo ha reso noto l'ufficio di Netanyahu, senza precisare se la delegazione israeliana discuterà la seconda fase dell'accordo sulla presa degli ostaggi con Hamas. In risposta a una domanda del Times of Israel se la delegazione diretta al Cairo discuterà del passaggio a una seconda fase, il ministro degli Esteri israeliano, Gideon Sa'ar, ha affermato che "la nostra delegazione andrà al Cairo e vedranno se abbiamo un terreno comune su cui negoziare". "Abbiamo detto che siamo pronti ad estendere il quadro della fase uno in cambio del rilascio di altri ostaggi", ha aggiunto. "Se è possibile, lo faremo. Sarà meglio parlarne a lungo dopo il ritorno della delegazione dal Cairo"
Media: palestinese ucciso in raid Idf in Cisgiordania
Le forze israeliane hanno ucciso un giovane palestinese durante un raid nel campo profughi di Balata, a est di Nablus, in Cisgiordania. Lo rendono noto fonti di sicurezza citate dall'agenzia di stampa palestinese Wafa, secondo cui il corpo dell'uomo è stato trattenuto dall'Idf.
Wafa ha anche citato il direttore del Centro di emergenza e ambulanza della Mezzaluna Rossa di Nablus, Amid Ahmed, secondo il quale il servizio ha soccorso un uomo di 32 anni dopo che era stato colpito alla coscia, mentre un ragazzo di 14 anni è rimasto ferito alla mano e all'addome. Ahmed ha aggiunto che un uomo di 68 anni ha riportato contusioni dopo essere stato aggredito dalle forze israeliane.
Katz: "Pronti ad aprire porto e scalo per espulsione gazawi"
Se il piano di Trump per il trasferimento dei palestinesi da Gaza si materializzasse, "sto rapidamente promuovendo l'istituzione di un'amministrazione di immigrazione volontaria per consentire a coloro che desiderano lasciare Gaza di farlo tramite il porto di Ashdod o l'aeroporto di Ramon". Lo ha dichiarato il ministro della Difesa israeliano Israel Katz, citato dal Times of Israel. Il ministro ha affermato che la prima fase della tregua "è completa" e che Israele "punta a riportare indietro tutti" gli ostaggi ancora a Gaza. "Il modo più efficace per garantire ciò è che Hamas sappia che l'Idf è pronta a tornare in guerra", ha detto.
Netanyahu dà via libera alla squadra negoziale per fase 2
La squadra negoziale israeliana andrà al Cairo dopo l'approvazione del primo ministro Benjamin Netanyahu. Lo riferisce l'ufficio del premier, come riporta Haaretz.
Team Israele oggi a Cairo per prossimi passi accordo
I negoziatori israeliani partiranno in giornata per il Cairo per discutere dei prossimi passi dell'accordo con Hamas. Lo ha reso noto l'ufficio del primo ministro israeliano, a quanto riporta Axios. Con la consegna degli ultimi 4 dei 33 ostaggi previsti, si è chiusa sulla carta la prima fase dell'intesa per il cessate il fuoco.
Hamas, Israele in corridoio Filadelfia viola l'accord
L'affermazione di Israele che resterà nel corridoio Filadelfia tra Egitto e Gaza "viola l'accordo". Lo afferma Hamas, come riporta Haaretz.
Netanyahu: “Lavoreremo per riportare tutti gli ostaggi a casa”
Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha espresso le sue condoglianze alle famiglie dei quattro ostaggi israeliani uccisi, i cui corpi sono stati restituiti in Israele durante la notte. "Tutto Israele vi abbraccia e condivide il vostro dolore. Continueremo a lavorare instancabilmente finché non riporteremo tutti indietro", ha affermato in un comunicato. Oggi, scrive Ynet, il premier israeliano terrà delle consultazioni per decidere se inviare una delegazione al Cairo per discutere la fase due della tregua.
Anpi: "Meloni condanni immagine di Gaza come luna park"
"L'immagine del luogo della immane carneficina di Gaza trasformato in una specie di luna park dove piovono dollari fra gente festante sotto le icone dorate di Trump è frutto di menti malate per troppi quattrini e ubriache di troppo potere, e conferma un progetto aberrante: la negazione della stessa esistenza di un popolo e la trasformazione della sua terra in un paradiso del Capitale. La presidente del Consiglio condanni questa prova di oltraggioso cinismo; il governo italiano riconosca subito lo Stato di Palestina". Lo afferma il presidente dell'Anpi, Gianfranco Pagliarulo.
Carfagna: “Pdl su viaggi memoria dedicata ai Bibas”
"Con questo provvedimento spero cominci una nuova stagione di intervento concreto e fattivo per contrastare la tentazione antisemita che si riaffaccia con prepotenza. Il 'mai più' che pronunciamo ogni 27 gennaio deve vivere sempre, nelle scelte che compiamo, nella cultura che trasmettiamo ai nostri giovani, nella fermezza con cui contrastiamo ogni nuova forma di antisemitismo, ogni deriva che, ancora una volta, prova a trasformare l'altro in un nemico da abbattere. Noi voteremo convintamente a favore". Lo ha detto Mara Carfagna, deputata di Noi Moderati-Centro Popolare, intervenendo in dichiarazione di voto sulla proposta di legge sui viaggi della memoria. "Questa legge - ha aggiunto - segnala una necessità urgente ed evidente: rafforzare la consapevolezza degli orrori che derivano dall'antisemitismo, dal razzismo, dalla criminalizzazione di un popolo, di una religione, di un'identità diversa dalla nostra. È urgente perché il nostro tempo ci ha dimostrato purtroppo che l'antisemitismo non è mai sopito. Ed è cruciale perché la memoria non può essere lasciata all'astrazione, ma deve diventare esperienza viva, tangibile, incontro diretto con la verità storica. Dobbiamo dire ai nostri figli: andate ad Auschwitz, a Treblinka, a Bergen-Belsen a guardare cosa significa abbandonare la categoria dell'umanità per inseguire la promessa di una 'soluzione finale'. E, soprattutto, imparate a diffidare di chi propone messaggi analoghi, perché l'antisemitismo non si è estinto a dal 7 ottobre in poi ha mostrato il suo vero volto: la volontà di distruzione degli ebrei come individui e di Israele come Stato sovrano. Ieri Israele ha celebrato l'eccidio dei Bibas con un immenso omaggio di popolo. Nel nostro piccolo - ha concluso Carfagna - vorremmo dedicare a loro, simbolo della tragedia degli ostaggi del 7 ottobre, questa norma".
Stop a scambi con Israele da un dipartimento di UniTo
Il dipartimento di Cultura, politica e società (Cps) dell'Università di Torino ha approvando lo stop degli scambi con l'Università Ben Gurion di Be'er Sheva e, in particolare, la sospensione dei progetti di mobilità per studenti e docenti. Lo riferisce il quotidiano Corriere della sera nelle pagine di Torino, spiegando che ieri, nell'aula magna del campus Einaudi, con 54 voti favorevoli su circa 70 presenti, il consiglio di Cps ha approvato la mozione, presentata dal collettivo Studenti Indipendenti, a favore della sospensione della collaborazione con l'istituto intitolato al primo premier della storia di Israele. Nel testo, tra i motivi che hanno portato alla rescissione, si parla del legame tra la Ben Gurion e le principali aziende produttrici di armi israeliane. "Si tratta di una decisione - spiega sul giornale Anna Caffarena, Direttrice del dipartimento - che fa seguito a una delibera di giugno in cui il consiglio, a maggioranza, si era espresso a favore del boicottaggio degli istituti israeliani. Abbiamo rescisso la parte di accordo che riguardava i nostri corsi. Come i colleghi, sostengo il rispetto del diritto internazionale e la tutela dei diritti umani. Abbiamo, però, opinioni diverse sulle azioni da intraprendere". A marzo 2024 il Senato Accademico, con un voto a maggioranza, aveva imposto all'ateneo di non partecipare al bando del ministero degli Affari esteri per la cooperazione scientifica con Israele, il bando Maeci. I collettivi Pro Palestina e alcuni docenti chiesero poi, senza ottenerla, la sospensione di tutti gli accordi tra UniTo e i centri di ricerca israeliani. "È una decisione di un solo dipartimento, l'accordo quadro dell'ateneo resta in vigore" il messaggio del rettorato.
Israele: "Assassinati a Gaza tre degli ostaggi restituiti"
Il governo israeliano ha affermato che tre degli ostaggi restituiti oggi da Hamas "sono stati assassinati" durante la prigionia a Gaza e uno è stato ucciso il 7 ottobre. Gli ostaggi Ohad Yahalomi, Tsachi Idan e Itzhak Elgarat sono stati assassinati durante la prigionia di Hamas, mentre Shlomo Mantzur è stato ucciso il 7 ottobre e il suo corpo è stato portato prigioniero a Gaza, ha affermato l'ufficio del primo Ministro in una dichiarazione.
Israele: "Non lasceremo il corridoio Filadelfia"
Israele non lascerà il corridoio Filadelfia, la zona cuscinetto tra Gaza e l'Egitto. Lo ha chiarito un alto ufficiale israeliano in una nota diffusa alla stampa e riportata dal Times of Israel. "Non lasceremo il corridoio Filadelfia. Non permetteremo agli assassini di Hamas di scorrazzare di nuovo lungo i nostri confini con pickup e armi, e non consentiremo loro di riarmarsi grazie al contrabbando", si legge nel comunicato. L'accordo di cessate il fuoco con Hamas prevedeva lo sgombero dei militari dal corridoio alla fine della prima fase che, tecnicamente, si è chiusa questa notte con la restituzione dei corpi degli ultimi quattro ostaggi nella lista concordata.
Guerra Israele, Iran annuncia terzo attacco missilistico "al momento opportuno"
L'Iran ha annunciato che effettuerà una terza ondata di attacchi missilistici contro Israele "al momento opportuno". Lo ha detto il numero due dei Guardiani della rivoluzione, generale Ali Fadavi, in dichiarazioni riportate dall'agenzia di stampa iraniana Mehr e riprese da Times of Israel. Nel corso del 2024, Teheran lanciò due attacchi contro Israele scatenando la reazione dello Stato ebraico: in particolare la seconda risposta israeliana, a ottobre, distrusse gran parte dei sistemi di difesa aerea iraniana e alcune importanti strutture militari. LEGGI L'ARTICOLO
Il Cairo condanna i raid israeliani in Siria
L'Egitto ha condannato i recenti attacchi aerei israeliani sui territori siriani, denunciandoli come una "violazione del diritto internazionale" e un'escalation pericolosa. Lo ha affermato il Ministero degli Esteri egiziano in un comunicato diffuso ieri sera in cui ha avvertito che questa strategia israeliana rischia di "aumentare la tensione e il conflitto", minando la sovranità della Siria. Nel documento il Cairo ha inoltre chiesto alla comunità internazionale di intervenire per fermare queste azioni e ha ribadito la necessità di un ritiro israeliano dai territori siriani occupati, compreso il Golan, in conformità agli accordi internazionali.
Herzog: "Dovere morale riportare tutti gli ostaggi a casa"
Tutti gli ostaggi ancora nelle mani di Hamas devono tornare. A sottolinearlo è stato il presidente israeliano Isaac Herzog, in un lungo post su X in cui ha reso omaggio ai quattro rapiti morti in prigionia i cui corpi sono stati restituiti nella notte. "Ci spezza il cuore l'amara notizia dell'identificazione di Ohad Yahalomi, Tsachi Idan, Itzik Elgarat e Shlomo Mantzur, i cui corpi sono stati restituiti durante la notte dalla prigionia dei terroristi di Hamas. In questo momento di dolore, c'è un pò di conforto nel sapere che saranno sepolti con dignità in Israele", ha scritto Herzog che ha ricordato singolarmente ognuno dei quattro. "Il ritorno dei corpi dei nostri fratelli dalla prigionia sottolinea il nostro obbligo morale a fare tutto ciò che è in nostro potere per riportare indietro tutti gli ostaggi: i vivi alle loro amate famiglie e i caduti per farli riposare in pace. Finche' l'ultimo non sarà a casa! Sono tutti casi umanitari e devono essere tutti restituiti", ha ammonito.
L'Iran condanna i raid di Israele nel sud della Siria
L'Iran ha condannato i recenti raid di Israele nella Siria meridionale, secondo le Idf contro obiettivi militari. Il portavoce del ministero degli Esteri di Teheran, Esmail Baghaei, ha parlato di una "continua aggressione espansionistica di Israele e ha esortato la comunità internazionale, in particolare le nazioni islamiche, a prendere misure decisive contro queste violazioni", riferisce Mehr. Il funzionario ha anche esortato il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite "ad agire rapidamente per fermare le violazioni di Israele e prevenire ulteriori minacce alla pace e alla sicurezza internazionale".
Israele ha ricevuto tutti i 33 ostaggi della prima fase tregua
Con l'identificazione dei corpi di tutti e quattro gli ostaggi dell'ultimo scambio di prigionieri, Israele ha ricevuto tutti i 33 rapiti che dovevano essere consegnati nella prima fase dell'accordo di cessate il fuoco. Venticinque sono tornati vivi, mentre otto sono deceduti, ricorda il Times of Israel sottolineando che ogni futuro rilascio degli ostaggi dipenderà dal raggiungimento di ulteriori intese con Hamas.
Ex ambasciatore: "Blinken voleva sanzionare unità dell'Idf"
L'ex segretario di Stato americano Antony Blinken era pronto a imporre sanzioni a una delle unità di intelligence più segrete ed elitarie dell'Idf, l'Unità 504, per la condotta della guerra a Gaza. A riferirlo è stato l'ex ambasciatore israeliano negli Stati Uniti, Michael Herzog, in un'intervista con ad Israel Hayom di cui racconta il Jerusalem Post. "Aveva già deciso", ha detto Herzog, "siamo riusciti a impedirglielo all'ultimo minuto". Durante l'offensiva israeliana, e in particolare a Rafah, "ci sono stati momenti difficili", ha spiegato ancora il diplomatico confermando le voci circolate gia' negli ultimi mesi della presidenza Biden. Più di una volta gli americani hanno messo in guardia sulle conseguenze dell'escalation, ha raccontato ancora, "ci trascinerete in guerra perchè non ci avete riflettuto a fondo e poi ci chiederete di venire a salvarvi".
Confermata l'identità dei 4 ostaggi morti restituiti da Hamas
Sono state confermate le identità dei quattro ostaggi israeliani le cui salme sono state restituite nella notte da Hamas. Lo riferisce la stampa israeliana che cita le famiglie dei quattro. I corpi di Tsahi Idan, Ohad Yahalomi, Itzik Elgarat e Shlomo Mantzu erano stati sottoposti a esami autoptici subito dopo la restituzione.
Macron: "La barbarie di Hamas deve finire"
"La barbarie di Hamas deve finire". Scrive così in un post su X il presidente francese Emmanuel Macron, aggiungendo che "è stato appena confermato il decesso del nostro connazionale Ohad Yahalomi", dopo la restituzione nella notte da parte di Hamas a Israele delle salme di quattro ostaggi. "Condivido il dolore immenso della sua famiglia e dei suoi cari", aggiunge Macron.

©IPA/Fotogramma
Salme di 4 ostaggi in Israele, per Hamas "ora Netanyahu deve negoziare seconda fase della tregua"
Hamas ha consegnato nella notte a Israele le salme di quattro ostaggi che si trovavano nella Striscia di Gaza dall'attacco del 7 ottobre 2023 in Israele e le autorità israeliane hanno scarcerato decine di detenuti palestinesi. I quattro corpi restituiti alle prime ore di oggi sono stati trasferiti all'Istituto di Medicina Legale di Tel Aviv, ha riportato il giornale israeliano Haaretz.
Secondo le notizie del Times of Israel è già stato identificato il corpo di Shlomo Mantzur, 85 anni, rapito il 7 ottobre di due anni fa dal kibbutz di Kissufim, mentre il kibbutz di Nir Oz afferma che Ohad Yahalomi, "50enne al momento del decesso", è stato ucciso durante la prigionia, così come Itzhak Elgarat, che aveva 68 anni all'epoca dell'attacco. La quarta salma, secondo quanto riportato, sarebbe di Tsachi Idan.
Ora, secondo per Hamas, "l'unico modo" per arrivare alla liberazione degli ostaggi che restano nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre 2023 è "negoziare e rispettare" l'accordo di cessate il fuoco raggiunto con Israele.
Forum delle famiglie: "Identificato il corpo di Shlomo Mantzur"
Il Forum delle famiglie degli ostaggi israeliani ha dichiarato che il corpo di Shlomo Mantzur è stato identificato dopo il suo ritorno da Gaza durante la notte. Lo riporta il Times of Israel. Con il suo riconoscimento, sono tre i corpi finora identificati sui quattro restituiti da Hamas a Israele. Mantzur, 85 anni, era stato rapito il 7 ottobre 2023 dal Kibbutz Kissufim. "Shlomo è stato riportato a casa dopo 510 giorni", ha dichiarato il forum. "E' nato nel 1938 ed è sopravvissuto al pogrom di Farhud in Iraq. È emigrato in Israele nel 1951 ed è stato uno dei fondatori del Kibbutz Kissufim". Il forum afferma che Mantzur "era un uomo energico e allegro, dedito alla generosità, con una forte etica del lavoro".
Tregua Israele-Hamas, chi sono gli ostaggi liberati finora
L'accordo per un cessate il fuoco sulla Striscia di Gaza è scattato il 19 gennaio. Durante la prima delle tre fasi saranno in tutto 33 le persone riconsegnate allo Stato ebraico (anche se quelle vive sono 25). In cambio vengono liberati centinaia di prigionieri palestinesi. Dalle donne portate via dai kibbutz israeliani ai partecipanti rapiti durante il festival di Nova: ecco chi sono gli ex ostaggi. COSA SAPERE
Kibbutz conferma: "Il corpo ricevuto è di Ohad Yahalomi"
Il kibbutz Nir Oz ha annunciato che l'ostaggio Ohad Yahalomi è stato ucciso in prigionia, dopo che il suo corpo è stato restituito a Israele dai miliziani di Hamas durante la notte. "Ohad, che aveva 50 anni al momento della sua morte, era un devoto e amorevole padre di famiglia. Era uno sportivo appassionato e un viaggiatore, che conosceva ogni sentiero e percorso nel deserto che amava così tanto", si legge in una dichiarazione del kibbutz riportata dal Times of Israel, sottolineando che Ohad lascia la moglie e tre bambini piccoli. "Lo ricorderemo sempre come un uomo di valori, pieno di compassione, un amante delle persone e della terra", conclude il comunicato.
Medio Oriente, consegnati corpi di 4 ostaggi morti per 600 detenuti. VIDEO
Media, 24 minori palestinesi rilasciati dopo il riconoscimento dei corpi
Le autorità israeliane hanno sospeso il rilascio di 24 minori prigionieri palestinesi finché non saranno confermate le identità dei quattro prigionieri israeliani deceduti. Lo sostiene Al Jazeera online, ricordando che i quattro corpi sono in fase di identificazione in Israele.
Il Kibbutz Nir Oz conferma la morte dell'ostaggio Elgarat
Il kibbutz Nir Oz ha annunciato la morte dell'ostaggio israeliano Itzik Elgarat, il cui corpo è stato consegnato a Israele da Hamas ieri notte insieme a quelli di altri tre: lo riporta il Times of Israel. L'annuncio, secondo il giornale, si basa sulle informazioni ricevute dell'Istituto forense Abu Kabir che ha identificato le salme.
In corso l'identificazione delle salme restituite da Hamas
Le autorità israeliane hanno avviato nella notte gli esami autoptici per l'identificazione delle quattro salme restituite nella notte da Hamas. Lo riferisce la stampa israeliana. I corpi di Tsahi Idan, Ohad Yahalomi, Itzik Elgarat e Shlomo Mantzu sono stati consegnati come pattuito lontano dai riflettori.
Gaza secondo Trump, il video realizzato con l'AI con statue d'oro e resort di lusso
Il presidente Usa ha pubblicato su Truth e Instagram una clip in cui, grazie all'intelligenza artificiale, mostra come immagina la Striscia di Gaza grazie al suo intervento. Intanto, nella realtà, la guerra rischia di veder vacillare la tregua tra Israele ed Hamas e a Gaza regnano morte e distruzione. GUARDA IL FILMATO